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Serve un difensore centrale, Kuoulibaly non basta

Un reparto cruciale quello difensivo, croce di Benitez per gran parte della stagione,anche per via del suo modo di intendere il calcio a partire da Napoli, veramente un modulo offensivo e spregiudicato, con elementi dell’attacco che hanno fatto fatica a comprendere la fase difensiva, lasciando il reparto arretrato spesso scoperto e inerme.

Le difficoltà di Cannavaro (costretto ad abbandonare a gennaio), la lentezza di Britos sono state colmate per lunghi tratti da uno stakanovista Albiol, arrivato stremato a fine torneo dopo essersi sobbarcato fatiche indicibili per tutta la stagione, macinando chilometri partita dopo partita, sempre da titolare inamovibile e da un redivivo Fernandez, che ha dimostrato, sotto la guida di Benitez, di essere all’altezza del compito svolto egregiamente da lungo tempo nella nazionale argentina e di trovarsi a menadito nella difesa a 4, dopo essere stato aspramente criticato nello schema a 3 mazzarriano, rimediando anche molte brutte figure, con dubbi notevoli sul suo valore da parte di tutti (me compreso).

Henrique, acquistato sulla carta per sostituire Cannavaro, ha reso meglio da terzino destro e da centrocampista, pur essendo stato impiegato da centrale di difesa, vero e proprio Jolly, ha colmato momentaneamente un reparto, che allo stato risulta quello da rinforzare maggiormente (insieme al centrocampo).

Il Napoli si è mosso in anticipo da questo punto di vista ed è arrivato prima di tutti su Koulibaly, cercato da molti club prestigiosi, tra i quali il Barcellona.

Benitez lo seguiva da almeno 3 anni, ritenendolo elemento valido e grande promessa in prospettiva, difensore centrale, pezzo pregiato, difficile da trovare sul mercato in un momento di storica penuria di elementi di spicco nel ruolo.

22 anni, alto 1 metro e 95, un vero gigante il difensore franco-senegalese del Genk era nel mirino di alcune grandi d’Europa, tra le quali il Barcellona, che ha tentato di inserirsi nella trattativa quando ormai l’acquisto degli azzurri era già concluso.

Una forza della natura, dotato di buona tecnica e, a dispetto del suo fisico possente, anche di una discreta agilità e velocità, nonchè duttilità tecnico tattica (buono anche come terzino destro bloccato o come centrocampista davanti alla difesa all’occorrenza), ha già superato le visite mediche ed è stato a colloquio con Benitez, che gli ha già assegnato i compiti per le vacanze, spiegandogli i movimenti della difesa azzurra : imparare l’italiano e studiare le gare degli azzurri in dvd.

Un pò di confusione hanno creato le cifre dell’affare : si è parlato di 4-5 milioni, poi di 8 e, infine, di 6,5 per il cartellino e anche di cifre elevate, ma errate per l’ingaggio (tra gli 1,2 e gli 1,5 milioni).

In realtà non è costato più di 6 milioni (più bonus) e l’ingaggio è di 800mila euro a salire nel corso degli anni, in piena sintonia con i parametri della società.

Dunque un altro elemento in difesa, duttile e utile a svolgere più ruoli, come Benitez preferisce, avendo già espresso in maniera inequivocabile di gradire giocatori di questo tipo, che possano coprire più ruoli nel suo modulo.

Benitez ha dichiarato che con Koulibaly il mercato azzurro per la difesa è terminato, ma le sue parole vanno interpretate e si riferiscono all’attualità, non certo a quando sarà ceduto Britos, a meno che il tecnico spagnolo non intenda puntare forte sul giovane proveniente dal Genk. Ma ci credo poco..

Non sarà certo l’unico acquisto per il reparto, che va rinforzato almeno con un altro giocatore di esperienza e, se del caso, di spessore superiore alla media.

Molti sono i nomi circolati :

Su tutti il belga Vermaelen, prima scelta (Benitez in tempi non sospetti ha dichiarato che un suo calciatore gli avrebbe riferito – Mertens n.d.r.- che un suo compagno di nazionale avrebbe espresso il desiderio di trasferirsi a Napoli), per il quale sembra che anche Wenger abbia dato il nullaosta. Resta da valutare l’ingaggio più che il costo del cartellino, che per ora si aggira sui troppo onerosi 4 milioni di euro. Britos dovrebbe essere il sacrificato. Resteranno ovviamente Albiol, il ritrovato Fernandez ed Henrique (vero jolly per difesa e centrocampo), tutti confermatiSi era parlato anche di Arbeloa (di cui ho ampiamente detto nell’articolo sui difensori di fascia), ma sembra un’ipotesi legata all’acquisto di Janmaat, un piano B nel caso in cui non si riuscisse a chiudere per l’esterno olandese.

Cannavaro, in prestito al Sassuolo, ma con riscatto legato alla permanenza in A, resterà in neroverde dopo il miracolo ottenuto da Di Francesco.

Il Napoli ha vari prestiti in B e in C per il ruolo : dal Izzo (valido e granitico centrale difensivo, che ha disputato un’annata super ad Avellino, ma non ancora pronto per gli azzurri), aCeliento (giovanissimo in prestito al Viareggio, per lui una stagione in chiaroscuro, ancora acerbo e da verificare), oltre ai Primavera Lasicki, Guardiglio & C. (pronti a traferisrsi in prestito in Lega Pro).

Altri nomi circolati : Fazio del Siviglia (mancino, tecnicamente valido, ha una clausola di 10 milioni), Mathieu (accostato al Napoli, come possibile pedina nell’affare Vargas, che poi gli spagnoli non hanno voluto riscattare) Rojo dello sporting Lisbona (monitorato da oltre un anno e seguito molto da vicino dal Barcellona), Vertonghen del Tottenham (lento e macchinoso, poco adatto al campionato italiano, nonostante le voci insistenti su di lui) Hertaux dell’Udinese (ipotesi da non scartare, sebbene non rappresenti allo stato una priorità, nè una trattativa),Musacchio del Villareal (tra gli svincolati e solo per questo accostato al Napoli, come ad altre 10 squadre, tra le quali la Fiorentina), Ranocchia dell’Inter (visto al Vomero mesi orsono…forse per una frittura mista all’italiana), Williams dello Swansea (gigante buono in patria, meno da noi, anche lui in scadenza e solo per questo motivo accostato agli azzurri), Garay (mancino del Benfica, buono e costoso, sembra che il Bayern l’abbia soffiato allo Zenit sul filo di lana), il sempre nominato Paletta (che resterà a fare coppia con secchiello), oltre agli “evergreen” Agger e Skrtel (con il primo ancora in voga, mentre il secondo ormai in naftalina).

Ma vediamo quali sono gli elementi su cui contare (o meno) :

ALBIOL 28 anni,il pilastro della difesa azzurra, esperienza e senso di posizione con cui sopperisce alla sua lentezza, bravo a leggere i movimenti degli attaccanti avversari e tecnicamente non eccelso, ma quanto basta per un difensore. Acquistato per 10 milioni più bonus (si arriverà a 12), ingaggio di 2,1 milioni e contratto sino a giugno 2017. Sarà un elemento cardine anche per la prossima stagione. Confermato.

FERNANDEZ 25 anni, , contratto sino al 2016 e appena 400mila euro di ingaggio, la sua permanenza in azzurro non era per niente scontata.Titolare nella nazionale argentina (il nuovo Ayala per molti), tornato dal prestito al Getafe a gennaio per giocare con maggiore continuità, visto che dopo un anno di tanta panchina aveva perso stimoli e la bussola, e molta sicurezza nei suoi mezzi. Non si è adattato bene nella difesa a tre di Mazzarri, tant’è che ha rimediato brutte figure (da dilettante) in Europa League e nelle rare occasioni in cui è stato utilizzato è stato un vero e proprio disastro. In Spagna si è riscattato e fatto apprezzare : 14 partite da titolare e da protagonista (per lui anche un gol e un assist). Con Rafa ha riacquistato fiducia nei suoi mezzi e ha disputato una stagione veramente positiva, risultando uno dei migliori in assoluto..e chi se lo aspettava. Confermato.

HENRIQUE Mi facevano sorridere quelli che non lo conoscevano, ma che sapevano che giocava nella B brasiliana, come se il Palmeiras fosse una squadra di B e non un caso come il Napoli o la Juve in serie cadetta. 27 anni, pagato circa 5 milioni (meno di 5) ed ingaggio di circa 1 milione. ha dimostrato di essere giocatore vero, duttile e fondamentale per il gruppo, uno che si sa adattare ad ogni ruolo e posizione in campo, a destra, centrale difensivo e di centrocampo. Vero e proprio Jolly. Ha meritato l’inattesa convocazione ai mondiali per il Brasile padrone di casa.Confermato.

Bruno UVINI, 22 anni acquistato dal San Paolo  per 3 milioni di euro, ha giocato 2  sole gare con la maglia azzurra (l’inutile partita conclusiva del girone di europa league contro il Psv al San Paolo e in casa contro il Catania quest’anno) e spesso con la primavera. Non avendo spazio è stato ceduto in prestito al Siena a gennaio dell’anno scorso, ma nella società toscana è stato peggio di andar di notte, zero minuti giocati nel girone di ritorno. Messosi in evidenza nel mondiale under 20, tanto da meritarsi le attenzioni di numerosi club europei.  il suo ingaggio non  certo faraonico, 300mila euro, ha consentito agli azzurri di cederlo in prestito al santos, dove sta disputando il brasilerao.

BRITOS 27 anni, contratto sino al 2015 e 900mila euro di stipendio annuo. All’inizio Benitez gli ha dato fiducia e lo ha fatto giocare spesso, ma il suo rendimento e le sue prestazioni, ma soprattutto quelle di fernandez, lo hanno costretto a fare molta panchina. Poco attento a volte, le sue dormite hanno pesato sull’assetto difensivo. Benitez non lo considera totalmente affidabile ed anche il contratto in scadenza fa propendere per una sua cessione, per non perderlo a parametro zero e monetizzare. Ricordiamo che il Napoli spese circa 9 milioni per prenderlo dal Bologna e che Mazzarri lo considerava un “signor giocatore” (perchè non se lo prende allora?). In molti lo cercano, il Parma su tutti, ma anche il Torino, perfino in Turchia ha molto mercato a rumors sono arrivati anche dal Rubin Kazan. Speriamo di ricavarci almeno 5-6 milioni, anche se De Laurentiis pare che l’abbia sparata grossa e l’abbia valutato ben 9. Verrà ceduto.

GAMBERINI arrivato dalla Fiorentina per poco più di 1 milione di euro, ha dimostrato di essere un elemento prezioso per la squadra. Aveva già giocato nella difesa a 4 e conosceva i movimenti, ma non è bastato alla conferma in azzurro. E’ andato in prestito gratuito al GenoaIl suo stipendio di 1 milione di euro, rispetto al suo utilizzo ne ha consigliato la cessione, oltre al fatto che era uno di quelli ad avere più pretendenti. Insomma un bel risparmio, ma ora si dovrà decidere il suo futuro. Di certo non resterà a Napoli.

FIDELEFF: il 24enne biondo difensore mancino, dopo aver giocato un anno in maglia azzurra, con sole 4 presenze, tutt’altro che positive, a giugno era stato preso in prestito dal Parma, dove ha trovato ancora meno spazio che a Napoli, non disputando nemmeno un minuto in campionato con i ducali, tant’è che a gennaio ha cambiato casacca, andando in prestito semestrale in Israele al Maccabi Telaviv, dove ha giocato 7 gare ed è stato sostituito ben 3 volte. E’ stato ceduto in prestito al Tigre, che se ne è accollato lo stipendio. Anche per lui si dovrà trovare una squadra.

Armando IZZO, 22 anni, giovane difensore della Primavera azzurra , in comproprietà con l’Avellino, dove ha giocato due stagioni, collezionando 22 presenze con i lupi irpini in Lega Pro, è stato uno dei protagonisti della promozione in B e uno dei migliori difensori della serie cadetta quest’anno. Difensore arcigno e fisicamente prestante, il Napoli e l’Avellino dovranno trovare una soluzione per la comproprietà,  anche se la sua crescita esponenziale potrebbe indirizzarlo verso più prestigiosi lidi, ma non certo a Napoli da subito. Il Napoli è pronto a rilevare la metà dell’Avellino, dove non resterà, e a cederlo in prestito addirittura in serie A. Chievo e Genoa sono interessate, ma non sono le sole.

CELIENTO (20 anni ad agosto), stopper della primavera azzurra è andato in prestito al Viareggio, dove ha disputato un annata in chiaroscuro con gli azzurri Guerra e De Vena.

 
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