Il Napoli pareggia a Firenze, 1-1 con reti di Alonso e Higuain tra il 6° e il 7° minuto, e conclude il febbraio nero senza ulteriori danni, finendo a 3 punti dalla Juventus e mantenendo inalterate le distanze dalla stessa Fiorentina (5 punti) e dalla Roma, che ci recupera ben 7 punti (sui 12 di vantaggio) nelle ultime 3 giornate, vincendo le ultime 6.
Una gara importantissima quella di Firenze, che poteva sulla carta essere un crocevia della stagione e che si è rivelata solo una tappa importante, che ci consente di restare in corsa per entrambi gli obiettivi, senza tarparci le ali e senza precluderci sogni di gloria.
La partita è stata bellissima, con ritmi vibranti, da Premier League (come quella dell’andata) e aperta in ogni sua fase a qualsiasi risultato, finita con un pari tutto sommato giusto per quanto mostrato dalle due squadre e che il Napoli avrebbe potuto vincere nella ripresa, fermato solo dalle grandi parate di un super Tatarusanu, che ha evitato ai suoi una sconfitta che sarebbe stata immeritata per quanto visto in campo ieri e nel doppio confronto tra andata e ritorno. Fare 4 punti contro questa Fiorentina non era impresa facile e il Napoli ha ottenuto un ottimo risultato.
Se il gioco e la condizione fisica della squadra non destavano dubbi (anche in questa gara lo abbiamo dimostrato), eravamo ben consapevoli delle difficoltà di un match che sarebbe stato diverso da quelli disputati nelle ultime 4 gare, in cui le avversarie si sono difese ad oltranza, non avendo i viola nel proprio Dna la capacità di chiudersi, ma essendo votati al gioco, con caratteristiche e filosofia simile a quelle degli azzurri.
Messe da parte le fatiche dell’impegno del giovedì di Coppa, entrambe eliminate dalla Europa League, le due squadre si sono affrontate a viso aperto e senza esclusione di colpi, con i viola che hanno messo in difficoltà il Napoli con un ritmo pauroso per gran parte dei primi 45 minuti, in cui il pari ci è andato di lusso, mentra gli azzurri hanno avuto molte chances di fare propria la gara nella ripresa, quando gli avversari hanno calato un pò il ritmo e diminuito a tratti il pressing alto, lasciando maggiori spazi alle ripartenze degli azzurri, che non sono riusciti a punirli.
La sfortuna stavolta non si è accanita contro gli azzurri e 2 traverse clamorose dei viola (in occasione della seconda di Tello c’era il fuorigioco dell’ex Barca), hanno evitato un pesante svantaggio nel corso del primo tempo, tenendoci in gara in un momento di estrema difficoltà, con la Fiorentina che forse è stata la prima squadra a metterci sotto dal punto di vista del gioco in tutta la stagione, seppur per 45 minuti. Bravi e anche un pò fortunati (finalmente) gli azzurri a tenere botta e a creare i presupposti per poi vincere la gara, non riuscendovi.
Sono bastati 7 minuti ad Higuain per tornare al gol, il numero 25 in Campionato e 27 in stagione. Pipita che nelle ultime gare sembrava appannato, ma che ha disputato una gara generosa e atleticamente di gran sacrificio, non riuscendo a segnare il gol del vantaggio, caso strano dal dischetto del rigore (seppur in movimento), ma che ha giocato per la squadra, mostrando attaccamento ai colori e abnegazione nel pressing. Insomma un elemento fondamentale ritrovato ben presto alla causa, che sarà decisivo, come sempre, nel rush finale del Campionato, in una fase della stagione in cui si disputerà una sola gara a settimana.
Il ciclo terribile delle ultime 5 gare, che tale si è dimostrato, si è finalmente concluso, con l’esclusione dall’Europa League e con soli 2 punti su 9 raccolti nelle 3 gare di Campionato, con sole 3 reti segnate in 5 gare e 5 subite (tutte decisive, tra l’altro) e finalmente possiamo guardare con più ottimismo il calendario da qui al termine, in cui restano comunque 11 battaglie in cui dovremo raccogliere più punti possibili, sperando in almeno 2-3 passi falsi della Juventus. Insomma un’impresa da compiere, che potrebbe non bastare se i bianconeri terranno il ritmo delle ultime 18 gare.
Certo un filotto nelle prossime 5 non è impossibile, Chievo, Genoa e Verona in casa e le decadenti Palermo e Udinese in trasferta, anzi dopo questi 15 punti disponibili, sarei curioso di vedere la classifica.
Ce la giocheremo come sempre giornata dopo giornata, cominciando dalla prossima in cui affronteremo il Chievo al S.Paolo, con la Juventus che va a Bergamo, un campo non facilissimo, preceduto dalla semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l’Inter. Senza dimenticare lo scontro tra le nostre rivali per la Champions (anticipo del venerdì), Roma e Fiorentina, in cui una o entrambe perderanno giocoforza punti.
Allo stato abbiamo la seconda miglior difesa del Campionato,(con 22 reti subite) dopo la Juventus (18) ed il miglior attacco al pari della Roma, 55 reti (che con Spalletti ha ritrovato i risultati e la via della rete) e ripropongo la classifica di gol e assist stagionali degli azzurri, che ha portato quantomeno bene in passato. Classifica che in 5 gare vede aumentare di un punto solo lo score di Higuain, Insigne ed Hamsik. Senza nessun assist (ce lo hanno sempre servito gli avversari), il che dimostra che se non siamo andat in rete, il deficit non è stato solo in fase di conclusione, ma anche frutto mancati ultimi passaggi decisivi. 81 le reti stagionali.
Higuain 27+4= 31
Insigne 12+11 = 23
Callejon 10+7= 17
Mertens 8+5 = 13
Hamsik 7+6= 13
El Kaddouri 2+6= 8
Allan 3+5= 8
Gabbia 6+2= 8
Jorginho 0+5= 5
Valdifiori 0+2 = 2
Ghoulam 0+2 = 2
Albiol 1 +1 = 2
Chalobah = 1 +0= 1
Maggio 1+0 = 1
Lopez 0+1= 1
Chiriches 1 +0= 1
Ma veniamo alla gara di ieri :
Sarri schiera la sua formazione base, con gli azzurri senza defezioni.
Sousa fa scelte importanti di uomini e di modulo : deve rinuinciare allo squalificato Zarate, oltre a Benalouane e al “dissidente”e polemico Sepe, per ora fuori squadra. Tiene in panchina Bernardeschi e Ilicic , preferendo il più fresco Mati Fernandez e il pericoloso Tello.
Difesa a 3 (Roncaglia-Gonzalo-Astori), due uomini a protezione della stessa con compiti di impostazione della manovra (Badelj e Vecino), una linea a 4 molto alta con Tello ala destra (dal lato di Ghoulam), Alonso ala sinistra, Borja Valero e Mati Fernandez più accentrati, a supportare Kalinic, unica punta.
Proprio i 4 uomini offensivi alti e il loro pressing asfissiante hanno messo in netta difficoltà gli azzurri, abituati ad uscire palla al piede anche dalle situazioni più intricate e difficili, e che non sono riusciti a farlo spesso, perdendo palloni preziosi in zone pericolose del campo, commettendo parecchi errori in disimpegno per evitare lanci lunghi, a volte necessari per evitare i pericoli e quasi mai tentati.
La Fiorentina passa subito in vantaggio : un angolo regalato da Callejon con un improbabile passaggio all’indietro per Reina non riuscito, sul quale il Napoli marca a zona. Una scena già vista spesso in passato. Albiol e Hysaj con Higuain sul primo palo. Al centro Allan su Marcos Alonso, che si stacca dalla marcatura e si infila sul primo palo. Allan non lo segue (successo anche sul gol che prendemmo a Bologna e altre volte in cui ci è andata bene), resta mpalato in zona morta. Hysaj salta ma non ci arriva, Albiol (che era in marcatura su Kalinic per la verità) non riesce ad arrivarci, e la deviazione di Alonso, che anticipa tutti, si insacca all’angolino basso opposto dell’incolpevole Reina.
Nemmeno il tempo di battere al centro del campo che il Napoli va in rete addirittura col solito schema, quello di Mazzarri, adottato anche da Sarri. Lancio lungo sull’esterno, Alonso anticipa Tatarusanu in uscita e svirgola la palla, che finisce sui piedi di Higuain, lesto e preciso a tirare nella porta sguarnita. Pareggio immediato.
E’ solo l’inizio scoppiettante di una gara che non tradirà le attese e che sarà giocata a ritmi alti e sarà un’emozione continua per tutti i 90 minuti, anche se il punteggio resterà questo iniziale.
La Fiorentina non si abbatte e alza il pressing, con gli azzurri che trovano difficoltà in disimpegno e tatticamente non riescono a gestire la supremazia viola in mezzo al campo, sempre in 7 alti nella metà campo azzurra.
A sinistra Ghoulam, poco coadiuvato da Hamsik, soffre la velocità di Tello, avversario forte e scomodo che tenta spesso l’affondo, a destra Hysaj va in confusione, spesso attaccato dal trio Alonso-Borja Valero-Vecino, con Allan e Callejon che non riescono a proteggerlo a dovere.
Molti gli errori in disimpegno degli azzurri, 2-3 addirittura di Jorginho (una rarità), con Allan poco preciso. Koulibaly e Albiol per fortuna tengono botta in difesa.
20 minuti di pressione viola, con il Napoli in costante apprensione, con Tello, Borja Valero, Alonso e Mati Fernandez scatenati. Numerosi i cross al centro e le potenziali occasioni pericolose, anche se sino alla mezz’ora di tiri in porta non se ne vedono.
Bravissimi Badelj e Vecino a proteggere la difesa viola nei rari tentativi di ripartenza degli azzurri, con i 3 centrali avversari che hanno vita facile nel contenere Higuain.
Tra il 30° e il 40° minuto la Fiorentina non solo continua il suo pressing asfissiante, ma crea due clamorose palle gol : la prima su palla persa da Koulibaly a centrocampo, che permette a Kalinic di involarsi da solo verso Reina, con traversa piena colta sul tiro a botta sicura dell’attaccante viola. La seconda su tiro di Tello dalla destra, servito, in fuorigioco, dopo contrasto al limite dell’area, palla che rimbalza sotto l’incrocio e che, per fortuna, torna in campo.
Sul finire del tempo, prima occasione per gli azzurri, con inserimento di Hamsik, su perfetto assist di Higuain, ma il colpo di testa dello slovacco da buona posizione viene bloccato da Tatarusanu.
Ci provano ancora i viola con un Tello scatenato (stavolta ben fermato da Ghoulam) e con i tiri dalla distanza di Vecino e Badelj che sibilano vicino ai pali della porta difesa da Reina.
Si chiude sull’1-1 un primo tempo di estrema sofferenza, con gli azzurri bravi e fortunati a non capitolare nel momento di maggiore sforzo per i viola, che difficilmente avrebbero potuto mantenere i ritmi visti nei primi 45 minuti per tutta la ripresa.
Napoli in difficoltà nella propria trequarti, che non riesce a ripartire di frequente, Hysaj e Ghoulam presi in mezzo sugli esterni, Koulibaly e Albiol tengono al centro, fatta eccezione per la solita palla persa da Kalidou. Hamsik fa poco filtro e non è sempre preciso, Allan corre come un matto , ma è poco concreto, sbagliando parecchio palla al piede. Jorginho si snazza a rincorrere chiunque e tenta il lancio per i compagni, senza brillare. Insigne e Callejon galleggiano in mezzo al campo senza riuscire a pungere e non riuscendo a trovare la palla giusta per innescare un generoso Higuain.
Nel secondo tempo nessun cambio all’inizio.
Dopo 10 minuti di relativa sofferenza, gli azzurri hanno la prima ghiiotta occasione per passare in vantaggio al 57°: grande apertura di marek per Callejon, che si beve Astori con un dribbling e tunnel a rientrare e tira in diagonale. Tatarusanu si supera e devia la palla sull’accorrente Higuain , il quale tenta di piazzarla dal dischetto verso la porta sgurarnita, ma è ancora Tatarusanu a riprendere velocemente la posizione e a trovare un’altra miracolosa deviazione.
La Fiorentina, impaurita per il pericolo corso, allenta i pressing, il Napoli ne approfitta e ci tenta di nuovo, ma Callejon, ben servito da Higuain, sbaglia il cross dal fondo e sfuma un’altra favorevole occasione.
Finalmente 10 minuti di calcio azzurro, intervallati da una conclusione a giro di Mati Fernandez che si spegne al lato.
Al 66° il primo cambio, dentro Lopez per uno stremato e poco brillante Allan.
Con Lopez in campo il centrocampo del Napoli acquista in peso e, complice il progressivo calo del pressing dei viola, comincia a gestire meglio la gara.
Gli azzurri si fanno pericolosi con Hamsik (tiro dal limite respinto) e hanno in mano il pallino del gioco con la Fiorentina a giocare di rimessa, che ci tenta da fuori con Vecino (palla alta). Entra Bernardeschi per Mati fernandez al 68°.
E’ il Napoli ora a fare la partita e un pò in ritardo a 15 dal termine entra Mertens per Callejon.
Il Napoli trova la via del gol con Higuain (annullato per posizione di fuorigioco...che per fortuna c’era) e con Insigne allo scadere, altra parata di Tatarusanu, che salva il risultato.
Finisce 1-1 e soprattutto finisce il mese di febbraio.
#FNS