Un Napoli ai limiti della perfezione mette a segno la sesta “Manita” stagionale (tra Campionato ed E.L) e annichilisce un generoso Empoli al S.Paolo, con reti dell’immancabile Higuain, una prodezza di Insigne su punizione, un’autorete di Camporese e una doppietta di un immenso Callejon.
E pensare che l’Empoli, oltre ad essere la bestia nera del Napoli nelle ultime due stagioni, era passato anche in vantaggio con una sfortunata deviazione di Callejon su punizione di Paredes, dopo che gli azzurri avevano creato e sciupato una dozzina di palle gol nei primi 20 minuti.
Il quasi immediato pareggio di Higuain di testa, su assist pennellato di Insigne e la successiva punizione del talento di Frattamaggiore (un’esecuzione balisticamente perfetta) concretizzano l’immediata rimonta, con la gara chiusa e messa in cassaforte dalla deviazione nella propria porta di camporese su cross di Callejon.
Finisce in goleada con una doppietta di autore di Callejon, protagonista di una gara perfetta in entrambe le fasi.
Gli azzurri cacciano dal cappello a cilindro, o meglio dalla tuta di Sarri, un’altra super prestazione confermandosi come squadra che, senza ombra di dubbio, mostra il miglior calcio, anche redditizio, del Campionato, che se dovesse essere assegnato per lo spettacolo mostrato non avrebbe che un unico padrone.
Purtroppo non è così, visto che la corazzata Juventus non mostra segni di cedimento e continua la propria striscia vicente (12 le vittorie consecutive), spadroneggiando, come a Udine, anche su campo di un Chievo, privo di mezza difesa e senza il bomber Paloschi (appena ceduto allo Swansea), che ha opposto una resistenza pressocchè nulla, come l’Udinese in precedenza.
Un 4-0 che non lascia spazio ad interpretazioni e che dimostra la gran voglia della squadra di Allegri di non mollare la presa, nel tentativo di raggiungere e superare gli azzurri per aggiudicarsi l’ennesimo Scudetto.
Il Napoli non molla la testa e ribatte colpo su colpo, gara dopo gara, vittoria su vittoria (siamo a quota 6 consecutive), andando avanti sulla strada maestra e racimolando punti che gli consentono di allungare il passo sulle altre pretendenti al podio.
La distanza dal terzo posto aumenta giornata dopo giornata e sono ormai ben 8 i punti di vantaggio dalla terza posizione , occupata dalla Fiorentina, che ha impattato per 0-0 sul campo del Genoa. Perde ulteriore terreno l’Inter, vittima di una sonora sconfitta nel derby, che segue la disfatta della semifinale di Coppa Italia e il pareggio beffa col Carpi., con la squadra nerazzurra che ha perso, come il suo allenatore, testa e punti.
Vincono Roma e Milan, ormai a debite distanza dagli azzurri, rispettivamente a 12 e 14 punti.
Insomma si delinea un duello Napoli-Juve, che proseguirà ben oltre lo scontro diretto, che non sarà certo decisivo per l’assegnazione del titolo, ma che sarà sicuramente tutto da gustare.
Lo score del Napoli prosegue impressionante, a quota 75 reti stagionali e con pochissime reti decisive subite.
Nella classifica cannonieri della A domina incontrastato Higuain a 22 centri su 22 gare, primo anche in quella di gol+assist della squadra azzurra, con Insigne alle spalle, autore di una stagione a dir poco eccezionale. Callejon scala prepotentemente la classifica con 2 reti e 1 assist (per l’autogol) e Mertens si conferma micidiale quando entra dalla panchina, pochi minuti, ma con ben 2 assist :
Higuain 24+4= 28
Insigne 11+10 = 21
Callejon 9+6= 15
Mertens 8+5 = 13
Hamsik 6+6= 12
El Kaddouri 2+6= 8
Allan 3+5= 8
Gabbia 6+2= 8
Jorginho 0+5= 5
Valdifiori 0+2 = 2
Ghoulam 0+2 = 2
Albiol 1 +1 = 2
Chalobah = 1 +0= 1
Maggio 1+0 = 1
Lopez 0+1= 1
Chiriches 1 +0= 1
Più che sulla gara oggi mi vorrei soffermare sui singoli, tutti pezzi fondamentali per il sincronismo del gioco di squadra, elementi imprescindibili per lo spettacolo mostrato in campo. Il Napoli gioca a memoria e gara dopo gara affina i suoi meccanismi, disputando gare spettacolari, ieri in particolare quasi perfetta :
Reina, autore di poche parate determinanti (perchè viene impegnato di rado) e di lanci precisi, il vero regista arretrato della squadra.
Hysaj che , gara dopo gara, stupisce sempre di più per la sua determinazione e per l’apporto in entrambe le fasi, grinta e costrutto.
Koulibaly, un muro invalicabile e giocate difensive che fanno sobbalzare non solo i tifosi azzurri.
Albiol, perfetto anche ieri, che ha veramente un margine di errore prossimo allo zero da parecchie gare
Ghoulam , che non sarà perfetto, ma che quando non combina guai ed è attento in fase difensiva, è un valore aggiunto.
Jorginho con continuità di prestazioni e rendimento impeccabile, fine cucitore del gioco e abile e prezioso nell’interdizione.
Allan, ieri in giornata di particolare grazia, fondamentale col suo dinamismo, le sue palle recuperate e gli inserimenti con e senza palla
Hamsik, leader ormai assoluto e incontrastato del centrocampo, sempre più Capitano coraggioso, si prende ormai con continuità tutte le responsabilità del caso.
Callejon, preziosissimo per lo schema e per la fase difensiva, sta trovando discreta continuità anche in fase realizzativa, Campione determinantee ritrovato.
Insigne, alla sua miglior stagione in maglia azzurra senza se e senza ma, non finisce di stupire.
Higuain, ormai una macchina da guerra, colpisce con puntualità strabiliante, oltre ad essere leader e uomo squadra.
Mertens, inarrestabile da sempre, non smentisce la sua determinante presenza quando entra a partita in corso, sempre decisivo.
L’apporto di tutti gli altri non va dimenticato e sottovalutato e mercoledì all’Olimpico chi gioca di meno avrà la possibilità di dimostrare il suo valore in una gara che sarà decisiva, forse anche più di Juve-Napoli, per il cammino degli azzurri.
Una “Mission”, tappa fondamentale per comprendere il valore assoluto del gruppo e della squadra, una battaglia seria che sarà un banco di prova per uomini veri, quelli che il Napoli ha dimostrato e dimostrerà di avere.
#FNS