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Le avversarie di Champions : Vi presento il Benfica

Il Napoli ritorna in Champions dopo 2 settimane e affronta la squadra più temibile, almeno sulla carta, del Girone, il Benfica, che ha toppato la prima gara casalinga pareggiando in casa contro il Besiktas (1-1 dei turchi arrivato allo scadere con l’ex  Talisca su punizione).

Nel Fortino San Paolo si dovrà costruire la qualificazione, dopo l’importantissima vittoria esterna contro la Dinamo Kiev nella gara d’esordio. Quindi la gara di mercoledì e la successiva, sempre a Fuorigrotta, col Besiktas, diranno molto sulle nostre ambizioni nel Girone, nel quale sarebbe importante innanzitutto passare e, casomai, farlo al primo posto, anche se ogni discorso è, ora come ora, prematuro.

Ma vediamo chi sarà il nostro prossimo avversario, di sicuro blasone, con una rosa ampia e ricca di elementi giovani, con tanti giocatori esperti a fare da chioccia a un manipolo di ragazzini terribili.

LA STORIA

Il Benfica nasce come polisportiva a Lisbona nel lontano 1904. In realtà nasce prima la società calcistica, col nome di Spor Lisboa, con i colori attuali (bianco e rosso) e il simbolo dell’aquila, che aleggia tuttora allo Stadio La Luz.

Nel 1908, la società calcistica si fonde con un’altra società (nata nel 1906), il Grupo Sport Benfica, la cui disciplina principale è il ciclismo, da cui sorge la Polisportiva Sport Lisboa e Benfica nel 1908.

Il Benfica vanta il maggior numero di titoli in Portogallo (35 Campionati e 25 Coppe del Portogallo, 7 Coppe di Lega, 5 Supercoppe). Il primo nel 1935-36.

A livello internazionale ha vinto pochissimo rispetto alle sue reali possibilità :

- 7 volte in finale di Coppa dei Campioni e 2 sole vittorie

- 2 edizioni di Coppa Intercontinentale e 3 finali di Uefa ed EL, perdendo sempre.

Il giocatore più famoso a vestirne i colori è stato senza dubbio Eusebio, Pallone d’Oro nel 1965 e Scarpa d’Oro per ben 2 volte.

Vanta un record assoluto in Europa, con ben 29 vittorie consecutive nel Campionato Portoghese tra il 1971 e 1973.

Vanta anche un triste primato, è stata l’ultima squadra ad affrontare il “Grande Torino“il 3 maggio 1949 (che di ritorno dall’amichevole di Lisbona si schiantò sulla valle di Superga).

Non basterebbe un solo volume di un libro per raccontare la fantastica storia calcistica del Benfica, con i suoi milioni di aneddoti (inclusa la maledizione di Bela Gutman, suo famoso allenatore negli anni 50 e 60).

Tantissimi gli allenatori (ne cito qualcuno più recente dagli anni 80 con Eriksson, agli anni 90 con Arthur Jorge, Souness, Heynckes, sino al 2000, da Trapattoni a Mourinho, da R. Koeman a Camacho, sino ai più recenti Quique Sanches Flores e Jesus) e giocatori (da Eusebio a Aguas , da Chalana a Paulo Sousa, da Rui Costa a Jordao, da Nenè a Preud’Homme, una infinità) che hanno militato nello squadrone bianco-rosso.

Il Napoli di Reja ha affrontato i lusitani agli albori dell’era De Laurentiis nel play off di Europa League (sconfitti al San paolo 3-2, con i lusitani che ribaltarono 2-0 il risultato in casa).

STADIO

Lo Stadio è il “Da Luz”(65.000 posti, tra i più grandi d’Europa), dove andremo a fare visita nell’ultima gara del Girone a dicembre.

ALLENATORE

L’allenatore è il 46enne Rui Vitoria, da un anno alla guida dei lusitani dopo 4 anni al Vitoria Guimaraes con cui ha vinto una Coppa del Portogallo (in precedenza ha allenato prima il Fatima per 4 anni e poi per un anno il Pacos Ferreira).

Nella scorsa stagione il neo allenatore ha fatto un “doble” vincendo campionato e Coppa di Lega, nonchè la SuperCoppa a inizio stagione.

IL CAMMINO STAGIONALE

Il Benfica è ancora imbattuto in questo inizio di stagione, le ha vinte tutte in Campionato (ad eccezione del pari interno col Setubal per 1-1), dove è primo con 16 punti in 6 gare, davanti a Sporting Lisbona, Porto e Braga.

13 reti fatte e sole 4 subite, con il bomber Mitroglou mattatore con 5 reti.

LA TATTICA

Rui Vitoria schiera un 4-4-2 in campionato, che assomiglia più aun 4-2-3-1 con 3 mezze punte ad agire alle spalle di una punta centrale (in Campionato gioca spesso da seconda punta vera e propria il talentino 19enne Guedes). Sostanza, ma anche molta propensione offensiva, con numerosi elementi in grado di inventare la giocata ed il gol.

LA ROSA ha un valore di tutto rispetto 184 milioni (il doppio della Dinamo Kiev…per intenderci)

PORTIERI

Se ne alternano 2 , il brasiliano Julio Cesar, 6 presenze (che non ha bisogno di presentazioni) ed il 23enne Ederson, 2 presenze (che ha giocato in Champions contro il Besiktas), acquistato lo scorso anno dal Rio Ave, brasiliano (paulista), cresciuto , tra l’altro, nel Benfica e riacquistato dal club lusitano.

DIFESA a 4

I terzini destri sono :

- il 22enne, prodotto del Benfica, Nelson Semedo, spinta e fase difensiva (7 presenze , 1 rete in stagione), 1 presenza in Nazionale e 1 in quella Olimpica portoghese, titolare fisso in questa stagione.

-il26enne Andrè Almeida, più esperto (8 volte nazionale portoghese), ma da un pò di tempo in panchina (la scorsa stagione il terzino era il brasiliano Silvio, tornato dal prestito all’Atl. Madrid eora al Wolves in Championship), In questa stagione mai impiegato titolare (e 1 solo minuto in campo).

I terzini sinistri sono :

lo spagnolo (valenciano) Grimaldo, 21 anni, prodotto della Cantèra del Barca, titolare in tutte le gare sino ad ora (con ben 3 assist all’attivo), che ha “rubato” il posto al più esperto Eliseu (32 anni, ex lazio, saragozza e malaga), mai impiegato da inizio stagione.

I difensori centrali

Ancora gioventù alla ribalta con Lindelof, 22 anni (seguito anche dal Napoli quest’estate), prelevato in Svezia giovanissimo e inserito nel 2012 nel Benfica B, uno dei difensori più promettenti di Europa, 1,87, fisico possente, ma anche rapido e con buona tecnica. Perno delle nazionali under svedesi e ora anche della nazionale maggiore. Titolare fisso, 7 presenze per tutti i 90 minuti.

L’altro titolare è il 27enne argentino (ex Arsenal de Sarandi) con passaporto spagnolo Lisandro Lopez, forte di testa e arcigno marcatore, con un buon fiuto del gol (già 2 reti e 1 assist stagionale), si spinge con pericolosità in avanti sui piazzati. Prelevato dal getafe 2 stagioni fa, è stato per lo più riserva del più esperto Luisao.

In panchina “nonno e nipote”,ossia il Capitano dal 2003 Luisao,35 anni (già a segno contro il Napoli in EL) il il 18enne (mai impiegato) Kalaica (giovanissimo prodotto del florido vivaio della Dinamo Zagabria).

E’ infortunato e non sarà del match il brasiliano Jardel, 30 anni, che sarebbe stato titolare con Lindelof con ogni probabilità (da 4 anni al Benfica, con 170 presenze, 11 reti e 11 assist).

IL CENTROCAMPO

Come detto sono 2 i centrocampisti centrali

I titolari sono il mediano serbo Fejsa, 28 anni,ordine e quantità davanti alla difesa. Esperienza internazionale (22 pres. con la nazionale serba e oltre 60 col Benfica). Ex Partizan, Hajduk e Olympiakos. Deputato a fermare l’azione e ad impostarla (un Badelj con minor qualità), poco avvezzo al gol, ma gioca lontano dalla porta.

Accanto a lui, più propenso ad offendere (un trequartista adattato a centrocampo) gioca da inizio stagione il giovanissimo prodotto del vivaio Horta (19 anni), tanta qualità, ma poca esperienza internazionale, maturato in 2 stagioni al Setubal (42 presenze, non poche per un giovane come lui), per poi far ritorno al Benfica, dove è nato calcisticamente. Con quel talento è stato ovviamente perno della nazionale portoghese under 19 e under 21.

L’alternativa è il 23enne colombiano , Celis, acquistato dallo Junior Barranquilla, che sino ad ora è stato in campo appena 40 minuti. 6 presenze con la nazionale colombiana.

Sarebbe stato del match sicuramente, se non fosse per un infortunio (caviglia) il greco Samaris, 27 anni (arrivato con Frejsa nel 2014 dall’Olympiakos), 25 presenze con la nazionale greca e grande esperienza internazionale. Rientro previsto almeno non prima di metà ottobre.

In rosa ci sono altri 2 centrocampisti, mai utilizzati finora l’esperto Amorim (tornato dal prestito in Arabia saudita in estate, ma non sembra far parte della spedizione) e il 20enne Danilo Barbosa (campionato scorso nel Valencia, 20 presenze,  ma di proprietà del Braga che lo ha girato in estate in prestito al Benfica). Entrambi mai utilizzati e nemmeno convocati.

ALI e TREQUARTISTI

Nel ruolo i migliori elementi del Benfica.

Innanzitutto i titolari :

- l’argentino Salvio (ala destra), 26 anni, acquistato 4 anni fa per 12 milioni dall’Atl.Madrid, 169 presenze col Benfica 38 reti e 34 assist, velocità, tecnica, fantasia e fiuto del gol, nonchè assistman puntuale. 9 presenze nell’Argentina under 20 e 5 convocazioni nell’Albiceleste, per lui che è cresciuto nel Lanus. In questo inizio di stagione 6 da titolare e un assist.

- l’ala portoghese Pizzi (26 anni), 15 reti e ben 24 assist in 69 presenze col Benfica (ex Atl.Madrid e Braga, ma anche La Coruna, Espanyol e Pacos de Ferreira). Gioca indifferentemente a destra e sinistra. Ovviamente all’occorrenza fa anche il trequartista. 8 presenze e 3 reti in stagione.

Inoltre visono altri elementi di spicco, che possono giocare sia da ala che da trequartista , come :

- Carrillo , peruviano di 25 anni, arrivato in estate dallo Sporting Lisbona (con cui vanta 162 presenze con 16 reti e ben 39 assist). 5 presenze e 1 gol in stagione. 30 presenze con la nazionale peruviana.

- Cervi, giovane ala (o seconda punta) argentina. 22 anni del Rosario Central (arrivato in estate), con cui conta già 52 prese. con 7 reti e 11 assist. Impiegato da “finto nueve” nella gara di esordio in Champions col Besiktas (anche in gol). 3 presenze e 2 reti in stagione.

Mai impiegato il 20enne Zivkovic invece, anche lui arrivato in estate dal partizan Belgrado.

Infortunio importante nel reparto è quello del 23enne Rafa Silva, ala sinistra, nazionale portoghese,acquistato per ben 15 milioni dal Braga nell’ultimo giorno di mercato (acquisto più caro nella storia del calcio portoghese), ma di nuovo out dopo aver trascorso 6 mesi fuori nella passata stagione. Ne avrà per un pò, si prevedono tempi non brevi per il suo recupero.

PUNTE

Due le punte centrali

Mitroglou, 28 anni,  il bomber della nazionale greca (11 reti), ben 181 quelle in carriera (con le maglie di Olympiakos e Benfica innanzitutto), un vero marpione dell’area di rigore.

Raul Jimenez, 25 anni messicano , acquistato per 22 milioni dall’Atl.madrid 2 anni fa (12 reti nella scorsa stagione), attualmente infortunatosi alla caviglia e out per il match del S.Paolo. 46 reti tra Messico (America), Spagna e Portogallo.

Guedes ,19 anni, è stato gettato da seconda punta nella mischia in questa stagione ed è stata la vera sorpresa, con 2 reti e ottime prestazioni, per il canterano del Benfica.

Manca ovviamente un’altra punta di diamante , il brasiliano Jonas, 32 anni Scarpa d’Oro mancata per un pelo la scorsa stagione con 37 reti (171 in carriera).

CONSIDERAZIONI sulla GARA

Il Benfica arriva a Napoli con una squadra imbottita di giovani bravi e talentuosi, ma anche con molte assenze pesanti : il difensore centrale  brasiliano Jardel, i centrocampisti Amorim e Samaris, il talentuoso Rafa Silva e le punte Jonas e Jimenez.

5 su 6 potenziali titolari, anche di una certa importanza.

Detto questo il Napoli potrà avere un vantaggio dall’inesperienza dei giovani, ma dovrà stare attentissimo in fase difensiva, visto che il Benfica avrà comunque nel reparto offensivo il suo punto di forza e non verrà al San Paolo per difendersi.

Il lavoro più importante e difficile sarà sicuramente quello di Hysaj e Ghoulam, contro Pizzi e Salvio, che hanno dribbling e saltano facilmente l’uomo, ma potranno essere contenuti dal punto di vista fisico. Sarà, dunque, importante avere sugli esterni anche 2 ali che proteggano la fascia, soprattutto quando i terzini lusitani supporteranno gli esterni offensivi.

Mertens (o Insigne) e Callejon potrebbero fare la differenza sugli esterni, sorprendendo i 2 giovani terzini portoghesi, ed è là che si dovrà battere.

Altro elemento fondamentale sarà , come sempre, ma ancor di più Jorginho, che dovrà fare diga davanti alla difesa, con una seconda punta o un trequartista che agirà dalle sue parti e dovrà esser bravo a far ripartire l’azione, creando la superiorità numerica in mezzo in fase offensiva, con il Benfica che ha solo 2 centrocampisti.

Da tenere d’occhio ovviamente Mitroglou, per Koulibaly e Albiol saranno vietate le distrazioni, perchè il greco ti punisce sempre se gli lasci spazio e l’occasione per punire.

Sarà sicuramente una bellissima gara con il Napoli dovrà far tutto per vincere, per la classifica e per sfruttare il turno casalingo e le assenze dei portoghesi, che al ritorno potrebbero tornare in campo sul caldissimo campo “Dela Luz” di Lisbona.

#FNS

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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