Home Notizie e Commenti ROMA – NAPOLI 2-0. Analisi e commento.
formats

ROMA – NAPOLI 2-0. Analisi e commento.

Il Napoli perde all’Olimpico e cede il passo alla Roma che si porta a più 5 dagli azzurri con 24 punti, frutto di ben 8 vittorie nelle prime 8 giornate di campionato.

Anche la Juventus viene sconfitta a Firenze (4-2, con tripletta del redivivo Giuseppe Rossi, capocannoniere della seria A con 7 reti) e resta appaiata agli azzurri al 2°posto a quota 19, al quarto posto un sorprendente Verona a quota 16.

Lo scontro diretto dell’Olimpico era una tappa importante, anche se non decisiva e Benitez non ha avuto una vigilia facile con troppi giocatori assenti per gli impegni delle nazionali e con lo staff medico intento a recuperare gli infortunati Zuniga, Maggio, Higuain, Albiol.

Il colombiano è perso per oltre un mese e dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico per una pulizia del ginocchio che scricchiola dalla partita contro il Dortmund, a lui si aggiunge Britos, infortunatosi alla spalla alla fine del primo tempo contro i giallorossi, lussazione di secondo grado alla clavicola, il che vuol dire anche per lui un’assenza lunga un mesetto ed oltre.

Higuain è stata la sorpresa negativa, sembrava finalmente recuperato alla causa e pronto per tornare in campo in una partita “pesante”, dove la sua presenza era fondamentale per conferire spessore e consistenza al reparto offensivo, poco pesante senza l’argentino e con Pandev finta punta, come dimostrato all’Emirates contro l’Arsenal. Ed invec il Pipita non se l’è sentita di entrare in campo dal primo minuto, restando ai margini del campo e della contesa.

Rafa recupera Maggio e Albiol, che vanno regolarmente in campo, e preferisce schierare Mesto sulla fascia sinistra al posto dell’appena rientrato Armero, stanco e affaticato dal doppio impegno con la nazionale colombiana e dal viaggio transoceanico (è arrivato in giornata a Roma).

Dunque, Reina tra i pali, Maggio a destra e Mesto a sinistra, Albiol e Britos centrali, diga in mezzo al campo Inler-Berahmi, Callejon e Insigne sulle ali , Hamsik dietro la finta prima punta Pandev.

Garcia propone il suo 4-3-3 con De Sanctis in porta, sulle fasce Maicon a destra e Dodò a sinistra, Benatia e Castan centrali difensivi, De Rossi da libero aggiunto davanti alla difesa con ai lati Strootman e Pijanic, tridente con Totti centrale e Florenzi e Gervinho pronti ad inserirsi sulle ali.

Il Napoli lascia impostare la Roma nei minuti iniziali, mette pressione ai portatori di palla avversari e cerca le ripartenze con lanci lunghi. Ritmi frenetici a duelli in mezzo al campo che si delineano e si accendono subito, partita spezzettata da alcuni falli e da alcuni errori di misura nei passaggi.

Gli azzurri difendono bene con Britos e Albiol che prevalgono e chiudono ogni varco, favoriti dal buon lavoro degli esterni Maggio e M;esto e dalla diga formata da Inler e Berahmi, che non consentono ai centrocampisti giallorossi di trovare lwe giuste linne di passaggio. Il Napoli non riesce però a ripartire con palla a terra e gli attaccanti azzurri riescono a giocare pochi palloni, con Pandev chiuso nella morsa Benatia-Castan (che lo segue anche a centrocampo), Hamsik poco ispirato e Insigne e Callejon inoffensivi, con il primo che fatica a contenere Maicon in fase difensiva ed il secondo un pò in difficoltà con Dodò.

Zero le azioni da gol nel primo quarto d’ora, con le difese che prevalgono sugli attacchi e le squadre che nion si sbilanciano, non volendo rischiare di compromettere subito la gara.

La Roma si rende pericolosa a cavallo dei primi 15 minuti due volte : De Rossi anticipa di testa Berahmi su calcio d’angolo, ma il suo colpo di testa è forte e centrale e consente a Reina di bloccare la palla. Poi su palla persa da Pandev nella trequarti avversaria si sviluppa un rapido contropiede con Totti che anticipa Britos e serve Pijanic, il lancio del centrocampista trova libero Gervinho sulla sinistra, che chiuso da Albiol cicca la conclusione da buona posizione.

Il Napoli cerca maggiormente il possesso palla e di ripartire palla al piede, con Inler che comincia finalmente a smistare il pallone, la difesa tiene bene con tutto il quartetto, bravi Mesto e Maggio che chiudono le corsie laterali ai giallorossi e cercano anche la ripartenza (Maggio scende due volte e ingarra anche il cross), ma viene a mancare il peso di una prima punta e l’estro offensivo di Higuain, con Pandev anticipato spesso e poco pericoloso ed Hamsik che lo supporta zero, sbagliando diversi controlli (anche facili), dimostrando anche oggi di non essere in giornata di particolare vena.

Al 21° ci prova Pijanic dalla distanza, ma la palla finisce alta.

Alla mezz’ora si infortuna Totti (lesione muscolare) ed entra Borriello.

La Roma sembra accusare l’uscita di scena del capitano e lascia spazio e campo agli azzurri, che creano alcune azioni pericolose e si mangiano il gol del vantaggio con Pandev al 34°, lanciato verso la porta a campo aperto da un tocco di Insigne , che elude il fuorigioco alto della linea giallorossa. Il macedone si presenta solo davanti a De Sanctis e si fa respingere la palla dall’ex azzurro, che rimane in piedi e non abbocca alla finta del macedone.

Veramente un’occasione irripetibile, con Pandev che poteva anche dribblare il portiere e che non doveva fallire la palla del vantaggio.

Al 40° si infortuna Britos (uno dei migliori ion campo sino a quel momento) alla spalla ed entra Cannavaro, che deciderà in negativo la sfida per gli azzurri.

Ci prova Strootman con un bolide alto dalla lunga ditanza al 43°.

Nel finale di tempo danno e beffa per gli azzurri :

prima sbagliano un gol con Insigne che, lanciato da un assist millimetrico di Pandev in area, resiste al fallo di Castan, rimanendo in piedi (sarebbe stato rigore netto) e da due metri dalla porta coglie il palo.

poi Cannavaro atterra Gervinho al limite dell’area azzurra e sulla conseguente punizione Pjianic trova il sette alla destra di Reina, scavalcando la barriera e portando la Roma in vantaggio pochi secondi prima del fischio dell’arbitro.

Il tempo si chiude con la Roma in vantaggio su un buon Napoli, sciupone e punito dagli errori commessi sotto porta…d’altronde la legge del calcio questo prevede.

 Nella ripresa gli azzurri partono forte, aumentando il ritmo e il forcing offensivo, creano un paio di pericoli con Insigne  e Pandev in area giallorossa, guaagnando tre calci d’angolo, con la Roma tutta rintanata nella propria metà campo.

Ci prova Inler al 3° minuto , ma la palla scagliata dal limite dell’area colpisce il palo esterno.

Al 10° minuto esce Gervinho per un affaticamento muscolare ed entra Llajc.

Dopo un minuto De Rossi sfiora il raddoppio su calcio d’angolo di Pjanic, alzando la palla a due passi dalla porta dopo un liscio di Hamsik in area.

Il Napoli continua il forcing e pressa con tutti gli uomini, che si scambiano la palla nella trequarti giallorossa, ma con la Roma tutta rintanata al limite della propria aera non è facile trovare il varco giusto, la palla gira anche su buoni ritmi, ma è difficile trovare il colpo vincente, ci prova Hamsik dalla distanza, ma anche il suo tiro finisce sull’incrocio dei pali esterno.

Almeno 20 minuti con la Roma alle corde e gli azzurri alla ricerca del pareggio, con i giallorossi che abbassano troppo il baricentro e non riescono a ripartire con Llajic e Borriello.

Al 22° Maicon riesce a spezzare la pressione azzurra e va sul fondo mettendo al centro un pallone pericoloso, sul quale non arriva Reina, ma arriva per fortuna Maggio ad anticipare Llajic.

Nel tentativo di raggiungere il pareggio Benitez manda in campo Higuain per Pandev al 23°, ma nemmeno dopo un minuto dall’ingresso in campo del Pipita, Cannavaro atterra Borriello in area su cross di Florenzi, la trattenuta è reciproca, ma Orsato vede il fallo dell’azzurro e fischia il rigore per la Roma : Pjanic trasforma dal dischetto e la Roma raddoppia.

Roma su 2-0 a 20 minuti dal termine, Napoli che paga due ingenuità di Cannavaro, su due episodi che decidono inesorabilmente la gara.

La partita non si aprirà più, con Higuain poco mobile e impaurito dalla possibilità di effettuare movimenti che possano riacutizzare l’infortunio muscolare…e che generano più di un dubbio su quest’infortunio…e con Cannavaro che è diventato un caso…anzi un nodo che forse si è sciolto.

 

 
 Share on Facebook Share on Twitter Share on Reddit Share on LinkedIn
No Comments  comments 

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>