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Il Campionato degli azzurri ormai ha poco da dire, ci stiamo abituando man mano che passano i giorni ad essere terzi e ad affrontare mesi roventi, tra mercato e preliminare di Champions, con il ritiro che inizierà in pieno mondiale o giù di lì.

Per i napoletani non sarà un’annata facile, ci attende una vera e propria “via crucis”, che speriamo ci tenga in corsa sino a maggio inoltrato (parliamo del 2015), in pratica 11 mesi di passione, sperando che il gruppo sia unito e regga sino al termine.

Il nodo cruciale, in vista delle fatiche che ci attendono (Ercole sarebbe un pivellino rispetto a quanto dovranno sopportare gli azzurri), sarà la rosa ampia e granitica, quella che il Napoli nell’era De laurentiis non ha mai avuto, quella richiesta da Mazzarri e voluta da Benitez, ma mai materializzatasi ai nostri occhi e che sino ad oggi non ci ha consentito di vivere momenti di gloria, eccezion fatta per qualche godimento diffuso e in ordine sparso.

Fair Play finanziario e crescita graduale non ci hanno mai consentito di avere 22 giocatori dello stesso livello, o quasi.

Sembra un cane che si morde la coda, più diventano forti i titolari, più è difficile garantire dei sostituti all’altezza, almeno senza pensare di alzare l’asticella del tetto ingaggi.

Il fatturato cresce e proporzionalemente anche il tetto ingaggi, questo è un dato di fatto, confermato e consacrato nei numeri, che danno ragione al Presidente e condannano chi lo critica (anche aspramente) da sempre : non si può pensare di vincere facilmente a Napoli, anche se sperare non è reato, ma soprattutto non è comprensibile chiedere al Patròn di azionare la bacchetta magica per farci ritrovare con il tricolore in mano o con la Champions (o Europa league che sia) alzata dal nostro capitano (un Marek è per sempre) o credere che spendere barche di danari ci dia questa certezza (oddio…qualche speranza in più si).

Quando il tifoso poco accorto, al grido di “cacc e’sord”, si rivolge al presidente, dimentica che con le regole del Fair Play finanziario non sono ammessi voli pindarici o follie di sorta. I proventi delle società, e solo quelli, possono essere utilizzati e spesi… e questo a De Laurentiis non potrà essere contestato, perchè ha sempre speso quel che consentiva il bilancio, ossia quello che ha incassato il Napoli.

Le normative non consentono ricapitalizzazioni da parte delle proprietà, il fatturato è quello che incassi e al di là di quello non puoi spendere, a meno che in quel fatturato non ci rientri lo stadio San Paolo o la “Fly Emirates”, che lo renderebbero molto più cospicuo.

Ricordo che per la prima volta quest’anno (avevamo in bilancio i soldi di Lavezzi e quelli della scorsa Champions) il tetto ingaggi si è quasi raddoppiato, arrivando a raggiungere gli 80 milioni circa, rispetto ai 55 della stagione precedente.

Questa asticella potrà essere alzata, ma non di molto, visto che abbiamo i soldi di Cavani e il residuo di circa 35 milioni (riserve), oltre a quelli della qualificazione in Champions..insomma un gruzzoletto di circa 100 milioni e più da investire in acquisti ed ingaggi…mica roba da ridere…con il fatturato azzurro che in progressiva crescita si aggirerà intorno ai 200 milioni, se non oltre.

Fondamentale, a questo punto, sarà il mercato a venire, attraverso il quale ampliare qualitativamente la rosa.

Dovrà essere un mercato lampo per gli azzurri nella prima fase, con quattro acquisti entro e non oltre la prima decade di luglio, per consentire ai calciatori di ambientarsi e iniziare la preparazione. Difficile che questi acquisti partecipino al mondiale brasiliano, perchè Benitez li vorrà subito a disposizione per giocarsi l’ingresso in Champions, in attesa dei reduci dal mondiale, che non si aggregheranno al gruppo prima di fine luglio, inizio agosto.

Bigon e Benitez sono già molto attivi e anche se niente è scontato (le firme non si mettono prima del 1° luglio), è già virtualmente conclusa l’operazione che porterà il roccioso e mastodontico difensore franco-senegalese del Genk, Koulibaly (22 anni, 1,95, una forza della natura, dotato di buona tecnica e, a dispetto del suo fisico possente, anche di una discreta agilità e velocità).

Un acquisto prospettico, che potrà essere già una sorpresa per il presente, accostato a Kompany per struttura e tipologia di calciatore, Benitez lo seguiva da tempo, stimandolo ed apprezzandolo da sempre… e questa mi sembra già un’ottima garanzia.

Altro obiettivo di sempre, sfumato a sorpresa a gennaio, potrebbe, e sottolineo potrebbe, essere l’acquisto (il primo) per il centrocampo, Maxime Gonalons, fisico e geometria, ordine e interdizione, mediano tattico davanti alla difesa, quantità e discreta qualità. Benitez lo considera adatto al suo modulo e potrà essere una pedina importante per lo scacchiere azzurro. E’ possibile che dopo la rottura di gennaio le parti si siano date appuntamento a giugno.

Si parla anche di cifre, 14 milioni (1,8 di ingaggio) per Gonalons, 3-4 milioni per il cartellino di Koulibaly.

Dedicherò uno speciale al mercato azzurro, nonostante non siamo ancora a Pasqua, ma ormai le voci circolano e il Napoli, come detto, dovrà pianificare nell’immediato almeno 4 operazioni in entrata e attendere il preliminare di Champions per conoscere il proprio destino, piazzando il colpaccio a fine agosto, necessario in caso di sperata (ma non scontata) qualificazione.

Allora Rafè, il mio augurio più grande per il tuo 54° compleanno, con la speranza di gioire insieme per tanti successi in azzurro, con la promessa che ti difenderò sempre e comunque da qualsiasi attacco di soloni e disamorati tifosi (con poca onestà intellettuale e poca competenza) anche in caso di disastri e sconfitte (non credute..e aborrate) a partire dalla finale di Coppa Italia, che in caso di insuccesso costringerà noi Rafaelliti convinti ad ergerti intorno uno scudo antiatomico di proporzioni indicibili.