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LE PAGELLE di NAPOLI – CAGLIARI

RAFAEL 5 Ordinaria amministrazione nel primo tempo, sino al gol di Ibarbo, sul quale non ha colpe (sbagliano grossolanamente Maggio e Koulibaly). Nella ripresa non osa la difficile uscita sul traversone di Cossu in area, ma anche qui non ha colpe, perchè la palla non era la sua, visto che vi erano 3 azzurri in marcatura sul secondo palo sui 3 cagliaritani (Ghoulam è il maggior colpevole, perchè era lui a marcare Rossettini prima del cross e se lo perde). Sul colpo di testa di Rossettini decide, stavolta colpevolmente, di restare tra i pali, credendo e forse sperando che la palla finisca fuori sul lato opposto, dove invece c’è Farias pronto a raccoglierla e a metterla in rete, con Maggio e Gargano in netto ritardo ed Henrique che ci mette una vita a tornare a centro area (era in barriera al momento del cross al limite dell’area). Salva il risultato con una magistrale parata su Farias (perso di nuovo da Maggio e con la difesa in linea che non sale). Sul terzo gol decide di dare la palla a Koulibaly, che era pressato, invece di rinviarla lunga, poi Koulibaly la perderà, lasciandola ad Ibarbo per l’assist del 3-3. Insomma tornano alcune incertezze m anifestate ad inizio stagione e come il Napoli non ha perso i vecchi vizi, anche lui dimostra di non aver acquisito definitiva sicurezza.

MAGGIO 4 Sino al gol di Ibarbo non ha problemi, ma nell’occasione del primo gol del Cagliari si distrae e si perde Balzano che poi mette la centro per Ibarbo. Grave la distrazione, in quanto non vi era alcun motivo di mollare l’avversario, con la linea difensiva che non saliva per il fuorigioco. nella circostanza si fa male (taglio tra tibia e ginocchio), ma tiene duro e resta in campo, per fortuna da un lato (cross vincente per il gol del 3-2 di De Guzman) per jella (nostra) dall’altro, si perde Farias puntualmente in entrambi i gol del Cagliari e non solo, per tutta la ripresa, risultando uno degli anelli deboli della difesa e uno dei principali colpevoli della disfatta. Se da una lato sta migliorando nell’assist, con cross mai visti prima d’ora da 4-5 gare a questa parte (evidentemente sta svolgendo allenamenti specifici), quella col Cagliari è stata una delle sue partite difensive peggiori di sempre.

HENRIQUE 4,5 Benitez lo schiera al centro della difesa al posto di Albiol. Non è una scelta tecnica, ma di turn over, visto che lo spagnolo e’ stato impegnato con la nazionale iberica e che il Napoli disputerà da qui a fine anno partite ogni 3 giorni, sino alla SuperCoppa in Qatar il 22 dicembre. Il brasiliano dimostra ancora una volta che il ruolo di centrale difensivo, il suo naturale tra l’altro, è quello che gli si addice di meno, non avendo mai giocato partite di livello in quel ruolo da quando è approdato in maglia azzurra, sebbene siano state veramente poche. Contro il Cagliari non è mai stato in grado di mettere ordine nella linea difensiva, non avendo il carisma e l’esperienza di Albiol per comandarla. La linea difensiva si è fatta trovare sempre impreparata e mai in linea sulle palle in verticale e pur non essendo in principale responsabile sui gol presi (non ha commesso errori individuali determinanti) ha contribuito alla disfatta, risultando quasi sempre assente e fuori posizione.

KOULIBALY 4 Il migliore della difesa azzurra sempre da inizio stagione, addirittura monumentale contro la Roma, il peggiore contro il Cagliari, incappa in una giornata nerissima, mostrando in una sola gara il peggio del suo repertorio e tutta la svagatezza dei 20 anni. Il suo modo di interpretare le gare è molto istintivo e spesso efficace, ma talvolta poco razionale per la mancanza di esperienza, che a 23 anni non puoi possedere, risultando il depositario del giusto. Già ad inizio gara ha sofferto il pressing del Cagliari e la mancanza di un uomo d’ordine davanti a lui, grazie anche alle attenzioni di Cossu in ripiegamento su Inler (tra l’altro lento di testa e di piede e in difficoltà maggiore se aggredito), dovendo sobbarcarsi il ruolo di regista arretrato e ricorrendo al lancio in troppe occasioni, difettando di precisione. Su tutti i gol avversari c’è il suo zampino e gli errori gravi sono 3 su 3 : 1) non stringe la marcatura di Ibarbo sul primo gol, lasciandolo libero in area e abboccando alla finta del colombiano, sbagliando il tempo dell’intervento e consentendogli la facile battuta a rete; 2) non arriva sul secondo palo di testa, lasciando colpire di testa Rossettini sul secondo gol, che fornisce l’assist vincente a Farias (lui è il più alto dei 3 difensori appostati in marcatura, anche se Ghoulam si perde l’avversario diretto e lascia saltare Koulibaly) 3) perde in maniera scellerata la palla del gol del 3 a zero, sbagliando il rilancio e consegnandola ad Ibarbo che effettua l’assist vincente per Farias. Forse i troppi elogi gli hanno conferito una sicurezza deleteria e la confidenza che si è preso è stata la sua arma perdente.

GHOULAM 5,5 Da una sua rimessa laterale (come se l’avesse battuta con i piedi tanto è lunga) scaturisce il gol di Higuain, poi un buon presidio della fascia e ottime chiusure e diagonali difensive. Ad inizio ripresa si perde Rossettini sul gol del Cagliari (lo marcava lui), ma aldilà di questo errore non ne commette altri e risulta il meno peggio della linea di difesa.

CALLEJON 4,5 Arrivata la convocazione in nazionale torna in maglia azzurra e disputa la peggiore prestazione dell’anno, anonimo e sottotono, mai in partita dall’inizio alla fine, andava sostituito, perché la sua era un’evidente giornata no.

INLER 5 Il gol dalla lunga distanza è di pregevole fattura, tra l’altro una rarità ultimamente, vista la sua scarsa mira, ma aldilà del gol non gioca una buona gara, lento nell’impostazione dell’azione, offre pochissimo in fase di interdizione, facendosi saltare puntualmente e con facilità estrema dai centrocampisti del Cagliari, tant’è che a metà primo tempo Rafa lo sostituisce con Lopez, ma la mossa tattica non sortisce gli effetti sperati a causa del pallone perso da Koulibaly che consente al Cagliari di siglare il 3-3 definitivo.

GARGANO 6 Il migliore nel primo tempo, umile in impostazione e soprattutto bravo nel recuperare palloni come al solito (nella statistica della prima frazione sugli 8 palloni recuperati dagli azzurri 7 portano la sua firma). Non demerita anche nella seconda frazione di gioco e il suo apporto lo dà sempre.

DE GUZMAN 6+ E’ stato molto chiacchierato nella settimana che ha preceduto il match, per le sua attitudine o meno a diventare il vice di Insigne (e Mertens) sull’ala sinistra. Rafa sceglie lui, anche se non lo utilizza esclusivamente sulla fascia sinistra, ma lo alterna con Hamsik (e con Callejon) in quel ruolo. Si fa trovare pronto e, nonostante non offra molta copertura difensiva, si disimpegna bene e risulta abile negli inserimenti senza palla, quelli che una volta erano il pane di Hamsik, sfiorando il gol del 2-0 e siglando con un perfetto colpo di testa in controtempo il gol del 3-2.

HAMSIK 4,5 Partita anonima in cui non riesce ad essere determinante, anzi sbaglia qualcosina di troppo negli appoggi e nei passaggi. Mai un guizzo degno delle sue potenzialità, poco deciso e combattivo, fallisce anche il gol nella ripresa, lanciato verso la porta. Altra giornata grigia e una stagione in cui i bassi sono molto più frequenti degli alti sinora.

HIGUAIN 5+ Comincia alla grande, sfruttando l’ingenuità dei difensori del Cagliari e mettendo a segno la settima perla stagionale, poi un primo tempo sufficiente in cui potrebbe punire gli avversari in un altro paio di occasioni, ma sbaglia la scelta, rinunciando al tiro da buona posizione. Nella ripresa non c’è traccia del Pipita, che cala di rendimento progressivamente col passare del tempo, sino a sparire dal proscenio.

LOPEZ 6 Entra nella ripresa al posto di Inler per conferire sostanza al centrocampo, ma il Cagliari segna il 3-3 e lui va vicino al gol del 4-3 con un tiro dalla distanza.

BRITOS s.v. Entra nel finale, perchè a quel punto la gara si poteva anche perdere

 
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