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Il Napoli perde 1-0 a Villareal non demeritando

Il Napoli, come a Torino sabato, perde 1-0 nell’andata dei 16esimi di finale di Europa League al Madrigal contro i padroni di casa del Villareal, non demeritando e venendo punito con le stesse modalità, ossia con una rete a pochi minuti dal termine.

Il Villareal, come detto in sede di presentazione, non era avversario morbido, soprattutto tra le mura amiche (10 vittorie, 2 pari e 1 sola sconfitta in Liga e imbattuto in EL), pur essendo alla nostra portata e inferiore alla nostra formazione titolare, ma gli azzurri, pur non giocando una gran gara e con 6 innesti dalla panchina, non avrebbero meritato di perdere, giocando alla pari, se non addirittura meglio dei padroni di casa.

Ma tant’è, il periodo degli azzurri non è molto fortunato e può capitare, non giocando al top, di perdere contro avversarie non certo morbide e tatticamente preparate, quindi inutile fasciarsi la testa e meglio andare avanti, ripartendo dalle cose positive e cercando di migliorare sotto alcuni aspetti che in questo momento appaiono un pò deficitari.

Tra l’altro le due ultime gare non sono state identiche, se non dal punto di vista del risultato e del gol preso nel finale (stavolta la rete del vantaggio è arrivata all’83°, sabato all’87°), ma hanno avuto un andamento diverso sia sotto l’aspetto tattico che del gioco mostrato. Diverse erano le avversarie e diversi gli uomini schierati da Sarri.

A Torino si era osato poco (soprattutto non effettuando cambi per vincere negli ultimi 15-20 minuti), stavolta lo si è fatto (in campo c’era il tridente pesante Insigne, Higuain, Mertens proprio negli ultimi 20, sul risultato di 0-0), ma il gol beffa è arrivato lo stesso, senza che gli azzurri riuscissero a segnare quello vincente.

Giustissimo il turn over applicato da Sarri (lo stesso visto sempre nel Girone di qualificazione), che è costretto da tante partite ravvicinate contro avversari difficili a far ruotare i propri giocatori, non solo pensando al Campionato e alla gara col Milan di lunedì, ma soprattutto pensando al prosieguo della stagione, in cui gli uomini migliori dovranno essere integri e fisicamente pronti sino al termine.

Impensabile giocare con gli stessi 11 tutte le gare, non credibile che gli uomini più decisivi possano essere sempre in campo e reggere sino al termine e allo stesso modo deleterio far marcire in panchina chi gioca di meno, pur avendo potenzialità simili e di poco inferiori ai titolari, minando la loro integrità psicofisica e la serenità dell’intero gruppo.

6 cambi, dunque, sono stati il minimo sindacale, anzi io avrei lasciato fuori anche Hamsik, a maggior ragione dopo aver visto la sua prestazione di ieri, molle, poco reattiva, e a tratti deleteria. Giusto per rispondere a chi si è posto la domanda e il dubbio sul fatto che 6 titolari fuori potessero essere troppi (parlo di alcuni tifosi e di alcuna stampa, tra cui De Luca sul Mattino odierno).

Tra l’altro il Napoli, pur schierando 6 calciatori nuovi rispetto ai soliti 11, avrebbe potuto tranquillamente ottenere un risultato positivo, segnando o comunque portando a casa uno 0-0 che avrebbe potuto condurre ad una gara di ritorno non proibitiva, proprio grazie agli uomini scesi in campo, che hanno giocato una buona gara, come Chiriches, Lopez e Strinic. Meno brillante la gara di Mertens (il 12° titolare, ricordiamo) e Gabbiadini (non in serata di grazia). Male Valdifiori negli ultimi 20 minuti, per un evidente calo fisico che ne ha appesantito testa e gambe, togliendogli la lucidità necessaria.

E’ normale poi che con gli 11 titolari questo Villareal diventa battibile e che con il necessario turn over diventano avversari più difficili da mettere sotto, ma questo era stato messo in conto, non solo da me (come ho scritto nella presentazione dell’avversario e della gara), ma anche dall’allenatore.

L’1-0 è risultato ostico e scomodo per il Napoli (che mai nella storia è riuscito a ribaltare in campo europeo), ma non decisivo e che ci consente di avere buone chances di qualificazione, inalterate allo stato.

Ovvio credere che l’impresa sia possibile schierando i migliori al ritorno (HIguain incluso) e più difficile con 6 o più cambi, anche perchè agli spagnoli ne dovremmo fare con ogni probabilità 3, visto che può sempre capitare di subire una rete contro squadre votate al gioco e organizzate.

Anzi ai giocatori farei vedere prima della gara di ritorno quella disputata col Porto 2 anni fa al S.Paolo (all’andata 1-0 per i Dragoes ad Oporto), in cui giocammo forse la migliore ora del Napoli di Benitez, con almeno 20 occasioni clamorose create, oltre a quella del momentaneo vantaggio di Pandev, giusto per comprendere che bisognerà giocare i maniera decisa e ancor più cinica per passare il turno.

Sarebbe un peccato non passare il turno con questo Villareal, squadra quadrata e organizzata, ma nettamente inferiore agli azzurri, che gli hanno tenuto testa in casa loro, dove sono più temibili, e con 6 titolari in meno. Più morbidi gli spagnoli fuori casa e opportunità di qualificazione inalterata con i migliori azzurri in campo, chiamati ad una battaglia che, in ogni caso, leverà qualche nergia al Campionato per compiere un’impresa sperata e non impossibile.

Ma veniamo alla gara di ieri :

Sarri ne cambia 6 : dentro Chiriches per Albiol, Strinic per Ghoulam, Lopez per Allan, Valdifiori per Jorginho, Mertens per Insigne e Gabbiadini per Higuain.

Marcelino schiera il suo classico 4-4-2, recuperando il febbricitante Soriano e anche il lungodegente attaccante Adrian Lopez (che resterà in panchina), schierando gli 11 titolari, con Leo Baptistao preferito al più dinamico Bakambu.

Il Napoli entra in campo molle e poco deciso e subisce per i primi 10 minuti il Villareal, faticando a entrare in partita : il pressing non si alza, poca l’aggressività, molti gli errori, il giro palla non si vede.

Il Villareal non ne approfitta, manda però almeno 3-4 cross pericolosi in area e sfiora il vantaggio con Soldado che approfitta di un rinvio corto di Reina, bravo a recuperare la posizione sul tiro dello spagnolo a porta sguarnita e a compiere un vero e proprio miracolo riparatore.

Col passare dei minuti il Napoli migliora ed entra in gara, anzi si fa pericoloso in almeno 2-3 ripartenze, vanificate in fase di ultimo passaggio da Hamsik e Mertens.

Al 10° minuto la prima chiara occasione per gli azzurri con Callejon che al volo dal fondo mette in area un forte cross sul quale Gabbiadini non arriva di un soffio.

Al 13° ci prova ancora Gabbiadini, che si invola verso la porta, carica il sinistro appena in area, ma la sua non perfetta conclusione finisce al lato.

Questi due pericoli corsi frenano il Villareal, che arretra il baricentro e lascia il pallino in mano agli azzurri, liberi di impostare la manovra e bravi a chiudere ogni varco in difesa. Bravissimi i 4 difensori azzurri  in linea che anticipano puntualmente i diretti avversari.

I partenopei non riescono a pungere però, si gioca a ritmi non frenetici, ma nonostante questo molti sono gli errori da entrambe le parti, Hamsik sbaglia palloni su palloni, a Mertens non riesce una giocata che è una. Gabbiadini è poco reattivo e riceve poche palle senza incidere.

L’arbitro ci mette del suo non fischiando agli azzurri almeno 4-5 falli netti subiti.

Il Napoli, come detto, ha in mano il gioco, guadagna alcuni calci da fermo pericolosi, ma non li sfrutta.

Bene in questo momento Valdifiori che pesca con 2-3 lanci precisi i compagni in buona posizione, con Lopez che recupera palloni preziosi ed Hamsik che continua a commettere errori di misura nei passaggi e a perdere palle.

Il Villareal sbaglia molto e non esiste quasi in campo, alla mezz’ora Gabbiadini ancora una volta in ritardo sul primo spunto buono di Mertens che mette in mezzo un perfetto cross dalla sinistra, sul quale Manolo tenta l’anticipo col sinistro, invece di entrare col destro sulla palla e l’azione sfuma.

La partita è molto spezzettata nel quarto d’ora finale, si infortuna Dos Santos costratto ad uscire ed entrail giovane Castillejo sulla fascia destra (chiamato “Casatiello” dai bambini del vicolo con cui guardo sempre e partite), poche le emozioni con la difesa azzurra sempre attenta, ma con un Napoli latitante in fase offensiva, che viene meno negli uomini che dovrebbero fare la differenza, su tutti Hamsik e Mertens. Gabbiadini poco reattivo e incisivo.

La prima frazione di gara si chiude sullo 0-0, con gli azzurri che tengono bene, ma che non riescono a pungere e a finalizzare. Villareal mediocre, anche se ben organizzato, che non mette apprensione. Molto bene Chiriches, bravi Hysaj e Strinic. Un concreto Lopez, un decente Valdifiori.

Anche nella ripresa il Napoli non parte bene e il Villareal va due volte vicino al vantaggio con Soldado, ben contenuto al momento della conclusione da Chiriches, e Strinic bravissimo ad evitare un gol fatto con una diagonale perfetta su cross dal fondo di Denis Suarez, il più pericoloso.

Gli azzurri come nel primo tempo si svegliano dopo 10 minuti e in 3 minuti creano tre occasioni da gol tra il 57° e il 60° minuto:

Ci prova Callejon da posizione defilata su illuminante lancio di Valdifiori, ma la sua conclusione, un pò ciabattata, finisce al lato.

Poi è la volta di Gabbiadini, che tenta la conclusione potente, ma centrale, con la traiettoria della palla che si abbassa e mette in difficoltà Areola, che respinge goffamente.

Poi è ancora Callejon, che da pochi passi non riesce a trovare la deviazione vincente sottoporta, dando l’illusione del gol, con la palla che finisce sull’esterno della rete.

Al 61° nel Villareal esce uno spento Baptistao per Bakambu.

Il Napoli dà l’impressione di gestire bene la gara e di poterla sbloccare da un momento all’altro, Mertens e Hamsik danno qualche segno di risveglio, così come Gabbiadini.

L’occasione propizia capita al 65°, m,a l’arbitro non giudica da rigore un fallo di mano in area di Bruno Soriano in scivolata su cross di Callejon dal fondo. Il mani è netto, ma l’arbitro lo giudica involontario, nonostante col braccio largo Soriano aumenti il volume del corpo.

Le squadre si allungano , la gara diventa aperta e vibrante e anche il Villareal ha un’ottima occasione con Bakambu, che, perso da Koulibaly, calcia alto e fuori da posizione favorevole e apochi metri da reina. Pericolo scampato, ci va di lusso.

Sarri manda qualche messaggio poco amichevole a Koulibaly reo di almeno 2-3 distrazioni pericolose.

Al 68° entra Higuain per Gabbiadini.

La gara è aperta ed entrambe le suadre potrebbero passare in vantaggio. Un’occasione per parte per Mertens e Soldado, i cui rispettivi tiri finiscono fuori.

Al 73° doppio cambio . Pina per Trigueros nel Villareal. Insigne per Callejon nel Napoli, con Sarri che mostra di voler tentare di vincerla e, quantomeno, di segnare schierando un tridente molto offensivo.

Molti i repentini cambiamenti di fronte, ma la gara non si sblocca sino all’83°, quando Valdifiori (peraltro già ammonito) commette un ingenuo fallo al limite dell’area : calcia Denis Suarez, una parabola forte e precisa, anche se non angolatissima, che supera la barriera e si insacca sotto la traversa, con Reina proteso in volo che la sfiora, ma non riesce a trovare la deviazione decisiva.

Reina, accusato da alcuni sul gol subito, aveva una visuale ridotta per il folto numero di compagni e avversari in barriera e deve prendere lo slancio da fermo, la palla era forte, arrivarci sarebbe stato un mezzo miracolo, che non si avvera. Non particolarmente colpevole (si deve essere stati portieri per comprenderlo).

Il Napoli trafitto nuovamente a una manciata di minuti dalla fine tenta la reazione, ma non riesce a trovare il gol del pari. Finisce 1-0.

Ora testa al Milan e al Campionato. Partita fondamentale per riprendere il cammino e non mollare, anche per non subire contraccolpi psicologici. Nulla è perduto n, nulla è compromesso, sia in Campionato, nè in Coppa. Due passi falsi sfortunati e che possono capitare. L’importante è aver dimostrato che la squadra ha un suo gioc e un suo filo conduttore ed è consapevole della sua compattezza difensiva di squadra.

I gol, senati a iosa da inizio stagione, e le vittorie, ottenute spesso a mani basse, arriveranno e torneranno puntuali.

#FNS

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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1 Comment  comments 

One Response

  1. silbar64

    Concordo in tutto, ma direzione arbitrale decisamente più che mediocre.

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