Il Napoli torna alla vittoria dopo il febbraio nero e batte il Chievo al San Paolo (Benitez non ci era riuscito nei suoi 2 anni alla guida dei partenopei), 3-1, con reti di Higuain, Chiriches e Callejon, che hanno ribaltato l’iniziale vantaggio di Rigoni, arrivato dopo solo un minuto dopo svarione di Chiriches in disimpegno.
Gli azzurri fanno il loro dovere, mostrando che la forma non è mai calata e che le difese avversarie incontrate a febbraio e una gran dose di sfortuna erano state le uniche circostanze che ci hanno impedito di ottenere punti preziosi e la qualificazione in Europa League.
Il ritorno al gol di Higuain, alla rete numero 26 in campionato e la 28 in stagione, è coinciso con la vittoria dei partenopei, che hanno ritrovato la via del gol con maggiore facilità, reti che potevano essere molte di più se gli azzurri non avessero sprecato in fase di finalizzazione l’enorme mole di gioco creata (in produzione industriale), grazie alla serata di particolare vena di Hamsik, Ghoulam e Jorginho, autori di una gara mostruosa, soprattutto nella prima frazione di gioco.
Era fondamentale aprire un mini ciclo di 5 gare abboradabili (Chievo, Genoa e Verona in casa, Palermo e Udinese in trasferta) con i 3 punti, che come detto non arrivavano da un pò, al termine del quale vedremo nuovamente la classifica per capire cosa sarà successo.
Intanto la Juventus non perde colpi e vince facilmente a Bergamo, 2-0, contro un’Atalanta che aveva ben poco da proporre, spuntata in attacco per la mancanza di Pinilla e del “Papu” Gomez (e con Diamanti febbricitante in panchina, che ha giocato, si fa per dire, solo gli ultimi 15 minuti di gara), poco aggressiva e molto timorosa, nonchè sbadata sul gol iniziale di Barzagli, che ha, dopo meno di 25 minuti, virtualmente chiuso la contesa, visto lo scarso potenziale offensivo degli orobici, che hanno avuto e creato ben poche occasioni per infastidire la difesa meno battuta del Campionato.
Lo scontro diretto dell’anticipo del venerdì ha consacrato la nostra avversaria per il secondo posto, ossia la Roma di Spalletti, che contro la Fiorentina, sconfitta sonoramente all’Olimpico per 4-1, ha completato un filotto di 7 vittorie, che l’avevano momentaneamente portata a 2 punti dagli azzurri, che a loro volta hanno ristabilito il +5 dopo la gara col Chievo.
Momentaneamente staccate le altre, con la Fiorentina a 8 punti (e in svantaggio negli scontri diretti col Napoli) e l’Inter a 10 lunghezze (ieri vincente contro un Palermo, ormai in piena bagarre per non retrocedere, nostra prossima avversaria).
Roma e Juventus sono impegnate in proibitive gare di ritorno in Champions, con possibilità di qualificazione ridotte al lumicino, purtroppo.
Gli azzurri tengono il secondo posto anche per quanto concerne le reti subite, 23 (contro le 15 della Juve, che non prende gol da tempo immemorabile) e perdono la coabitazione con la Roma per quanto concerne i gol fatti (58), a fronte dei 59 dei giallorossi, rinforzatisi con El Sharaawy e Perotti, che hanno avuto un impatto importante nella loro avventura iniziata a gennaio, con gol e assist decisivi.
La classifica di gol e assist stagionali vede Higuain sempre saldo in testa (e in corso per la Scarpa d’Oro coi mostri sacri del calcio, Messi, Suarez, Cristiano Ronaldo, Neymar, ai quali si aggiungono Lewandowski e Aubameyang, a secco nell’ultimo turno, nello scontro diretto tra Bayern e Borussia Dortmund, terminato 0-0).
Sono comunque 84 le reti stagionali a 10 gare dal termine della stagione, rispetto al doppio 104 fatto registrare nei 2 anni di Benitez.
32° sigillo per Higuain, assist per Jorginho, Ghoulam e Allan.
Higuain 28+4= 32
Insigne 12+11 = 23
Callejon 11+7= 18
Mertens 8+5 = 13
Hamsik 7+6= 13
Allan 3+6= 9
El Kaddouri 2+6= 8
Gabbia 6+2= 8
Jorginho 0+6= 6
Valdifiori 0+2 = 2
Ghoulam 0+3 = 3
Albiol 1 +1 = 2
Chiriches 2 +0= 2
Chalobah = 1 +0= 1
Maggio 1+0 = 1
Lopez 0+1= 1
Ma veniamo alla gara contro il Chievo :
Sarri propone due variazioni alla formazione base, una obbligata, Chiriches per lo squalificato Albiol, l’altra tecnica, con Lopez al posto di un Allan non al top della forma nelle ultime gare.
Maran, che non predilige chiudersi in difesa per fortuna, deve fare a meno di Inglese e Gamberini e schiera un 4-2-3-1, che si trasforma all’occorrenza in un 4-3-3, con Birsa ad alternarsi nella posizione di esterno e centrale con Castro e Mpokou a sinistra (controllato e francobollato da Hysaj) e con l’ex spauracchio Pellissier unica punta.
Pronti via e Chiriches compie la frittata, perdendo palla da ultimo uomo sulla propria trequarti con un dribbling inutile e deleterio che consente a Rigoni di involarsi verso la porta. Il centrocampista clivense decide per il tiro dalla media distanza, forte e centrale, parabilissimo, ma con un residuo di ciorta bisestile, Reina scivola sul piede sinistro e non riesce a dare la spinta decisiva per deviare la palla che si insacca. 0-1 Chievo, inaspettato e sorprendente.
Il Napoli con molto raziocinio e relativa foga reagisce subito e dopo un paio di affondi cosruiti sulla sinistra (si attaccherà da quel lato per quasi l’intero primo tempo) riesce dopo soli 4 minuti a ristabilire la parità : perfetta verticalizzazione di Hamsik (la prima di un numero infinito nella prima frazione) per Ghoulam, che sforna da sinistra il primo assist vincente per l’accorrente Higuain, che insacca di piatto di prima intenzione la palla tra palo (il primo) e portiere.
Il Napoli non si ferma e crea occasioni da rete in produzione industriale, svolgendo la propria azione offensiva sempre sull’out sinistro, con Jorginho onnipresente, Hamsik in vena di prodigi, con alcune giocate preziose di Insigne e con un Ghoulam stellare, mai visto così in forma e preciso nella finalizzazione.
Ci provano nell’ordine : Insigne all’11°, con punizione deviata dalla barriera oltre la traversa, Ghoulam con un cross al 12° su cui spazza con affanno la difesa clivense, e infine con un tiro di Lopez dlla distanza, che sibila di poco vicino al palo destro di Bizzarri.
La manovra degli azzurri è rapida e avvolgente, tutta sinistra, con Lopez, Callejon e Hysaj che a destra si limitano a fare copertura e fase difensiva in estrema tranquillità. Chiriches, ripresosi dopo il subitaneo pareggio dei compagni, e un imponente Koulibaly frenano ogni velleità offensiva dei clivensi.
Bravissimi Hamsik e Insigne a cucire il gioco e ad aprire sulla sinistra per l’onnipresente Ghoulam, che sforna cross a ripetizione, su uno dei quali al 18° Higuain tira a botta sicura, con la palla che esce fuori di un niente.
L’attacco è in massa e tambureggiante, il Chievo tenta una sola volta la ripartenza ed è subito brivido, con Pellissier che si presenta solo davanti a Reina, per fortuna colto in fuori gioco da un attentissimo guardialinee. Ci prova anche M’pokou dalla distanza, ma il suo tiro centrale è facilmente bloccato da Reina.
Il Napoli crea 3 palle gol nitide tra il 23° e il 27°, sempre sull’asse Jorginho-Hamsik-Insigne, bravissimi a innescare Ghoulam, sui cui cross sul secondo palo arriva Callejon, la prima di volta con un colpo di testa debole, bloccato da Bizzarri, poi in estirada con la palla che finisce di poco fuori sul primo palo.
Bravissimo Insigne poi a sfornare un magico assist per lo stesso Callejon, che cerca di sorprendere il portiere con la punta del piede, non riuscendo a far passare la palla sotto le gambe di Bizzarri, che salva miracolosamente in uscita.
Gli azzurri continuano imperteriti a creare palle gol, tiro fiacco di Higuain da buona posizione al 30°, ancora Higuain calcia alto sul secondo palo l’ennesimo assist di Insigne al 33°, e un minuto dopo il 6° il perfetto cross di Ghoulam pesca Callejon in area, ma la sua spizzata di testa non trova la porta.
Una sola squadra in campo e il Chievo capitola finalmente all’assedio al 38° : Jorginho alza le braccia al cielo, chiamando lo schema 10, che si erge a rito propiziatorio per Santi devoti, il suo cross dopo scambio ravvicinato dal corner è perfetto, teso e preciso sul secondo palo, dove Chiriches, ben appostato, “si leva i paccheri da faccia” e incorna di testa il gol del 2-1.
Napoli in vantaggio, che meriterebbe il 3-1 alla fine del tempo, che non arriva per 2 miracoli di Bizzarri sulle insidiose conclusioni di Hamsik e (bolide) di Ghoulam da lunghissima distanza. E per una conclusione di Insigne di poco fuori, dopo stop magistrale su lancio geniale di Hamsik, che lo aveva messo da solo davanti al portiere.
Insomma azzurri bravissimi a non perdere la calma ribaltando lo svantaggio iniziale, ma anche poco precisi in fase di finalizzazione, con una prima frazione che si poteva concludere in goleada ed almeno con 2 gol di scarto.
Ottima la tenuta difensiva, con Koulibaly sontuoso, Hysaj sempre attento che annulla Mpokou, Chiriches che sgioca un’ottima gara dopo lo svarione iniziale.
Callejon sprecone, Insigne molto bravo, Hamsik e Jorginho con numeri di alta scuola e statistici senza precedenti in fase di costruzione e di assist, uno spettacolo vedere i due giocare così. Pipita generoso, che non lesina energie, aldilà del 26° sigillo e che ne potrebbe segnare altri 3.
Una menzione speciale per Ghoulam alla migliore partita di sempre in maglia azzurra.
2 reti e almeno 15 occasioni da gol create, tra tiri e finalizzazioni uscite fuori di un soffio, una macchina che crea a ritmi da industria multinazionale e che finalizza ancora poco.
La ripresa inizia con un altro spavento :deviazione di testa di Pellissier a centro area su cross di Mpokou da sinistra e palla sul secondo palo, dove Castro per poco non arriva a ribadire in rete.
Sarà l’ultima chance per gli ospiti, che capitolano solo al 70°, dopo che il Napoli crea e non riesce a finalizzare almeno altre 10 palle gol nitide, tra le quali una traversa clamorosa di Higuain, con deviazione decisiva di Bizzarri.
Al 70° l’azione degli azzurri è da manuale del calcio : 14 tocchi da Reina a Callejon (33 se si considera l’azione pre-Reina), che la butta dentro su perfetto assist di Allan e chiude la gara.
Ora ci attende il Palermo al Barbera , squadra in crisi, dopo il cambio di ben 5 allenatori incluso il ritorno di Iachini, attuale tecnico, in crisi di identità e gioco, ma che scenderà in campo con il coltello tra i denti, ormai giunta a un solo punto dal baratro, ossia dlla terz’ultima posizione occupata dal Frosinone.
Non dovremo abbassare la guardia, nè tantomeno sottovalutare l’avversario e farci sorprendere, in un campo caldo, unico obiettivo vincere e asfaltare l’avversario prima di fargli prendere coscienza e conoscenza.
L’avventura continua, senza limiti, nella speranza che qualcuno fermi la Juve, impegnata contro il Sassuolo nella prossima a Villar Perosa…ooops…allo Stadium.
#FNS