REINA 6,5 Non molto impegnato dagli attaccanti bergamaschi, nel primo tempo è attento a bloccare 2-3 conclusioni insidiose dalla lunga e media distanza. Gioca poco la palla con i piedi perché l’avversario non pressa alto sui portatori di palla azzurri e sui difensori. L’intervento più difficile su Denis a inizio ripresa, gran parata e l’ultima della serata. Inoperoso per circa un’ora.
MESTO 6,5 sostituisce Maggio e dimostra quanto di buono fatto vedere durante il pre-campionato, che gli è valso la giusta conferma. Con Benitez gioca meglio che con Mazzarri e da terzino destro nella difesa a 4 è più utile che da quinto di centrocampo (o di difesa). Poco lavoro difensivo, ma fatto bene, con chiusure precise, anche in diagonale. Appoggia l’azione spesso e con profitto arrivando al cross (ottimi almeno un paio) e addirittura al tiro. Finale in crescendo, come tutta la squadra e pochissimi gli errori (ho contato solo un paio di tocchi fuori misura). Meglio di Maggio ??…per ora si…ma non meglio di zuniga a destra …con Armero a sinistra..Benitez potrà sempre contare su di lui.
ALBIOL 7 Ci aveva impressionato in negativo in settimana per la marcatura blanda su Vargas in nazionale (che lo aveva ridicolizzato in occasione del gol del pareggio contro la Spagna). Invece lui conferma di essere un gran bel centrale, esperto, risoluto e decisivo. Comanda bene la difesa, imposta con autorevolezza, chiude con tempestività. Non ci si potrà privare di lui facilmente. Bravo !
CANNAVARO 6,5 Al debutto quest’anno dopo le sterili polemiche montate da procuratore (e fratello Fabio) sul suo contratto (eliminiamo la clausola che gli dimezzerebbe lo stipendio in caso di meno di 23 partite disputate. Lui dimostra di non aver perso la concentrazione, anzi di poterla aumentare. si fa anticipare un paio di volte da Denis nel primo tempo (se lo perde), ma si riscatta subito con ottimi interventi che limitano l’ex compagno. Nella ripresa l’Atalanta non riparte e per lui la serata è di estrema tranquillità.
ARMERO 6 Di stima. Si limita al compitino, appoggiando l’azione, non sempre con precisione e con costanza. Non affonda, non rischia la giocata, sufficiente in difesa (non aveva un compito arduo) e poco spigliato nell’offendere, cross prevedibili e lenti, non proprio una spina nel fianco.
INLER 6,5 Anche mezzo voto in più per la costanza dell’azione. I ritmi non sono alti e lui può smistare la palla a piacimento e con un margine di errore pari allo zero (non era così da tempo…anzi). Non compie magie strabilianti, ma gioca la palla senza soste, difendendo bene ed in maniera ordinata (in prima battuta su Bonaventura). Ci prova (in maniera velleitaria) dalla distanza in 2-3 occasioni. Uno dei migliori.
DZEMAILI 6 Sufficienza striminzita e raggiunta anche grazie all’assist di tacco per il secondo gol azzurro, quello di Callejon. Poco propositivo, non tenta gli affondi ed è restìo a prendere iniziative (quando lo fa sbaglia, tra l’altro). Difende con ordine, ma nulla più. Perde un paio di palle preziose in mezzo al campo e commette più di un errore sia in fase di controllo di palla che di conclusione (tutti sballati i pochi tiri che tenta). Gara non positiva, ma oggi lo premiamo.
MERTENS 5,5 Anche il suo non è un debutto con i fiocchi…anzi. Spirito di iniziativa tanto, cerca sempre la giocata, risultati nulli, non supera mai l’avversario, sbaglia passaggi, cross (anche sui calci da fermo, le sue traiettorie sono sballate) e giocate, dimostrando ancora non una perfetta intesa e sintonia con i compagni. Mezz’ora nel suo ruolo naturale a destra non incanta e risulta uno spreco anche Insigne a sinistra, mezz’ora a sinistra con identici risultati, ma almeno Insigne dall’altra parte rende meglio. Insomma un’ora in campo senza sussulti, ma con tanta voglia e abnegazione. Non lo puniamo oltremodo…infondo era la prima.
PANDEV 5,5 Gioca al posto di Hamsik e non incide, pur avendo diverse opportunità. Parte bene e il suo match è un progressivo spegnersi, salvo accendersi quando gli capita l’occasione propizia. Le tre palle gol del Napoli sino alla sua uscita capitano tutte sui suoi piedi e non le sfrutta, anche se non si tratta di errori clamorosi. Non nella miglior giornata, le due partite di fila con la nazionale macedone hanno pesato sulle sue gambe certamente.
INSIGNE 6,5 Mezz’ora a destra dove non riesce ad esprimersi come sa, torna poi a sinistra, poco ispirato in fase di conclusione (cicca almeno 3 conclusioni non da lui), molto di più in fase di assist (ne sforna 2-3 pregevoli) e dà il via alle due azioni da cui scaturiscono i gol, pescando con millimetrici filtranti Hamsik e Dzemaili in area. Decisivo, anche se si accende a tratti e con alterne fortune.
HIGUAIN 7 Chiuso nell’imbuto a 3 della difesa orobica, tocca non più di 4-5 palle sino al gol che lo sblocca e sblocca la gara. Decisivo, è il bomber che fa la differenza e lo dimostra alla prima palla buona. Da allora un altro paio di spunti importanti, co conclusioni che meritavano miglior sorte. Il pipita c’è e segna e questo è l’importante. Grandissimo acquisto e lo dimostrerà per anni.
HAMSIK 6 entra per Pandev e la partita del Napoli si sveglia e si ravviva, come per magìa. Non compie sfracelli , ma basta la sua presenza per rinvigorire la manovra, molto più veloce ed armonica. Entra nell’azione del gol del vantaggio. E si riposa in vista della Champions.
CALLEJON 7 Entra per Mertens e gioca una mezz’ora come sa. Sempre propositivo sulla fascia, anche il ripiegamento difensivo viene apprezzato ed è decisivo. Non manca all’appuntamento con il gol, il terzo consecutivo in tre gare, dimostrando di essere un altro, come Marek, che ha il fiuto del gol e l’abilità nell’inserimento, sempre al punto giusto nel momento giusto e con precisione chirurgica da spadaccino.
RADOSEVIC s.v. Nel finale sul 2-0 entra…a giochi fatti