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Il Napoli perde a Parma (0-1) e…fine dei giochi in Campionato

Il miracolo 2° posto era poco più di una chimèra per gli azzurri, obiettivo fondamentale per mille motivi (ampiamente discussi nei miei articoli precedenti), che si dissolve anche nelle ultime gocce, evaporate nella abulica trasferta di Parma.

Il Napoli esce sconfittto, senza metterci la dovuta convinzione e l’animus pugnandi di chi vuole raggiungere traguardi prestigiosi, mostrando di non essere più in grado di inseguire l’oasi felice, quella seconda posizione, porto sicuro per l’approdo ai gironi di Champions, senza passare dalla gogna del preliminare e del ritiro anticipato, che tanti scompensi potrà portare, dal mercato al rischio di “esplodere” prima del tempo nel finale della stagione a venire.

Aver visto la Roma vincere nel pomeriggio in casa del Cagliari non avrà certo influito positivamente sul morale della squadra, riportando alla mente la dura realtà della matematica, 12 punti di vantaggio, che in caso di vittoria sarebbero stati sempre 9 in più per i giallorossi…stessa situazione tra noi i la Fiorentina…che migliora il gap con azzurri…proprio con gli stessi numeri…12 erano i punti di vantaggio e ora 9, dopo la vittoria dei viola con l’Udinese e la nostra sconfitta.

Insomma la Roma doppia il vantaggio sugli azzurri in 4 giorni, da 6 a 12 punti, dopo le vittorie giallorosse con Parma e Cagliari, chiudendo almeno virtualmente i giochi e il Campionato del Napoli, al quale non resta che blindare il 3° posto e attendere la finale di Coppa Italia, proprio contro la Fiorentina, il 3 maggio.

Si potrebbero anche tirare le somme in Campionato, ma scaramanzia e statistica ce lo impediscono, anche perchè mancano 6 partite al termine, ossia 18 punti, ed al Napoli ne servono 9 per la matematica certezza di chiudere in terza posizione.

Gli azzurri schierati da Benitez a Parma sono gli stessi 11 uomini in campo che hanno battuto (da provinciali) la Juventus, che Rafa ripropone a mò di ringraziamento, sacrificando ancora una volta in panchina Mertens (colui che allo stato può definirsi “mezzo Napoli”), proprio per omaggiare chi ci ha tolto la soddisfazione di battere l’odiata rivale di sempre…ma lo spirito con cui hanno affrontato l’avversario non è stato altrettanto grintoso e determinato…anzi.

Il Napoli ha mostrato in tutta la sua accezione il suo “bipolarismo” annuale, grande con le grandi, piccolo con le piccole, o quantomeno ridimensionato quando la posta in palio e/o l’avversario non necessitano (solo sulla carta) di mantenere alti ritmo e concentrazione, quando mancano cattiveria agonostica e voglia di raggiungere il risultato a tutti i costi…è questo l’aspetto psicologico su cui Benitez dovrà intervenire, trasformando una buona squadra in una “grande”, conferendo la mentalità giusta per raggiungere gli obiettivi…ovviamente migliorando la rosa con innesti di qualità nei posti giusti.

Ormai non ci resta che tenere a bada la Fiorentina e batterla nella finale dell’Olimpico, dando un senso compiuto ad una stagione tribolata, fatta di grandi gioie ed emozioni e improvvisi cali di concentrazione e di umore (per noi tifosi), un’annata di alti e bassi, per ora positiva per aver iniziato un progetto serio ed intrigante con un allenatore, capace e competente, che ci ha dato un gioco e una parvenza di squadra di caratura internazionale, che dovrà giocoforza migliorare, ma che è sulla strada giusta.

Certo, vincere la Coppa Italia cambierebbe le cose, non solo per la conquista di un Trofeo in bacheca, ma anche per gratificare il lavoro di un anno duro ed intenso, tra polemiche (spesso insensate) e infortuni, che hanno rallentato il cammino della squadra, e costretto benitez a riparare situazioni di estrema emergenza, soprattutto a causa dgli stop forzati dei terzini di fascia, martoriati da infortuni scellerati e inevitabili.

Un applauso agli azzurri, comunque, per quanto visto sino ad ora…e mi raccomando, siamo solo al 7 aprile…non cominciamo col mercato…sino al 31 agosto ci sono ancora 5 mesi…

 

 

 

 
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