Nella prima giornata del girone di ritorno il Napoli si prende la sua rivincita sul Sassuolo, che ci aveva battuti di misura nell”ormai lontano mese di agosto, e vince meritatamente per 3-1, con reti di Callejon e doppietta di un inarrestabile Higuain, che hanno ribaltato l’iniziale vantaggio degli avversari, arrivato dopo soli 2 minuti con Falcinelli su calcio di rigore, restando momentaneamente in vetta alla classifica.
Una gara emozionante, contro un Sassuolo mai domo, che ha dimostrato il suo valore assoluto, non a caso battuto solo 3 volte nel girone di andata, in cui, oltre al Napoli, aveva sconfitto anche le altre candidate al podio, Juventus e Inter.
Il Napoli, passato in svantaggio, grazie a un rigore concesso con una certa leggerezza, dopo svarione di Hysaj, che nel tentativo di rinviare la palla favoriva Sansone, lasciandolo andare via verso l’area di rigore, dove lo sgusciante l’attaccante veniva atterrato dalla lenta gambona di Albiol, ha reagito con impeto, mostrando il suo gioco e con un ritmo inarrestabile faceva sua la gara, che restava in bilico sino ai minuti finali.
Una gioia immensa sugli spalti e il consueto “mantra”, ormai un rito scaramantico, di “un giorno all’improvviso…”, che si atteggia non solo a ringraziamento per la prestazione fornita, ma ormai anche a coro adrenalinico e beneaugurante per la gara a venire, che stavolta sarà quella contro l’Inter in Coppa italia, martedì 19. Il feeling tra pubblico e gruppo azzurro continua ed è ormai “virale”.
Mattatore della serata è ancora una volta il Pipita Higuain, 20 reti in altrettante gare, dominatore assoluto della classifica dei cannonieri della serie A (Dybala ed Eder sono a quota 11), grazie anche a mister Sarri, che lo ha rigenerato e che ha contribuito molto a smussare alcuni angoli del campione argentino, sia dal punto di vista dell’atteggiamento in campo, che dei movimenti : c’è molto di Sarri nel “ritrovato” Pipita ed è lo stesso argentino a confermarlo nel post partita, con una dichiarazione che dice tanto sul rapporto tra i due e sull’aria che si respira nel gruppo partenopeo.
Una gara tutta grinta, cuore e gioco, che solo con questa combinazione di sudore, determinazione e geometrie, poteva essere condotta in porto, contro un avversario agguerrito, ben messo in campo e che non ha lasciato niente di intentato.
Tra l’altro il Sassuolo era privo di uomini imprtanti, dell’esperienza di Cannavaro, dell’estro di Berardi e del dinamismo di Missiroli, uscito dal campo dopo soli 15 minuti per un risentimento muscolare, ma anche ricco di ottimi giocatori come Acerbi (arcigno e concreto marcatore), Vrsalijko, terzino ambi-fascia, non a caso cercato con insistenza dal Napoli e su quale ha messo gli occhi la Juve (come possibile sostituto di Lichensteiner),Magnanelli (sapiente regista davanti alla difesa), Sansone (attaccante sgusciante e veloce), per non parlare di Duncan, mezz’ala che ci farebbe comodo, quantità e qualità, che ha messo molto in difficoltà il guerriero Allan.
Il Napoli, dunque, resta in testa alla classifica, guadagnando ben 7 punti su alcune avversarie per il podio, 2 sull’Inter (fermata a Bergamo sull’1-1 dall’Atalanta, ma solo grazie alle parate miracolose di Handanovic), 2 sulla Roma del neo allenatore Spalletti (inchiodata sull’1-1 dal derelitto Verona all’Olimpico, con il cambio in panchina che ha lasciato strascichi evidenti nell’immediato), addirittura 3 sulla Fiorentina (sconfitta nel posticipo a S.Siro contro il Milan e mostratasi in calo evidente, poco brillante e reattiva rispetto a quella ammirata per lunghi tratti del girone di andata).
L’unica a tenere il passo del Napoli, con una striscia positiva ormai lunga 10 gare, è la Juventus che ha passeggiato a Udine, imponendosi con un prematuro 4-0 su una squadra friulana che si è arresa ben presto ai bianconeri, non accennando neppure alla contesa.
Ben si delinea il duello con i bianconeri, che restano a -2 dagli azzurri, ma che si propongono come unica rivale seria allo stato, soprattutto se si considera la classifica dopo le prime 3 giornate, da quando è sbocciato il Napoli di Sarri, che vedrebbe 2 contendenti a distanza di un solo punto (anche la Juve cominciò con 2 sconfitte iniziali) e le altre staccate di 10 punti dal duo di testa.
La classifica attuale recita così : Napoli 44, Juventus 42, Inter 40, Fiorentina 38, Roma 35, Milan 32…con il terzo posto a debita distanza, ma ancora troppo vicino per fare disamine e considerazioni di sorta a poco più di metà di un lunghissimo percorso.
Gli azzurri hanno la terza difesa del Campionato con 16 gol subiti in 20 gare (Inter 13, Juventus 15), ma il primo attacco con 41 reti, che si aggiungono alle 22 dell’EL e alle 3 della Coppa Italia, per un bottino cospicuo di ben 66 marcature.
Higuain ne ha messe a segno giusto 1/3, 22, ma anche gli altri componenti del reparto offensivo e del centrocampo non sono da meno, con ben 16 uomini che hanno contribuito, con gol e assist allo score degli azzurri. Si segnala la prima rete in Campionato di Callejon, assente da ben 26 gare e oltre l’ennesima doppietta del Pipita, gli assit di Insigne, Hamsik e dello stesso Callejon.
Higuain 22+4= 26
Insigne 9+9 = 18
Callejon 7+5= 12
Hamsik 5+6= 11
Mertens 7+3 = 10
El Kaddouri 2+6= 8
Allan 3+5= 8
Gabbia 6+2= 8
Jorginho 0+5= 5
Valdifiori 0+2 = 2
Ghoulam 0+2 = 2
Albiol 1 +1 = 2
Chalobah = 1 +0= 1
Maggio 1+0 = 1
Lopez 0+1= 1
Chiriches 1 +0= 1
Ci aspettiamo molto da chi ha giocato di meno e che ha comunque uno score di tutto rispetto, come quelli di El Kaddouri, Gabbiadini e Mertens, che potranno mettersi in mostra nelle prossime gare, chissà a cominciare prorio nella partita di Coppa Italia contro l’Inter, in cui un pò di turn over sembra obbligato, dopo lo sforzo di alcuni elementi nel triplice impegno post natalizio.
Ma veniamo alla splendida gara col Sassuolo :
Sarri schiera gli 11 di sempre, ad eccezione di Chiriches, che prende il posto di Koulibaly, neo papà.
Unica assenza , quella di Chalobah, che è dovuto recarsi con urgenza in Inghilterra per la drammatica e prematura scomparsa della madre, vittima di un aneurisma celebrale a soli 45 anni. Gli siamo vicini con un abbraccio ricco di affetto e commozione.
Di Francesco schiera un 4-3-3 speculare a quello degli azzurri : difesa a 4 con Vrsalijko a destra, su cui Insigne ha qualche difficoltà di copertura, Acerbi-Ariaudo la coppia centrale, con il primo deputato alla marcatura di Higuain, Peluso a sinistra su Callejon.
In mezzo al campo, Magnanelli in posizione di regista arretrato e di schermo alla difesa, con ai lati Missiroli (sostituito dal giovane Pellegrini dopo soli 15 minuti) e Duncan a duellare con Allan.
In attacco , larghi Sansone (dal lato di Hysaj) e Politano (sulla corsia di Ghoulam), con Falcinelli centrale, preso da Albiol e Chiriches.
Pronti via e uno svarione difensivo di Hysaj e una chiusura goffa di Albiol, regalano un rigore al Sassuolo, traformato con una botta centrale da Falcinelli.
Azzurri aggrediti dal Sassuolo e Hysaj se la passa brutta con Sansone, che affonda come un indemoniato dal suo lato.
Il Napoli si riprende subito dallo shock iniziale e comincia a macinare il suo gioco con relativa tranquillità, attaccando sull’out sinistro, dove Ghoulam è molto propositivo e si sovrappone con continuità ad Hamsik e Insigne, ma i suoi cross, come alcuni assit di Insigne, non giungono a destinazione.
La prima grossa occasione capita al Pipita, che servito da Insigne, da posizione defilata calcia forte, ma alto, da buona posizione.
Molto bravi Hamsik e Jorginho nel cucire la manovra offensiva, i due sono sempre nel vivo del gioco e lo saranno per tutta la prima frazione di gara, mentre Allan, pur partecipando al giro palla, soffre un pò troppo Duncan dal suo lato.
Il Napoli gioca per lo più a sinistra e dopo l’uscita prematura di Missiroli, insiste con maggiore determinazione da quel lato, già di per sè congeniale, non a caso dopo un tiro con cui Ghoulam cerca di sorprendere Consigli dalla distanza, al 18° arriva il gol del pari, una vera e propria perla :
- dopo 10 passaggi consecutivi, ma con l’ultima triplice finalizzazione da urlo : palla filtrante di Hamsik per Insigne, cross perfetto di Lorenzo sul primo palo e fulmineo inserimento di Callejon, che anticipa di testa Ariaudo e Consigli ed infila la rete dell 1-1.
Il Sassuolo reagisce e crea due occasioni tra il 23° e il 24° minuto, che nascono da due palle perse sulla trequarti dagli azzurri, la prima da Hysaj (che disputa il peggior primo tempo in maglia azzurra, ma si rifarà con una super ripresa), la seconda da Hamsik : nellla prima occasione si crea una mischia in area conclusasi con una doppia di conclusione di Duncan, la prima respita da un gomito di Hysaj (con il braccio attaccato a corpo), la seconda con un tiro da fuori di Sansone bloccato da Reina.
Gli azzurri conducono il gioco, Albiol e Chiriches non perdono un colpo, ma le azioni offensive non trovano la giusta finalizzazione e su una distrazione di Ghoulam il Sassuolo si rende di nuovo pericoloso con un tiro di Politano, sul quale Reina respinge a mano aperta.
I ritmi sono incessanti, partita da Premier League, come spesso accade quando sono in campo gli azzurri, ma va detto che il Sassuolo è avversario veramente temibile e pericoloso, che gioca a viso aperto senza perdere gli equilibri necessari.
Il Napoli forza i tempi e gioca bene, con Jorginho e Hamsik su tutti, ci prova Insigne con uno spunto personale, ma la sua conclusione a mezzo giro, quasi di piatto, termina di un soffio al lato.
E’ il preludio del gol del vantaggio che arriva al 41°, Hamsik servito sul fondo pesca Higuain, che aggredisce la porta come Sarri gli chiede, con doppia finta e si fa trovare pronto alla deviazione vincente sul perfetto assist di Marek. Napoli in vantaggio 2-1 e tripudio sugli spalti!!!
Nel finale di tempo sarebbe potuto arrivare anche il gol del 3-1, ma Callejon servito in buona posizione per puntare a rete è troppo altruista e cerca Higuain, con un assit che non arriva di un soffio al Pipita.
Un primo tempo molto sofferto e battagliato con un Sassuolo che ci ha dato filo da torcere con una partita gagliarda e dispendiosa (calerà un pò nella ripresa, ma sopperirà con estrema generosità).
Bene i due centrali, con Albiol che tranne il rigore procurato tiene bene in difesa centralmente. Qualche difficoltà sugli esterni con un brutto primo tempo di Hysaj, che è messo in grossa difficoltà da Sansone, con la piccola ala che costringe l’albanese sulla difensiva (contiamo solo 3 discese, conclusesi con 2 palle perse e 1 cross sballato), mettendolo in imbarazzo in più di un’occasione.
Meglio Ghoulam dal lato opposto, propositivo, ma incerto in fase difensiva in almeno 2-3 occasioni.
Eccezionali Jorginho ed Hamsik in mezzo al campo, motori inesauribili e come sempre prolifici in attacco, con Callejon, Insigne ed Higuain una costante spina nel fianco degli avversari.
Nella ripresa stesse formazioni in campo.
Il Napoli sembra tenere meglio il campo, con maggiore autorevolezza, non subendo l’offensiva del Sassuolo e andando vicinissimo al gol del 3-1 con 2 rasoiate di Higuan a cavallo tra il 48° e il 51° minuto, che si spengono al lato di poco.
Gli azzurri cercano di punire il Sassuolo di rimessa e un paio di contropiedi perfetti non vengono finalizzati per pochi centimetri, con Magnanelli e Acerbi che chiudono all’ultimo istante su Insigne e Higuain.
Proprio il duo magico crea i presupposti per il terzo gol, ma una conclusione di Lorenzo, dopo controllo volante e tiro a volo, si spegne sull’esterno della rete e una conclusione a botta sicura di Gonzalo viene intercettata dal piedone di Acerbi.
Il Napoli ci prova e lascia pochi spazi alle ripartenze del Sassuolo, Sarri decide di conferire un pò di peso e prestanza alla difesa e manda in campo Koulibaly per un Chiriches che non ha certo demeritato. Di Francesco sostituisce Politano con Floro Flores per conferire più pericolosità all’attacco.
Insigne calcia di poco alto un tiro a giro in prossimità della sua sostituzione, che avviene con Mertens a 15 dal termine.
Gli ultimi 15 sono di sofferenza, una serie di episodi che ci tengono col fiato sospeso, dall’occasione del pari creata da Sansone e conclusasi con un colpo di testa di Pellegrini sul quale Falcinelli non arriva di un soffio, al rinvio errato di Reina , sul quale lo stesso portiere ci mette una pezza uscendo quasi a centrocampo in scivolata, al quasi gol di Higuain. Nel finale entrano Defrel per Floro Flores (innfortunatosi) e Lopez per Hamsik.
Alla fine , in pieno recupero, è il Pipita a dire la parola fine con il terzo gol, che sugella una grande prestazione, un sinistro sul primo palo con cui fulmina Consigli su assist di un inesauribile Callejon.
3-1 e tutti a cantare di nuovo, il Napoli continua il suo cammino…
#FNS