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C’è del calcio in Danimarca : Il Napoli domina con Mydtjylland (4-1)

Altro giro…altra corsa, il Napoli non si ferma ed inarreststabile come un rullo compressore frulla anche i volenterosi e mai domi danesi del Midtjylland, unica squadra sino ad ora a tenere testa agli azzurri nel girone di Europa League. 4-1 con reti di Callejon, doppietta di Gabbiadinin e sigillo di Higuain.

Anche i danesi finiscono nella ragnatela del super Napoli, disfatti dalle fitte trame degli azzurri e dai colpi magici degli attaccanti partenopei, che ieri hanno dato ulteriore dimostrazione della loro forza e delle enormi potenzialità del reparto in rosa, visto che chiunque viene chiamato in causa, non solo fa il suo dovere, ma delizia il palato degli amanti del calcio.

Il Napoli, non solo gioca e sciorina calcio che è un piacere (a tratti ieri sembravamo il Brasile dell’82), ma incanta con prodezze di singoli e squadra, tanto che anche il più ottimista dei tifosi non riesce a tratti a credere allo spettacolo a cui sta assistendo durante le partite degli azzurri.

Difficile contenere l’entusiasmo, che dovrà essere nostro alleato e mai nostro nemico, mai porgere il fianco a eccessivi voli pindarici, mai farsi prendere la mano, ma gioire e godere per gioco e risultati non può e non deve essere precluso, quindi, almeno nei post partita ci possiamo lasciar andare a commenti entusiastici, perchè l’adrenalina scorre a mille.

Un abbraccio a Mister Sarri e al gruppo, lo meritano, perchè la chimica è sempre presente, e che sia lunga e duratura, non frutto dell’entusiasmo di inizio rapporto, ma se il buongiorno si vede dal mattino, non possiamo che guardare con ottimismo al prosieguo della stagione.

Ma passiamo allo spettacolo della gara.

Sarri, ben consapevole delle insidie della trasferta e dell’ardore agonistico degli avversari, non si lascia prendere la mano e mitiga giustamente il desiderio di far riposare troppi elementi, applicando un turn over modesto e scientifico.

In campo i punti di riferimento e gli uomini più in forma e di cui si fida maggiormente, quindi Reina, Koulibaly, Allan e Callejon vengono schierati, nonostante le fatiche del Campionato.

Turno di riposo per Hysaj, Albiol, Jorginho, Hamsik (anche per il recente doppio impegno) in nazionale, Insigne (da dosare con razionalità il suo recupero, già pieno) e Higuain (diamante da maneggiare con cura). In campo Maggio, Chiriches, Valdifiori, Lopez, El Kaddouri e Gabbiadini. Mertens out per infortunio muscolare.

I danesi, privi di alcune pedine importanti a centrocampo e in attacco (out i centrocampisti Andersson e Olsson e la stellina della squadra Sisto), schierano il poco applicato 4-4-2, con 2 punte di ruolo, Duncan e Pusic.

In una tormenta di pioggia mista a vento, il Napoli nei primi 15 minuti subisce un pò aggressività e dinamicità degli avversari, che corrono come matti e si rendono anche pericolosi in un paio di occasioni, arrivando al tiro per una palla persa sulla trequarti da Valdifiori e a causa di un mancato rinvio di Callejon nella nostra area.

Il Midtjylland cerca di mettere in difficoltà gli azzurri sui calci da fermo, il punto forte dei danesi, che dedicano ampio spazio agli schemi su corner e calci piazzati, ma gli azzurri tengono botta e alla prima occasione propizia puniscono (anzi alla seconda, visto che prima del gol El Kaddouri si vedeva respingere un tiro a botta sicura sulla linea da un difensore danese) : lancio alla Rudy Krol di un Koulibaly, ormai in fiducia totale, e magia di Callejon, che arpiona al vola la palla alta lunga, riuscendo ad indirizzarla in porta con un perfido e beffardo pallonetto, pur trovandosi spalle alla porta e non sul piede giusto.

Un eurogol cercato, voluto e per niente casuale, un gioco di prestigio di quelli da restare a bocca aperta, come a dire ” per chi ancora non se ne fosse accorto, Callejon è tornato magico”.

La magia di “Sasà” Callejon è la chiave che sblocca lo scrigno magico, è il genio che esce dalla lampada e che accende gli azzurri, che hanno l’abilità di saper soffrire, contenere  e , al momento giusto, di colpire e cominciare a macinare un calcio spettacolare e concreto.

Da quel momento inizia un’altra gara, dominata e giocata con sapienza e maestria, con gli azzurri fini palleggiatori e in grado di stupire ancora.

La solita fitta rete di passaggi è il preludio dello splendido gol del raddoppio, scambio Allan-Maggio sul centrodestra, perfetto e inaspettato tocco di prima di Christian che libera il brasiliano sull’esterno, cross teso e preciso che trova pronto Gabbiadini (sino a quel momento un tantino opaco) al centro dell’area (ottimo il movimento ad attaccare lo spazio di Manolo), che in “estirada”si fionda sul pallone e lo scaraventa in rete, con la palla che fa carambola su entrambi i pali e si insacca. Applausi a scena aperta!!!

Il Napoli non si ferma e sulle ali dell’entusiasmo crea palle gol a ripetizione, peccando in fase di tiro e finalizzazione :

- Gabbiadini tira alto dal limite,  da ottima posizione, invece di servire il libero ElKaddouri

- Callejon cerca il colpo di tacco al volo su preciso lancio di Valdifiori a mezzo metro dalla porta, ma non riesce a cambiare di molto la traiettoria della palla che arriva fortunosamente proprio tra le braccia del portiere danese

- poi El Kaddouri comincia il suo show, pescando 2 volte con assist precisi Callejon dalla sinistra, 2 cross perfetti sul secondo palo, sul primo Josè incrocia di testa  a pallonetto e la palla si spegne di poco alta sull’incrocio dei pali, sul secondo il suo tiro a botta sicura da due passi viene miracolsamente respinto dal portiere danese (sulla respinta ci prova Allan da centro area, ma il portiere danese si supera e gli nega il gol)

- altre 2 occasioni arrivano da due ottimi cross di Ghoulam, che sfreccia come un treno a sinistra.

Insomma il Napoli crea gioco, occasioni, dominando gli avversari e facendo correre brividi di felicità sulla schiena dei tifosi, ma anche degli appassionati di calcio, che non credono ai loro occhi quando Gabbiadini (su assist di un immenso Elkaddouri) si inventa il gol del meritatissimo 3-0 con una “seggiata” delle sue dal limite della area, un sinistro forte, ma preciso e calibrato, che si infila nel sette, alla destra dell’incredulo portiere danese. Tripudio e occhi lucidi per tutti !!! E’Show !!!

Mi chiedo cosa sarebbe successo se un pallonetto di prima intenzione di Callejon non si fosse infranto sulla traversa pochi minuti dopo…che spettacolo il Napoli !!!

Sul finire del tempo arrriva il gol della bandiera dei danesi, dopo carambola fortunosa nella nostra area di rigore, una piccola disattenzione, ininfluente e che non ci costerà cara.

Insomma il Napoli incanta e chiude virtualmente la gara nel primo tempo, mostrando un calcio frizzante, organizzato e spettacolare, condito da perle di calcio, difficili da vedere in 30 minuti, veraqmente tante e concentrate in un tempo così limitato.Non possiamo che stropicciarci gli occhi ed essere al settimo cielo.

Nella ripresa gli azzurri affondano poco e si limitano a contenere gli avversari, amministrando abbastanza bene la gara e correndo qualche pericolo sporadico e nel finale di gara, ma un gigantesco  Koulibaly (palla salvata sulla linea) e un sempre presente Reina ci salvano in due occasioni.

Sarri riesce a concedere anche 30 minuti di riposo ad Allan (dentro Hamsik), 20 a Callejon (dentro Higuain) e a far debuttare Strinic, che a 10 dal termine sostituisce un sempre più convincente ed instancabile Ghoulam. Tutto ciò in vista della ostica trasferta di Verona contro il Chievo.

Il Pipita non fa mancare il suo apporto e, dopo essersi reso pericoloso in un paio di occasioni, mette il sigillo ad una grande gara con il gol del 4-1 allo scadere, sull’ennesima magia di ElKaddouri, che gi serve un assist perfetto e geniale.

Una sicurezza Reina, Maggio “riserva d’amore” fa il suo dovere, Ghoulam in forma strepitosa cresce a vista d’occhio in fase difensiva (aldilà di ogni più rosea previsione) e sforna cross al bacio, Koulibaly una roccia si candida come top player (perfetto e determinante), Chiriches elegante, pulito e concreto non sbaglia un colpo, Allan instancabile e determinante in ogni zona del campo e in entrambe le fasi, Valdifiori in crescita evidente, Lopez fa il suo, Callejon il punto cardine su cui gira schema e squadra (oggi anche magico e decisivo), ElKaddouri incontenibile funambolo e tatticamente prezioso, Gabbia torna al gol e a deliziarci con le sue prodezze e ne siamo felici. Higuain lo metti in campo e segna sempre.

Sarri dirige la sua piccola grande orchestra e dovrà ora essere bravo a smussare gli angoli e a tenere alta concentrazione e cattiveria nel gruppo, perchè la fame, almeno per me (e per tutti i tifosi) è “fame arretrata”.

Come dicevo, altra energia positiva in cascina, entusiasmo alle stelle, primo posto consolidato nel girone di Europa League, gioia ed emozioni, ma piedi per terra e testa subito a Verona, dove ci attende il solito ostico Chievo, che di scherzetti ce ne ha fatti sin troppi negli ultimi anni per non sapere che grinta, attenzione e determinazione non potranno mancare contro i gialloblù.

Un pò di numeri, perchè sono dovuti e danno la giusta dimensione di quello che è il Napoli attuale :

- 10 risultati utili consecutivi per gli azzurri, 7 vittorie e 3 pari.

- 24 gol fatti e 3 (ininfluenti) subiti nelle ultime 8 gare

- primo posto nel girone di E.L, frutto di 3 vittorie su 3, con 11 reti segnate e 1 sola subita (ininfluente)

Lo score dei singoli :
Higuain 8 gol e 3 assist

Insigne 6 gol e 3 assist

Mertens 3 gol e 2 assist

Callejon  3 gol e 2 assist

Hamsik 2 gol e 1 assist

Allan 3 gol e 4 assist

Gabbia 3 gol e 2 assist

El Kaddouri 3 assist

Jorginho 1 assist

Ghoulam 1 assist

#ForzaNapoliSempre

 

 
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