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Napoli-Roma : uno 0-0 che fa rabbia

Il Napoli non riesce a superare la Roma al S.Paolo, uno 0-0 che lascia un pò di amaro in bocca, non solo perchè arrivato contro i giallorossi, con Garcia che avrebbe meritato di essere travolto dalla squadra azzurra per l’anticalcio praticato ormai da due anni a questa parte, ma per lo svolgimento della gara, giocata bene e per lunghi tratti dominata, in cui la palla proprio non ne ha voluto sapere di entrare nella porta di Szczesny.

Gli azzurri hanno giocato una gara battagliera, con una fase difensiva ai limiti della perfezione (Sarri ci avrà lavorato molto dopo qualche incertezza mostrata a Bologna e negli ultimi 20 minuti della gara contro l’Inter,), ma poco convinta e fortunata  in fase offensiva, con gli attaccanti azzurri non proprio in giornata di grazia : Higuain poco reattivo e ben marcato dai due centrali romanisti (immenso Manolas e Rudiger alla miglior gara stagionale), Insigne sciupone nel primo tempo e poco concreto nella ripresa (non mi è piaciuto per niente, nonostante ci abbia provato), Callejon ancora una volta a secco (lo sappiamo… lavora molto e ieri in particolare dal suo lato si è attaccato poco), Mertens, entrato nei 20 finali, non ha trovato la giocata vincente, pur conferendo dinamicità con i suoi spunti nel finale.

Pur giocando molte palle, visto che il lato sinistro era quello giusto su cui concentrare i nostri attacchi, Hamsik, che poteva essere la chiave di svolta del match, ha sbagliato molto nella prima frazione di gara, risultando impreciso e sfortunato in occasione delle due palle gol avute nella ripresa (abbastanza clamorose).

Insomma una gara giocata da Napoli, in cui non si è riusciti a far gol, unico neo di una prestazione in cui agli azzurri si può rimproverare poco per impegno, dedizione ed energie profuse e che se si fosse sbloccata prima avrebbe potuto segnare  in maniera indelebile il destino dell’allenatore della Roma, sceso al San Paolo con l’unico obiettivo di evitare figuracce, riuscendo a strappare un punto poco meritato, nonostante una buona prova difensiva della squadra, arroccata per quasi tutti i 90 minuti e poco propensa (grazie anche al gran lavoro in pressing degli azzurri) a punire con le ripartenze (quanti lanci lunghi nel nulla, a disfarsi della palla).

Ancora grida vendetta il tap-in di El Kaddouri nei minuti di recupero, con il marocchino (entrato a 3 dalla fine per Insigne), che non è riuscito a centrare la porta dopo deviazione di un sempre bravo Szczesny (ieri neanche lui ne ha sbagliata una, cosa rara) su botta di Mertens, rete che ci avrebbe regalato una vittoria meritata ed anche giusta per come sarebbe arrivata, con guizzo finale nel recupero, con una Roma brutta e rinunciataria beffata e punita all’ultimo istante.

Un applauso a Koulibaly, mostruoso e migliore in campo per dispersione (come lo fu l’anno scorso contro la Roma al S.Paolo), ma anche ad Hysaj (implacabile su Salah…mica uno qualunque), a Ghoulam (stantuffo sulla fascia e autore di buoni cross, oltre che di un’attenta copertura) ed anche ad Albiol, che ha giocato una gara attenta e concreta (fatta eccezione per una palla banalmente e pericolosamente persa sulla propria trequarti, su cui Hysaj ha messo una pezza ed a un lancio sballato) : insomma una difesa perfetta, che ha concesso le briciole all’attacco più prolifico del  campionato, grazie all’apporto di un centrocampo che ha fatto un ottimo filtro e un pressing asfissiante.

Ma tant’è, uno 0-0 che ci consente di riagganciare la Fiorentina al secondo posto, con i viola sconfitti per 3-1 a Torino contro una Juventus che scala giornata dopo giornata pozioni in classifica, portandosi dopo un inizio di stagione claudicante a ridosso del podio, a 2 sole lunghezze da Fiorentina e Napoli (al quale ha recuperato ben 7 punti nelle ultime 6 gare) e a 6 dalla capolista Inter, che ha vinto per 4-0 a Udine nell’anticipo di sabato, risultato rotondo, ma che non ha rispecchiato molto l’andamento della gara (con i friulani che hanno sbagliato l’impossibile in fase di conclusione, regalando molto in fase difensiva).

La Roma, in periodo nerissimo dal punto di vista del gioco, ma anche molto fortunato, vista la qualificazione ottenuta in Champions e il pari immeritato strappato ieri, si mantiene in scia. In caduta libera Lazio e Milan, ormai lontane dal podio e con problemi di gioco difficilmente risolvibili, soprattutto per i rossoneri (veramente inguardabili).

Veniamo ai numeri : il Napoli si mantiene al 3°posto come miglior attacco (dopo Roma e Fiorentina) e al 2° posto come miglior difesa (al pari con la Juventus e dopo l’Inter), il che consolida anche la nostra posizione di classifica, rendendola più che credibile e giusta da questo punto di vista.

Ma veniamo alla gara di ieri :

Sarri schiera il solito 11 titolare, con Gabbiadini unico assente e sulla via del recupero.

Garcia recupera Salah, che scende in campo, e porta Gervinho in panchina (ma ancora non al meglio e fuori dalla contesa).

Inizio molto combattuto, con la Roma che abbozza un pressing alto, ma che indietreggerà ben presto, spazi stretti n mezzo al campo e squadre corte con schema speculare (4-3-3).

Si delineano i duelli in campo : Salah-Hysaj, Dzeko nella morsa Koulibaly-Albiol, Iago Falque-Ghoulam. In mezzo al campo Nainngolan-Allan, De Rossi libero aggiunto davanti alla difesa, Pjanic va infastidire Jorginho in fase di impostazione della manovra, Hamsik gode di maggiore libertà di azione. Sul versante offensivo Insigne-Florenzi, Digne-Callejon e Higuain stretto tra Manolas e Rudiger.

Non molte le occasioni nei primi 15 minuti, con la Roma che si rende pericolosa in un paio di occasioni con Salah e Dzeko che non inquadrano la porta con un tiro da posizione defilata e un colpo di testa su cross troppo morbido di Iago…resteranno gli unici tentativi velleitari di tutta la gara offensiva dei giallorossi, fatta eccezione per il cross di Rudiger nel finale, la cui traiettoria uscirà dal campo ben prima del colpo di testa di De Rossi finito in rete e giustamente annullato.

Gli azzurri tentano qualcosa, ma le verticalizzazioni di Hamsik, Insigne e Jorginho sono un tantino lunghe.

Il Napoli con il passare dei minuti alza il baricentro e schiaccia la Roma nella propria metà campo, gli attacchi partono tutti dal lato sinistro, dove Hamsik ha spazio e Insigne può attaccare dalla parte di Florenzi con l’aiuto di Ghoulam, con Iago che copre poco da quel lato, non avendo buone caratterstiche difensive.

Il Napoli crea, ma sbaglia qualche palla di troppo, con Hamsik (5-6 tra palle perse e passaggi filtranti mal calibrati), con Insigne volitivo, ma che ne azzecca poche, sbagliando ben 3 volte in zona gol, scegliendo il tiro da posizione defilata (2 volte consecutive e in fotocopia dira due “ciofeche” alte e fuori lo specchio, invece di servire i compagni al centro dell’area, poi manca il controllo solo al limite su ottimo assist di Ghoulam) e Higuain poco reattivo che non riesce a leggere una traiettoria che è una, francobollato da Rudiger e Manolas.

Si cerca molto l’azione sull’out sinistro, invece di tentare la percussione centrale, un anche pò per le vie intasate (si cerca di allargare il gioco), ma dove la Roma è pù perforabile. Il Pipita arretra poco, non aprendo spazi per l’inserimento dei compagni. Andrebbe cercato lo scambio rapido centralmente, ma non lo si vede mai.

La Roma difende bene e cerca anche il fallo sistematico per togliere ritmo agli azzurri, che giocano una ventina di minuti di buon calcio, senza trovare la via del gol. Ci si mette anche l’infortunio del guardialinee (sostituito dal quarto uomo per uno stiramento) a spezzare il ritmo, ci proviamo fino al termine senza fortuna, ma cercando poco la conclusione anche dalla distanza.

Ottima la fase difensiva, bene il giro palla, qualche errore di troppo in fase di finalizzazione e di ultimo passaggio, ma la sensazione è che cercando il gol con più convinzione la gara potrebbe sbloccarsi, soprattutto con Hamsik (che poteva essere l’arma vincente).

Il Napoli inizia molto bene nella ripresa e si rende pericoloso, creando la classica occasione ogni 3 minuti (cosa che nella prima frazione non è vista). Quattro i cross pericolosi in area, sempre dal solito out sinistro, dove Hamsik e Insigne iniziano bene.

Sul perfetto cross teso di Ghoulam, sul quale bastava un tocco sottoporta, Insigne non ci crede e resta arretrato, non ci arriva il Pipita sul secondo palo.Poi è bravo Szeczsny  in presa alta su cross di Insigne, che ci prova anche per l’accorrente Callejon, il traversone è preciso, ma un pò debole e il portiere ci arriva in presa bassa di un soffio.Ancora Ghoulam al centro, il forte traversone trova Callejon che di testa manda alto.

Il Napoli guadagna numerosi calci d’angolo, ma Jorginho (una costante) non disegna bene le parabole.

La Roma è alle corde e nell’unica occasione in cui il Pipita arretra per prendere palla nasce l’azione più pericolosa, con l’assist di Higuain e il perfetto inserimento di Marek, che si ritrova solo in area e calcia un diagonale che si spegne di pochissimo sul fondo, sfiorando il palo opposto a quello del portiere.

Il Napoli ci prova fino al termine, la seconda palla capita ancora ad Hamsik che scarica il tiro sul primo palo, bravissimo Szceszny a ribattere e ad opporsi col corpo sulla respinta che capita ancora sul piede di Marek.

L’ingresso di Mertens per Callejon non sortisce gli effetti sperati, nonostante la vivacità di Dries e l’ultima palla gol che nasce da un suo spunto e da un tiro che Sczezsny respinge e sul quale El Kaddouri non resce a ribadire in rete la palla de match, che termina 0-0.

Ora testa al Verona, che ci farà visita il 16 dicembre per gli ottavi di Coppa Italia e soprattutto a Bergamo, dove sarà fondamentale tornare alla vittoria, per proseguire il cammino.

#FNS

 

 

 
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