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Napoli e Mertens Magic Moment : 5-3 al Toro

Il Napoli come un rullo compressore continua la sua marcia di avvicinamento al podio e ci arriva dopo aver rifilato altre 5 reti, stavolta al malcapitato Torino di Mihailovic, con un Mertens scatenato che dopo meno di 20 minuti, grazie a una tripletta, aveva già permesso agli azzurri di chiudere la pratica con i granata (nella ripresa in gol ancora Mertens e Chiriches. Di Belotti, Iago Falque su rigore e Rossettini le reti granata).

Un Mertens straripante, che ieri ha chiuso alla grande con un eurogol in cui abbiamo rivisto per un attimo la magia di Diego, un pallonetto pensato ed eseguito alla perfezione, spalle alla porta, defilato sull’esterno, un cucchiaino alla “Vaselina”(come amano definirlo in sudamerica), una “palummella”morbida, pennellata dove il portiere può solo ammirare e applaudire.

Sono 14 i gol di Dries in stagione (oltre a 7 assist e almeno altri 4 gol procurati dalle sue giocate), ben 8 messi a segno nelle ultime 3 gare (oltre al poker di ieri, la tripletta a Cagliari e il gol al Benfica).

Un vero e proprio Mertens Magic Moment, arrivato anche grazie a Sarri e ai nuovi movimenti del tridente offensivo, che prevedono un continuo alternarsi di posizioni per non dare punti di riferimento alle difese avversarie.

Mertens, provato “falso nove”nell’immediatezza dell’infortunio di Milik, aveva faticato non poco, nonostante l’impegno, a svolgere il ruolo di prima punta classico, non avendo le caratteristiche e i movimenti adatti per far salire la squadra e dargli profondità.

Sarri ha allora leggermente modificato i movimenti degli attaccanti esterni, alternandoli in un vero e proprio elastico con le mezzeali, grazie anche alla bravura e alle caratteristiche di Zielinski ed Hamsik, bravissimi a tagliare e inserirsi negli spazi (con e senza palla).

Insomma il Maestro ha trovato quella quadratura del cerchio senza snaturare le caratteristiche e la fase difensiva della squadra.

Ad eccezione della gara con il Benfica (che fa testo a se e che era stata studiata per affondare sul finire di gara, con Dries tenuto in panca, per poi sfruttare le sue caratteristiche ad avversari stanchi) gli avversari del Napoli ci hanno capito davvero poco : Inter, Cagliari e Torino si sono trovati sotto già nella prima frazione di gara, quasi irrimediabilmente, subissati dalle folate offensive degli azzurri, che hanno imperversato, mettendo a segno 13 reti in 3 gare.

Uno stato di forma fisica eccezionale, supportato da una condizione mentale ideale, liberatasi con l’abnegazione e la voglia contro l’Inter , rafforzatasi con la gran gara di Lisbona e il prestigioso risultato ottenuto in Europa, certificata a Cagliari e messa in mostra col Toro.

Certo aver sbloccato subito le 3 gare di Campionato ha aiutato non poco, il Napoli è micidiale in ripartenza con il tridente piccolo, negli spazi fa male, malissimo quando decide di affondre con cattiveria (quella che mancò nelle numerose ripartenze col Sassuolo e che non ci consentì di chiudere la gara, subendo il pari beffa al San Paolo).

La velocità e le verve degli uomini di Sarri ha fatto il resto, l’entusiasmo ha contato parecchio e continuerà a contare.

Il Napoli, quasi sempre spettacolare con Sarri, si era un pò ingrigito per le difficoltà trovate contro squadre chiuse e per alcuni errrori difensivi individuali, talmente clamorosi da non sembrare veri, che avevano portato risultati parzialmente negativi, nonostante il gioco di squadra (ormai assimilato a memoria) non avesse subito chissà quale involuzione.

Insomma il gioco di Sarri non riusciva a trovare sbocchi senza l’attaccante e allora il cambio di movimenti offensivi (diverso seppur a tratti) è stata la soluzione, ma non l’unico antidoto.

Tante le concause : la poca organizzazione difensiva dell’inter, la lentezza dei centrali di Cagliari, Torino e Benfica (soprattutto nel finale di gara), e l’aver sbloccato subito le gare sfruttando le caratteristiche migliori di Dries e della intera batteria offensiva degli azzurri hanno contribuito inmaniera determinante.

Gli errori difensivi si sono attenuati per la presenza di Albiol, che ha conferito nuova sicurezza alla linea, ma non sono spariti del tutto, ci sono stati con l’Inter (dove ci siamo salvati grazie a un pò di ciorta e alle parate di Reina), col Benfica e anche ieri, gara in cui abbiamo subito 3 reti, tutte  evitabili, che hanno fatto imbestialire il Mister, ma che possono essere considerate un toccasana, perchè lo stesso Sarri potrà battere dove il dente duole e  tenere alta per questo motivo tensione e concentrazione del gruppo per la gara a venire.

I numeri statistici, come sempre , fotografano bene anche la gara di ieri e mettono in risalto la coralità della manovra, la pericolosità offensiva ritrovata, il limitato margine di errore (aldilà di quelli individuali, che hanno poi cusato le reti subite,in parte arrivate anche per decisioni arbitrali al limite del dubbio) :

- 66% di possesso palla

- 89% di precisione nei passaggi

- 21 tiri, di cui 10 in porta (ben 15 in area e solo 6 da fuori) : dei quali ben 18 dal reparto offensivo e dalla mezzeali (7 di Mertens, 3 di Insigne, 3 di Hamsik, 2 di Callejon e 1 a testa di Zielinski e del subentrato Giaccherini)

- 799 i passaggi chiave (sui 983 tocchi) della squadra azzurra, tutti equamente distribuiti (a conferma della coralità del gioco) : 121 i tocchi di Jorginho (di cui 108 i passaggi), 104 quelli di Hamsik, 69 di Zielinski.

- intensa la partecipazione al gioco del tridente offensivo, in un gara in cui, per la prima volta in stagione, si è attaccato più a destra e al centro che a sinistra (solo il 28% delle azioni, una rarità, visto che su quella fascia Mihailovic aveva messo un doppio blocco con De Silvestri e Zappacosta), con il dato relativo alle palle giocate dagli esterni offensivi in perfetta parità (Insigne 88, Callejon 89, quando di solito Insigne ne tocca quasi il doppio di Josè). Addirittura 59 le palle giocate da Mertens, a dimostrazione della sua partecpazione al gioco, non proprio da prima punta (non ha quasi mai superato le 30 palle giocate, spesso sotto le 20 Gabbiadini).

-appena 15 le palle perse, alta la precisione nei passaggi (qualche errore in più di Hysaj e Insigne, comunque pochi).

Insomma il Napoli è in un gran periodo e grazie i 9 punti delle ultime 3 gare ha raggiunto di nuovo il podio (in coabitazione con l’ottima Lazio di Inzaghi), superando il Milan e arrivando ad una sola lunghezza dalla Roma.

Nell’ultima gara dell’anno saremo a Firenze, contro i viola non in un gran momento di forma, ma estremamente temibili, che non hanno ancora subito sconfitte in casa, ed è il momento buono per dargli il primo dispiacere.

I gol stagionali sono saliti a 48, ben 37 quelli in Campionato (miglior attacco della serie A, senza punte di ruolo), 18 le reti subite (le 3 di ieri ci fanno compiere un doppio passo indietro, dalla seconda alla 4^ difesa della A).

CLASSIFICA di GOL e ASSIST STAGIONALE

Mertens 14 + 7=21

Callejon 8 + 10 = 18

Hamsik 7 + 6 =13

Insigne 4 + 6 = 10

Milik 7 + 1 = 8

Ghoulam 0+6 = 6

Piotr 2 + 2 = 4

Gabbiadini 2+0 = 2

Chiriches 2+0 = 2

Koulibaly 1+1 = 2

Allan 0+1 = 1

Maksimovic 1+0 = 1

Strinic 0+1 = 1

#FNS

 

 

 
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