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3 punti d’oro a Udine : ci portiamo a -2 dal 2°posto e restiamo in scia

Finalmente una boccata di ossigeno per il Napoli, che passa a Udine, 2-1 con doppietta del ritrovato Insigne nella ripresa e sfrutta un turno di Campionato abbastanza favorevole, restando al 6°posto, ma accorciando le distanze dal 2°, ad appena 2 punti di distanza.

Fondamentale prendere 3 punti a Udine e per niente scontato alla vigilia, anche a causa delle temute assenze post sosta delle nazionali (Gabbiadini out, Albiol recuperato , ma non ancora pronto a tornare alla guida della difesa, Callejon e Marek, febbricitanti, recuperati, ma con dubbi di tenuta) e su un campo dove gli azzurri non passavano da ben 9 anni.

La fortuna è una ruota che gira e stavolta ci ha premiato, dopo alcune ottime prestazioni in cui è mancato il risultato pieno con pareggi e sconfitte non proprio meritate alla luce del gioco mostrato.

Il Napoli gioca maluccio il primo tempo, ma riesce a restare in gara e a non passare in svantaggio (ci tengono a galla Reina, con una parata decisiva su Zapata, e Koulibaly , autore di una gara superlativa per tutti i 90 minuti).

Nella ripresa la rinascita di Insigne, con i 2 gol della vittoria (e altri 2 sfiorati, una traversa e un gol divorato), quando in pochi ormai credevano nella resurrezione di un Lorenzo avvilente e avvilito, che dopo 40 tiri stagionali e zero reti e un primo tempo veramente inguardabile, ha avuto la fortuna e il merito si uscire da una situazione difficile e anche un pò imbarazzante.

La mancanza di Milik e l’assenza perdurante di Manolo (2 giornate di squalifica e ora il suo lieve infortunio), alternata a prestazioni veramente poco edificanti dell’unica punta (almeno sulla carta) in rosa, non garantiscono, purtroppo per gli azzurri e per noi tifosi, alcuna certezza di vittoria e continuità di risultati, costringendoci a vivere un periodo di difficoltà intrinseche per mancanza di sbocchi offensivi, spesso vanificando il bel gioco prodotto.

A quel punto diventano fondamentali i gol degli attaccanti esterni e se Callejon il suo l’ha fatto, se Mertens si danna l’anima in un ruolo non suo, riuscendo comunque ad essere pericoloso, mancavano proprio le reti di Insigne, mai decisivo e mai a segno in stagione.

Ci auguriamo che Lorenzo con la doppietta all’Udinese abbia ritrovato fiducia e convinzione e quel pizzico di felicità che ti aiuta in questi momenti non proprio brillanti, perchè come ho scritto con una certa continuità, i suoi gol ci servono come il pane.

Dopo un periodo di assestamento, immediatamente conseguente all’infortunio di Milik, che ha indotto Sarri a delle modifiche tattiche e nei movimenti sul campo, che ha fruttato 2 deludenti sconfitte interne contro Roma e Besiktas, il Napoli è tornato all’antica, riprendendo schemi e movimenti del 4-3-3 e tornando almeno a una certa solidità difensiva, vanificata solo in parte da errori individuali, anche clamorosi (Ghoulam a Torino, Reina con la Lazio).

Il bilancio è comunque discreto : 3 vittorie in Campionato (Crotone, Empoli, Udinese) 2 pareggi (col Besktas sul caldo e difficile campo di  Istanbul e con una Lazio in gran forma, in 2 gare in cui avremmo meritato i 3 punti) e 1 sola sconfitta, quella di Torino, ma in una gara in cui gli azzurri hanno giocato molto bene e in cui almeno il pari lo avremmo meritato.

2 gli obiettivi degli azzurri sino a gennaio, a causa dell’infortunio di Milik :

- passare il turno in Champions (nel Girone abbiamo complicato molto le cose perdendo al San Paolo la scellerata gara col Besiktas, ma siamo ancora in piena corsa, costretti a vincere mercoledì con la Dinamo, a prescindere dal risultato delle altre 2 contendenti, che si sfideranno 2 ore prima di noi a Istanbul).

- Mantenersi in scia alle prime e restare in corsa per il podio.

Circostanza che, almeno per il momento e grazie alla vittoria di ieri, si sta avverando. Sono 2 i punti dal 2°-3° posto, occupato da Milan (ieri 2-2 nel derby) e Roma (sconfitta dalla sorprendente Atalanta a Bergamo, che ormai viaggia a ritmo delle big europee, con una striscia di ben 8 risultati utili consecutivi, 7 vittorie e 1 pareggio). Un punto avanti al Napoli proprio i bergamaschi e la Lazio di Inzaghi (e Immobile).

Insomma 5 squadre in 2 punti, con gli azzurri che dovranno sfruttare tutte le occasioni, almeno per non perdere terreno, soprattutto in casa, con il San Paolo che dovrà ritornare “Fortino”, visto che a Fuorigrotta giocheremo ben 6 delle prossime 9 gare, sino al 15 gennaio (Dinamo, Sassuolo, Inter, Torino, Sampdoria e Pescara).

Restando tra le prime e acquistato un attaccante buono a gennaio (possibilmente dovrà essere a disposizione dalla mezzanotte del 1° dell’anno), il Napoli potrà vedere con maggiore serenità al prosieguo della stagione e concedere a Milik il tempo giusto e necessario per riprendersi.

Ora ci attende una gara importantissima al San paolo contro la Dinamo, quella che potrebbe essere decisiva per la qualificazione in caso di vittoria e concomitante vittoria del Benfica in Turchia, ma da ottenere anche in caso di risultato diverso delle avversarie, con il discorso qualificazione che, in quel caso, verrebbe trasferito nell’ultima gara di Lisbona.

 

 

 
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