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Il Napoli vince a Ferrara e fa il record : vinte le prime 6

Il Napoli sbanca Ferrara 18^ vittoria in trasferta in un anno e mezzo in A, 3-2 con faticoso record storico di 6 su 6 iniziali raggiunto.

Sarri, con tutti gli effettivi a disposizione, fatta eccezione per Chiriches, applica un pò di turnover in vista dell’impegno di Champions e con la gara dell’Olimpico meno di 3 giorni prima : dentro Maksimovic alla prima stagionale per Albiol, Hysaj ritorna sulla fascia di competenza, Diawara per Jorginho (essenziale iper condurre la gara di Champions), come Allan (sostituito da Zielinski). Tridente piccolo confermato titolare.

Semplici schiera il suo 5-3-2, con i 3 difensori centrali coperti da Mora e Viviani, Costa e Lazzari esterni, Schiattarella dal lato di Hamsik, di punta Borriello e Antenucci.

La Spal pronta a chiudersi, cercando di non subire, ma disposta al palleggio e ad offendere in caso di necessità.

LA GARA

Il Napoli non sbaglia l’approccio, comanda il gioco con un possesso preciso e prolungato, con l’intento di aprire varchi nella arroccata difesa della Spal.

La prima occasione è però per i padroni di casa, che sfruttano un errato passaggio all’indietro di Callejon, Maksimovic chiude in prima battuta, ma una serie di rimpalli e un errato controllo di Diawara innescano un 2 contro 2 offensivo che si chiude con un cross al centro, messo in angolo un pò goffamente da Ghoulam.

Il possesso degli azzurri non è sterile, qualche errore (sbagliano i passaggi 2 volte Insigne, una Hamsik e una Piotr), ma palla subito recuperata in pressing (da Insigne, Hamsik, Diawara) :

- ci prova prima Mertens da fuori dopo scambio con Insigne da posizione centrale al limite dell’area, palla ciabattata fuori.

- poi occasione per Hamsik , che se va sulla sinistra, entra in area, si accentra e spara sul primo palo, Gomis inizia con la prima parata (saranno 9 al termine) e devia in angolo.

. altro scambio al limite Insigne-Callejon e tiro di Josè respinto

- Insigne si incunea in area dalla sinistra, accentua la caduta e non gli viene concesso (giustamente) il rigore.

Ancora Insigne , ben pescato da Diawara tira dal limite, palla non molto forte e centrale.

Una potenziale occasione ogni 2 minuti, nei primi 10 minuti, non finalizzata bene in sede di conclusione dal tridente azzurro.

Koulibaly controlla bene Borriello con il fisico, il Napoli a parte la distrazione iniziale non rischia nulla.

Il Napoli pressa con buona continuità, favorendo il recupero di palla quasi immediato, Piotr ne intercetta una e verticalizza subito centralmente per Dries, che fallisce l’aggancio decisivo al limite dell’area.

Al 12° la Spal passa inaspettatamente in vantaggio :

palla in profondità di Mora per Borriello, che scatta sul filo del fuorigioco, inseguito da Koulibaly, che riprende la posizione , ma gli consente il controllo di palla. Passaggio all’indietro per l’accorrente Schiattarella, non seguito nè da Hamsik (che non ci pensa nemmeno quando l’avversario parte), nè da Insigne che indietreggiava e si ferma a chiamare il fuorigioco (incomprensibile).

Tiro dal fuori di Schiattarella, rasoterra verso l’angolino alla destra di Reina, che non ci arriva. Un bel tiro, ma concesso dagli azzurri.

Il Napoli risponde subito, palla al centro e gol di Insigne (gran gol).

Lorenzo servito da Callejon in area da destra , si gira in un fazzoletto e infila la palla con un preciso sinistro sul primo palo, con Gomis che non accenna nemmeno alla parata.

1-1 immediato dopo 14 minuti.

6 azioni offensive degli azzurri, 2 della Spal.

La partita riparte dove era stata interrotta dal doppio colpo.

Il Napoli fa girare la palla in attesa di trovare il varco giusto nella difesa della Spal.

Il fraseggio è preciso e corale.

Un cross di Callejon dalla destra sul quale Insigne viene anticipato da un colpo di testa di Schiattarella in ripiegamento.

Un altro tiro a giro di Lorenzo dalla sinistra (da dimenticare), abbondantemente fuori.

Gli azzurri dopo 20 minuti rallentano un pò il ritmo e faticano a trovare spazi, respinto un cross basso di Hysaj, Hamsik perde palla e non riesce ad imbeccare Mertens con una verticalizzazione. Ne sbaglia una anche Diawara.

Lo stesso Dries perde palla al limite, ci prova Ghoulam da sinistra, ma dopo discesa in area non trova la coordinazione per il tiro e viene fermato.

Per fortuna il pressing immediato facilita il recupero palla, sono ben 7 le palla recuperate subito da Insigne, Diawara (2), Zielinski (2), Ghoulam.

Una palla persa stupidamente da Hysaj sulla destra in fase di impostazione mette apprensione con Borriello che si presenta solo davanti a R eina, che compie il miracolo, ma l’attaccante era in fuorigioco.

Il Napoli sfiora il vantaggio al 29° su angolo Borriello sfiora il clamoroso autogol con palla spizzata all’indietro sul primo pa lo che finisce di poco alta sulla traversa.

Il Napoli rifiata e la Spal ne approfitta con 3-4 minuti di buon possesso palla difensivo, ma che trova anche sbocco. con i biancoazzurri che si spingono ai margini dell’area azzurra, facendo salire un pò il baricentro

L’azione offensiva degli azzurri è senza verve, alcuni errori e palle perse , 3 da Diawara, una da Marek e una da Dries, che non riesce a trovare lo spunto, sempre spalle alla porta, si limita a giocare da sponda e con qualche errore di troppo.

25 minuti di un Napoli non molto determinato e poco brillante.

Diawara rallenta i ritmi e commente qualche errore, Zielinski si prende zero responsabilità, si limita al compitino e non si fa notare (un unico tiro debole dalla distanza), Hamsik il meno peggio, ma a corrente alternata, 5-6 passaggi li sbaglia e non sono pochi, anche se la forma sembra migliorare (questo ci conforta).

A fine primo tempo , altra occasione per Insigne, che devia di punta verso la porta aggredendo sul primo palo un cross di Ghoulam. Gomis si ritrova il pallone tra le braccia e blocca.

Dopo l’immediato gol del pari gli azzurri fanno molto poco e creano molto poco per passare in vantaggio.

Onesta la gara della Spal, ben organizzata che non subisce più del dovuto e cerca anche di giocare la palla quando può, cercando di offendere.Pericolosa in altre 2-3 occasioni , aldilà del gol.

Un primo tempo sotto la sufficienza o ai limiti per tanti azzurri.

Insigne e Ghoulam i migliori. Lorenzo si muove a tutto campo, ha trovato un eurogol, anche se in almeno altre  2-3 occasioni poteva concludere meglio.

Sufficienti Hamsik, Callejon, Koulibaly, Maksimovic. Ai limiti Hysaj.

Non brillante Dries, nonostante generosità e impegno. Non bene Diawara e Piotr.

Il secondo tempo inizia con un Napoli più determinato che alza di nuovo baricentro e pressing, cercando di muovere la palla con maggiore rapidità, ma si perde in fase di finalizzazione.

Due inserimenti di Hamsik non vanno a buon fine, Callejon non trova i compagni con un cross sul secondo palo, Zielinski (che recupera due buoni palloni) non trova lo spazio per il tiro perde palla dal limite.

Una buona azione sulla sinistra viene conclusa male da Insgne (sono 5 i tiri di Lorenzo, 1 gol , 1 quasi gol e 3 conclusioni sballate).

Due cross pericolosi di Mertens e Diawara (su punizione) non trovano i compagni in area.

Il Napoli non riesce a trovare soluzioni offensive, ci prova con qualche imbucata (ma il lanci di Insigne, Hamsik e Koulibaly non sono precisi) e dalla distanza , tiro ribattuto di Hamsik, ciabattato di Diawara, di Zielinski abbondante fuori.

Dopo un’ora esce Marek, in ripresa fisica, con maggiore vivacità , anche se non incide e non sempre riesce a trovare il passaggio o la conclusione giusta. Prova sufficiente.

Entra l’inarrestabile Allan per dare una scossa alla squadra, ma nell’immediato si vivacizza solo senza creare un granchè.

Al 25° entra Milik per Zielinski e il Napoli si mette col 4-2-3-1, la famosa “mossa della disperazione”, alla quale ricorre Sarri per tentare di arrivare al gol.

La mossa premia e dopo 1 minuto il Napoli segna, cross improvviso di Ghoulam che Callejon intuisce con consueta genialità, scatto improvviso, inserimento dietro i difensori, fuorigioco disattivato e colpo di testa preciso all’angolino basso.

Napoli in vantaggio, con Milik che dopo 30 secondi ha la palla del 3-1 col polacco che da pochi passi colpisce Gomis.

Nemmeno il tempo di vedere il replay che Mertens si invola verso Gomis e spreca la palla del 3-1, con Gomis che compie la sua settima parata, la quarta decisiva.

In 3 minuti, 1 gol e due occasionissime per chiudere la partita.

Il 4-2-3-1 finisce qui.

Esce Mertens ed entra Rog, Si ritorna al 4-3-3.

Appena entrato Rog la combina subito grossa, entra con ingenua veemenza ed irruenza su un avversario al limite dell’area con una spallata e lo travolge.

Punizione dal limite che Viviani trasforma, con Reina immobile dietro la barriera, piazzata malissimo e che non gli fa vedere la palla che si insacca sul suo palo, con il portiere che fa il passo dietro la barriera e viene infilato facilmente su quello di sua competenza. Errore nel sistemazione della barriera evidente, con visuale ostruita anche da alcuni uomini che la Spal posiziona  proprio nel “buco”necesario alla visuale del portiere.

2-2

Il Napoli reagisce d’impeto, considerato il poco tempo (12 minuti più recupero) a disposizione per tentare di portare a casa i 3 punti.

8 dal termine in una fase di grande apprensione, Ghoulam parte sulla trequarti in azione personale, arriva al limite e addirittura di destro piazza una palla lunga all’angolino opposto, precisa e mortifera.

Napoli in vantaggio nel tripudio e nello stupore generale per aver ammirato una di quelle giocate che vedremo raramente nella storia, come quella di Mertens lo scorso anno.

Un pallonetto alla Diego a livello emozionale vale tanto, ma il destro vincente di Ghoulam ci fa sobbalzare increduli quasi alla stessa maniera.

Lo paragoniamo allo stupore del terzo gol di Volpecina a Torino contro la Juve nell’anno del primo Scudetto, visto che anche allora è stato un terzino a farci sognare.

Milik ha un ‘altra occasione per chiuderla al 42°, ma a tu per tu con Gomis esalta il riflesso del portiere che intuisce e compie un miracolo sul  suo tiro ravvicinato.

Appena un minuto dopo la tragedia. Il ginocchio destro di Arek si blocca in una buca e si gira, purtroppo gli esami strumentali saranno una scure  : crociato anche stavolta.

5 minuti di recupero, ma il risultato non cambia

3-2 sofferto, che vale un record storico e la testa della classifica.

#FNS

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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