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IL NAPOLI batte il Torino 2-0 al S.Paolo : doppio Higuain su rigore

Il Napoli si sbarazza con una certa facilità del Torino nell’anticipo di mezzogiorno, un secco 2-0 raggiunto nella prima mezz’ora, grazie a una doppietta di Higuain, con entrambe le reti messe a segno su calcio di rigore, fischiati per un atterramento (cercato) da Mertens e un dubbio fallo di gomito.

Il Pipita, con forma in leggero miglioramento, ha trasformato con abilità e freddezza i penalties e ha messo una ipoteca concreta sulla vittoria finale, con gli azzurri che hanno creato numerose occasioni durante tutta la gara e anche per chiuderla definitivamente dopo il doppio vantaggio, ma che non hanno approfittato di un Torino generoso in difesa e poco temibile in attacco (assente Immobile , squalificato), sbagliando una serie incredibile di palle gol, soprattutto con Insigne, autore di una prova deludente, tanto più in fase realizzativa.

Era un imperativo categorico conquistare i tre punti dopo l’amara sconfitta dell’Olimpico e la buona prestazione di Marsiglia, per cercare di rosicchiare qualche punto alla capolista e mantenersi in scia con l’odiata Juventus.

La Juve ha regolato come da pronostico il nuovo genoa targato Gasperini, mentre la Roma ha compiuto la nona impresa consecutiva, andando a sbancare Udine a 5 minuti dal termine con Bradley (appena entrato) ed in inferiorità numerica. Gli uomini di Garcia ringraziano un Udinese sciupona soprattutto nel primo tempo e la puniscono oltremodo, riuscendo a passare in vantaggio nel momento più delicato, quando nulla lasciava presagire un’ulteriore vittoria e tutti si auguravano un primo passo falso dei giallorossi.

Dunque un campionato molto combattuto, in cui la Juventus non è più padrona assoluta e oltre la Roma e gli azzurri, anche l’Inter di Mazzarri e la Fiorentina (prossima avversaria degli azzurri) tengono il passo, al 4° posto a 4 lunghezze da Napoli e Juventus.

Ma veniamo alla gara :

Benitez deve fare i conti con le assenze pesanti e lunghe di Britos e Zuniga, e la meno preoccupante squalifica di Cannavaro e decide di applicare un turn over moderato, facendo riposare solo Callejon (Mertens è in gran forma) e Berahmi (con Dzemaili che ritorna dopo qualche partita in panchina).

Scelte obbligate in difesa con Albiol e Fernandez unici centrali disponibili e con Maggio a sorpresa schierato dal primo minuto, alla terza partita consecutiva dal ritorno dall’infortunio in soli 10 giorni. Armero titolare a sinistra e Mesto in panca. In mezzo al campo Inler e Berahmi, in attacco Mertens e Insigne sulle fasce ed Hamsik più vicino del solito alla prima punta Higuain, in ripresa dopo l’infortunio muscolare.

Ventura, ex allenatore azzurro per sei mesi al primo anno di C (quello della costruzione da zero), schiera un 3-5-1-1, molto coperto e poco offensivo e pesante, e deve fare i conti con la importante squalifica di Immobile e le assenze per infortunio dell’”azzurro2 El Kaddouri, dei centrocampisti Brighi e Farneroud e del difensore Bovo.

 Queste le formazioni :

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Fernandez, Albiol, Armero; Behrami, Dzemaili; Insigne, Hamsik, Mertens; Higuain. A disposizione: Rafael, Colombo, Uvini, Mesto, Bariti, Inler, Radosevic, Callejon, Pandev, Duvan. All. Benitez

TORINO (3-5-2): Padelli; Darmian, Glik, Moretti; D’Ambrosio, Gazzi, Vives, Bellomo, S.Masiello; Cerci, Barreto. A disposizione: Berni, Gomis, S, Basha, Maksimovic, Meggiorini. All. Ventura

Pronti via ed il Napoli fa la partita con il Torino rintanato nella propria metà campo, pronto a sfruttare le eventuali (ce ne saranno poche) ripartenze.

Dopo soli 6 minuti Insigne ha una buona occasione, ma cincischia in area, invece, di tirare e perde il tempo e l’occasione per battere a rete.

Si delineano subito tatticamente le squadre con il duelli sulle fasce D’Ambrosio-Insigne, Mertens-S.Masiello, mentre Armero e Maggio tamponano Bellomo e Cerci, che spesso si allargano e cercanop di coadiuvare l’unica prima punta di movimento, Barreto. In mezzo Inler e Dzemaili si confrontano con i poco reattivi Vives e gazzi.

Il Napoli al 13° passa subito in vantaggio con Higuain su rigore (bolide sotto la traversa) dopo un atterramento di Mertens, che si incunea in area ed è bravo ed astuto a cercare il fallo.

Mertens è ispiratissimo, come a Marsiglia, in forma strepitosa e crea numerosi grattacapi alla difesa granata con le sue accelerazioni, Insigne appare da subito in giornata no, chiudendo con difficoltà su D’ambrosio e risultando molto impreciso nelle giocate e nelle conclusioni, Hamsik si propone a corrente alternata ed Higuain fa i movimenti giusti, cercando il gol in due occasioni : prima con un forte diagonale rasoterra da fuori area (di poco fuori) e poi con un tiro in area che non sorprende il bravo Padelli, che intercetta la palla destinata ad insaccarsi.

Il Torino non cambia atteggiamento tattico dopo il gol subito e non riesce ad impensierire la difesa azzurra, Inler è bravo a gestire la palla in mezzo al campo e a spezzare le trame del centrocampo granata, Dzemaili cerca di fare il Berahmi, ma non garantisce la stessa copertura del connazionale.

Armero si propone spesso e più di Maggio, ma la sua tecnica non è sopraffina e molti sono gli errori al cross e in fase di assist, forse troppi.

Alla mezz’ora un fallo di mano di Glik (gomito), induce l’arbitro di porta a richiamare l’attenzione dell’arbitro e a fischiare un nuovo rigore agli azzurri (generoso).

Higuain spiazza Padelli ed è 2-0 !!!

Il 3-0 sembra cosa fatta dopo pochi minuti, ma Insigne riesce a sbagliare a porta vuota, ritardando il tiro e centrando un difensore granata sulla linea di porta con un improbabile “scavetto”.

Glik sfiora allo scadere di tempo il gol del 2-1, girando alto un tiro conseguente un angolo dal centro dell’area di rigore azzurra.

Il tempo si chiude con il Napoli in doppio vantaggio con un ritrovato Pipita, un fenomenale Mertens (al quale manca solo il gol, ma autore di almeno 3 assist fenomenali), un bravissimo Inler e la solidità difensiva mostrata dalla coppia Albiol-Fernandez, che addirittura migliorerà nella ripresa.

Nella ripresa il Napoli abbassa con sapienza i ritmi e aspetta il Torino, che prosegue in uno stucchevole possesso palla (alquanto infruttuoso) e cerca l’occasione giusta per punirlo . Nel primo quarto d’ora 2 buone occasioni capitano ad Hamsik che non trova la porta, strozzando un diagonale da buona posizione e facendosi ribattere un tiro dalla media distanza.

Ventura manda in campo Meggiorini per Cerci (fumoso e non in buona giornata) e Basha per Gazzi.

Dopo una ventina di minuti esce Higuain tra gli applausi ed entra Callejon, che si propone da finta prima punta, pressando i portatori di palla granata.

Mertens continua ad imperversare a tutto campo, indiavolato e con forma al top e sfiora il gol del 3-0 con un tiro a giro, ottimamente deviato da Padelli, prima di uscire allla mezz’ora e lasciare campo a Pandev.

Il Napoli non riesce a chiudere la gara ed anche Callejon viene fermato dall’ennesimo miracolo del portiere granata che intercetta il tiro di punta dello spagnolo nell’uno contro uno contro l’estremo difensore avversario.

Pandev fa espellere Basha , saltandolo e costringendolo al fallo da ultimo uomo.

Nel finale il Torino ci prova, ma Reina dice no con due ottime parate sui tiri dalla distanza di Meggiorini e Vives.

Finisce 2-0, ma la Roma continua a stupire e mantiene invariata la distanza di 5 punti.

 

 

 

 

 

 

 
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