Nell’anticipo serale di sabato il Napoli affronta l’Atalanta al San Paolo (ore 20,45), avversario ostico e da affrontare con la dovuta determinazione per non perdere punti e terreno prezioso…guai a distrarci in vista dell’incontro di Champions con il Borussia…ma questo lo sappiamo, lo sa Benitez e lo comprendono anche gli azzurri.
Sarà l’occasione di vedere all’opera chi ha giocato di meno e chi ha voglia di dimostrare di poter essere una valida alternativa a quelli che finora si sono molto ben comportati nelle prime due giornate di campionato…Benitez sa ed è maestro del turn over, che da sempre gestisce in maniera meticolosa ed appropriata…d’altronde le sue squadre hanno sempre disputato la doppia competizione e lui non ha mai avuto nemici tra i propri calciatori, che ben sanno che giocheranno tutti ed avranno molto spazio durante la stagione, lunga ed estenuante.
Ma cominciamo dall’avversario, sempre difficile da affrontare (soprattutto in terra orobica), Società ben attrezzata e rosa eterogenea con qualche elemento di spicco, altri di esperienza e con gli immancabili giovani da lanciare e da far crescere, pronti ad essere venduti al miglior offerente.
Una squadra con ex importanti dal D,g, Pierpaolo Marino, che ha fatto la storia del Napoli ed al quale siamo molto legati (come lui lo è nei confronti di squadra e città), sino al “Tanque” Denis e al napoletano Stendardo (autore addirittura di due gol nelle prime due giornate di campionato)..senza dimenticare Cigarini (riscattato per metà dall’Atalanta per 2,2 milioni di euro dal Napoli proprio in questa sessione di mercato).
Un mercato senza colpi di scena per gli orobici, che hanno però trattenuto i pezzi migliori (dal portiere Consigli, a Cigarini sino a Denis e Bonaventura, che piaceva anche al Napoli) e fatto acquisti mirati, per coprire i ruoli scoperti, completando la rosa (è arrivato il centrale cileno Yepes dal Milan per aggiungere esperienza al reparto arretrato, così come è rientrato a Bergamo il centrocampista Migliaccio, mediano di lungo corso dalla Fiorentina), ed aggiunto qualche giovane interessante come il terzino destro Nica (20 anni dalla Dinamo Bucarest), il centrocampista Baselli, regista della nazionale under 21, pronto a sostituire Cigarini (e sul quale il Napoli già ha messo gli occhi).
Prime 2 giornate di campionato con una sconfitta (2-1 sul neutro di Trieste contro il Cagliari, in cui un pareggio sarebbe stato meritato) e la vittoria interna contro il Torino per 2 reti a zero (in questo caso sarebbe stato il Toro a meritare il pareggio).
Curioso che i primi tre gol in campionato siano stati messi a segno da due difensori, Stendardo (2 gol) e Lucchini, con l’attacco ancora a secco (Denis, Livaja, Moralez e Bonaventura).
Il Mister Colantuono ha schierato un 4-3-3 equilibrato con tre punte di ruolo e di sacrificio, come Denis, Livaja e Bonaventura. Consigli in porta, titolare inamovibile, difesa a 4 con Raimondi a destra, Yepes e Stendardo centrali e Del Grosso a sinistra, ma con valide alternative come il romeno Nica a destra, gli esperti centrali Canini e Lucchini, Brivio a sinistra. Infortunato Bellini (sarà out anche contro gli azzurri).
In mezzo al campo Cigarini centrale, a svolgere il ruolo di regista, con Carmona a sinistra e l’ivoriano Konè a sinistra, ma con Migliaccio e il giovane Baselli pronti a subentrare. Migliaccio è stato sinora infortunato, ma ha recuperato per la partita di sabato, mentre sono ancora infortunati e non saranno del match i centrocampisti Cazzola e Giorgi.
In attacco ampia scelta, oltre al tridente di cui si è detto, ci sono Moralez, Marilungo, De Luca e Brienza, una panchina di tutto rispetto che non farà mancare il suo apporto in termini di gol per raggiungere l’obiettivo salvezza.
C’è chi giura che Colantuono non proporrà a Napoli un’Atalanta a trazione anteriore con i tre attaccanti, ma arriverà al San paolo con una squadra più coperta e si è addirittura parlato di un cambio di modulo, con una difesa a 3, un centrocampo a 5 e Bonaventura dietro l’unica punta Denis…carte e propositi tattici che scopriremo solo a pochi istanti dal match, ma le varianti ci sono e gli uomini a disposizione consentono il cambio di modulo e di schemi.
Insomma un impegno difficile e da onorare con tutte le attenzioni del caso.