Nel girone di ferro con le temute Uruguay e Inghilterra e la cenerentola Costarica (solo sulla carta, poi la sorpresa è sempre dietro l’angolo), in molti pronosticavano che non saremmo riusciti a passare nemmeno il girone iniziale, ma sappiamo che l’Italia, quando non è favorita ed è data per spacciata, ha sempre riservato sorprese e compiuto a volte anche imprese titaniche (come nell’82, quando facemmo fuori Argentina, Brasile e Germania e nel 2006, trionfatori contro i padroni di casa della Germania e l’allora bestia nera in finale, la Francia).
Tra polemiche per alcune esclusioni (nemmeno tanto eccellenti) e i soliti deleteri infortuni pre mondiale (gli ultimi De Sciglio e Buffon), Prandelli decide di schierare un 4-5-1 prudente contro un Inghilterra super offensiva, un 4-2-3-1 di Rafaellita ispirazione, con i quattro davanti che sono vere e proprie punte, Sterling, golden boy del Liverpool (preferito all’altro enfant prodige, Lallana, almeno dall’inizio), Rooney, Wellbeck e Sturridge, che martorizzeranno la nostra titubante linea difensiva, tutt’altro che impeccabile e imperforabile, in barba alla tradizione italiana.
Alla velocità degli attaccanti inglesi rispondiamo con centrocampo folto e un’unica punta pesante, Balotelli, sempre decisivo o quasi quando indossa la maglia della nazionale (come nell’ottimo Europeo), con De Rossi difensore aggiunto, pronto a chiudere i varchi per gli attacchi centrali inglesi, Pirlo in cabina di regia, Verratti deputato ad alzare il pressing e a limitare Gerrard nell’impostazione del gioco, Marchisio e Candreva a tamponare sui terzini inglesi, e ad impegnarli limitandone le sovrapposizioni e le scorribande offensive, pronti anche ad attaccarli e rendersi pericolosi.
La nostra linea difensiva, nonostante la spettacolare e forse inaspettata prestazione di Darmian e l’impegno di un Barzagli non al top della condizione, mostra lacune imbarazzanti e la completa inaffidabilità di Paletta a giocare a certi livelli, veramente imbarazzante per quasi tutta la gara. Anche Chiellini, impiegato da esterno basso a sinistra, offre una prestazione al limite dello scandaloso, sia in fase difensiva che palla al piede, fase in cui mostra tutte le sue pecche di natura tecnica…un asino in mezzo ai suoni.
L’Inghilterra inizia alla grande e si rende pericolosa in almeno 4 occasioni, tutte create d palle perse dai nostri difensori, con Paletta e Chiellini che non riescono a gestire una palla che è una. La velocità degli abili e sguscianti attaccanti di Hodgson ci mette in crisi e riusciamo a controbattere solo con azioni sulla destra, dove Candreva e un ottimo Darmian, che affonda in continuazione, creando la superiorità numerica (mai seguito dall’attaccante esterno inglese di turno) arrivano più volte sul fondo, ma i loro cross non arrivano a destinazione.
la prima mezz’ora è inglese (siamo fortunati e ci va bene in tante occasioni), nonostante un discreto palleggio degli azzurri in mezzo al campo, Balotelli è servito poco e male e tenta il tiro da fuori, ma la palla finisce alta.
Dopo aver sofferto l’Italia passa in vantaggio con un chirurgico tiro dalla distanza di Marchisio, un rasoterra che si insacca nell’angolino basso della porta difesa da Hart, dopo essere passato sotto una selva di gambe, che non consentono al portiere inglese di vedere in tempo la traiettoria della palla. Il tiro vincente arriva su uno schema, con palla al limite e finta magistrale di Pirlo per l’accorrente Marchisio in posizione centrale-
Nemmeno 2 minuti e l’Inghilterra pareggia con Sturridge, che appoggia in rete un cross dalla sinistra, con la difesa azzurra mal posizionata, dopo un’azione sulla destra di Darmian, la cui posizione non viene adeguatamente protetta dai difensori centrali, con Barzagli che si allarga e chiude in ritardo sulla destra e Paletta che si fa sorprendere al centro, lasciando solo e indisturbato l’attaccante centrale, con Chiellini colpevolmente assente.
Insomma la gioia dura poco, anche se è l’Italia a rendersi pericolosa sul finire del tempo, con una giocata geniale di Balotelli, che tenta il pallonetto da posizione defilata, dopo aver superato il portiere, con Jagjielka che compie il miracolo, deviando la palla di testa sulla linea di porta e con candreva che coglie un clamoroso palo.
Nella ripresa, pronti via e Candreva si invena un cross al bacio per Balotelli, che anticipa Cahill e insacca sul secondo palo di testa. Grande Mario, che zittisce gli inglesi.
L’Italia regge sino al termine, grazie a Sirigu, autore di almeno 3 -4 parate decisive e di uscite alte tempestive e alla imprecisione degli inglesi sottoporta (entrano anche Barkley e Lallana, molti vivaci), ma non disdegna le ripartenze, con un Darmian inarrestabile sulla fascia destra, un Candreva sempre più fondamentale e in ottima giornata-
Essenziale l’abilità dei nostri centrocampisti, Pirlo su tutti di una spanna, nel gestire la palla e nel nasconderla agli inglesi. Bravo anche Verratti, con De Rossi preziosissimo e Marchisio tatticamente impeccabile, oltre al gol segnato.
Insomma chi ben comincia è a metà dell’opera e ora battendo la valida, ma non irresistibile Costarica, potremmo ribaltare ogni pronostico ed essere matematicamente qualificati primi, se l’Uruguay non batterà l’Inghilterra, alla sola seconda gara.
Speriamo che l’Italia non si complichi la vita, confermando la regola che ci vuole irresistibili con le grandi e scellerati con le piccole.