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INLER 5 Stimato da Benitez è rimasto in azzurro e c’erano pochi dubbi sulla sua permanenza. Sa fare entrambe le fasi, ma troppe le pause da inizio stagione. Poco spesso convincente, il suo apporto è stato sotto gli standards abituali, anch’essi non trascendentali. Benitez non l’ha impiegato molto, soprattutto negli ultimi tempi, ed in proporzione più in Europa League (5 gare su 6) che in Campionato (10 presenze, di cui 8 solamente da titolare su 16 gare), il tutto con un solo gol e zero assist.Non un inizio di stagione esaltante per lui che è in scadenza a giugno 2016, a 30 anni, e che molto probabilmente verrà ceduto a breve per ricavare almeno 6-7 milioni di attivo da plusvalenza.Può e deve fare molto meglio.

LOPEZ 6,5 Arrivato tra lo scetticismo generale, più che nei suoi confronti, in quello verso il presidente De Laurentiis, che aveva parlato di Scudetto , lasciandoci delusi da un mercato normale, in stile Napoli, Lopez si è dimostrato un acquisto utile alla causa, che ha scalato posizioni con il passar del tempo, ritagliandosi un posto fisso in squadra quasi sempre. Onesto lavoratore del centrocampo, bravo tatticamente, con tecnica sufficiente, conferisce quel peso e quella statura che mancava al Napoli in mezzo al campo e anche nell’area di rigore.Da lui non ci si aspettava il salto di qualità, che ovviamente non ha portato, ma il suo rendimento è stato sempre costante e positivo. Sufficienza piena e qualche gara anche ottima.

JORGINHO 4,5 12 presenze in Campionato, non sempre da titolare, ZERO GOL E ZERO ASSIST. Si è alternato con quasi tutti i compagni di reparto, ma il peggiore è stato quasi sempre lui. Fisicamente ha forse risentito di un rinforzamento muscolare a cui credo sia stato sottoposto, perchè è difficile spiegare diversamente il suo stato di forma imbarazzante, l’arrancare perenne dietro l’avversario di turno, la pochissima copertura offerta e lo scarso apporto offensivo. Molte più ombre che luci in questa prima frazione di stagione, in cui ha perso lo smalto dei giorni migliori. Si nota la macchinosità e la difficoltà di movimento, quella agilità (non velocità, cosa ben diversa) che spesso gli consentiva anche l’inserimento in profondità e tra le maglie della difesa avversaria. Il piede ha risentito certamente della trasformazione fisica che, peraltro, ancora non c’è stata.Insomma un centrocampista giovane e di indubbie qualità tecnico tattiche che dovrà ritrovarsi e mostrarsi all’altezza nella seconda parte di stagione.

GARGANO 7 In molti hanno rilevato che se Gargano è sempre il migliore o quasi, quuesto centrocampo del Napoli non è da urlo, anzi. Lui ha il merito di aver lottato nella contestazione generale, di non aver mai mollato psicologicamente e di aver voluto sempre dimostrare coi fatti l’attaccamento ai tifosi e alla maglia azzurra, per la verità sudata molto più in campo nella lunga militanza nel Napoli, che alla Playstation. Gargano ha giocato con generosità e attenzione tutte le volte che è stato chiamato in causa, rispettando il volere dell’allenatore e i suoi dettami tattici (recuperare la palla e giocarla semplice). Il suo rendimento è anche migliorato sotto la sapiente guida di benitez, che lo ha anche disciplinato dal punto di vista tattico, oltre a mostrare il suo proverbiale e riconosciuto ardore agonistico. Sempre sopra le righe le sue prestazioni e la ciliegina sulla torta in SuperCoppa : partita super e anche rigore decisivo trasformato con gran naturalezza. Un applauso al Mota e tutta la mia stima.

RADOSEVIC s.v. sono circa 2 anni che non gioca, ne ha 20 e deve cominciare di nuovo a calcare i campi da gioco, altrimenti lo si perde definitivamente.