Un Napoli mai domo espugna Verona e dimostra di saper costruire calcio per 90 minuti, per niente spaventato dal doppio pareggio che il Chievo era riuscito a raggiungere nel primo tempo (grazie a numerosi errori difensivi degli azzurri, non solo sui gol subiti), ristabilendo il risultato dopo che i partenopei erano andati in vantaggio per ben due volte.
Gli azzurri ci hanno sempre creduto, non hanno mai mollato e grazie alla tecnica superiore del reparto di attacco sono riusciti a portare a casa i tre punti e una vittoria attesa 4 anni sul campo della matricola Chievo.
Un Hamsik superlativo, vero simbolo del Napoli di Benitez, autore della seconda doppietta in 2 giornate, un Higuain al primo gol in maglia azzurra in campionato, autore di spunti di classe cristallina (e di un assist da primo della classe), un Callejon utile e dilettevole ai palati fini degli osservatori del calcio e dei tifosi partenopei, hanno deliziato la platea.
Il Napoli ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per giocarsi le sue chances in questa stagione e potrebbe essere ancora migliorato in sede di mercato, anche se le indiscrezioni dell’ultim’ora non sono rassicuranti, nel senso che forse rimarrà la rosa attuale e si penserà solo a qualche cessione (la grana Dossena è indigeribile…Donadel difficile da cedere, mentre Gargano ha firmato con il Parma…Calaiò vicinissimo all’addio…e il giovane Novothny in prestito alla Paganese…Uvini e Radosevic restano nel gruppo).
Benitez schiera gli stessi del debutto ad eccezione di Insigne (influenzato nella settimana pre-Bologna) che sostituisce Pandev. Tutti a disposizione, tornano Dzemaili e Armero dalla squalifica e si accomodano in panchina. Zapata ancora non a posto con la documentazione non prende parte alla trasferta, così come Radosevic che scende in campo con la Primavera, che ha battuto in casa il Crotone con lo stesso risultato degli azzurri 4-2 (doppietta di Tutino, in gol anche il nuovo attaccante Rubino)
Anche Sannino dà fiducia agli stessi 11 che hanno ottenuto il prezioso pareggio a Parma nella prima giornata, proponendo il suo 4-4-2 compatto ed aggressivo. Non recupera Dainelli in difesa. In attacco Paloschi-Therau.
Queste le formazioni :
CHIEVO (4-4-2): Puggioni; Sardo, Papp, Cesar, Dramè; Hetemaj, Radovanovic, L. Rigoni, Sestu; Thereau, Paloschi. All.: Sannino. In panchina: Stoian, Calello, Lazarevic, Frey, Silvestri, Pellissier, Squizzi, Silvestri, Acosty, Claiton, Inglese, Improta
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Britos, Zuniga; Inler, Behrami; Insigne, Hamsik, Callejon; Higuain. All.: Benitez. In panchina: Rafael, Colombo, Mesto, Cannavaro, Fernandez, Armero, Dzemaili, Mertens, Pandev
Primi 5 minuti di studio con i duelli che si intuiscono, Chievo che individua i punti forti del Napoli e cerca di raddoppiare su alcuni uomini chiave, con Zuniga che viene tenuto nella morsa Hatemaj- Therau (che si allarga sul colombiano in fase di possesso azzurro) ed Inler attaccato da Paloschi e Radovanovic (o Rigoni) al centro.
Più libero Hamsik, che si inserisce tra le linee della difesa e del centrocampo clivense e sarà una spina nel fianco degli avversari per tutta la gara.
Maggio duella con Sestu sulla sua corsia destra, poco più avanti sulla stessa fascia il confronto è tra Dramè e Callejon, mentre Sardo chiude (o almeno cerca di farlo) su Insigne. Higuain nella morsa (non sempre stretta) di Papp e Cesar e Paloschi pronto a impensierire Britos e Albiol sul fronte d’attacco opposto.
Il Napoli prende subito il comando della gara e sfiora il vantaggio con Higuain che, pescato in profondità da Hamsik, con un poderoso diagonale di destro incrocia e consente a Puggioni di sfoderare un paratone che vale un gol.
Passano appena 4 minuti e al 12° il Napoli passa in vantaggio con un bolide di Hamsik da fuori area che si insacca dopo aver colpito il palo. Veramente un gol favoloso quello di Marekiaro.
Il Napoli sembra essere padrone del campo e pronto ad affondare il colpo del k.o., con il Chievo che non riesce a rendersi pericoloso. Gli azzurri controllano con un possesso palla, rallentato ad arte e cercando lo spiraglio giusto, senza rischiare nulla. Nessuna sbavatura in difesa sino a quel momento.
Quando niente lasciava presagire un risveglio del Chievo, al 23° i clivensi vanno in gol :un cross a volo di Hatemaj dalla destra sorprende Britos al centro, con il difensore uruguagio che resta immobile ad aspettare la palla senza andarvi incontro e si fa anticipare da Paloschi, bravo a interporsi tra il difensore e il portiere Reina e a beffarli, toccando la palla che si insacca in rete. Gol del Chievo e 1-1.
Evidente l’errore individuale di Britos che spesso si addormenta, è una sua pecca “originale”, rincuorato dai compagni e ripreso da Benitez.
Il Chievo approfitta dello sbandamento degli azzurri per l’improvviso ed inaspettato gol subito e un cross di Dramè, deviato, viene messo in angolo con qualche difficoltà da Reina.
Il Napoli reagisce subito e dopo appena 2 minuti (è il 27°) passa nuovamente in vantaggio : splendida azione di Higuain dalla sinistra con passaggio illuminante per Callejon, appostato sul secondo palo. L’assist di Higuain è il tocco del campione, un saggio di abilità tecnica che taglia come il burro da una parte all’altra la difesa clivense e come l’ape sul fiore si poggia sul piede del compagno, che è bravissimo a seguire l’azione e ad individuare traiettoria e intenzione del campione argentino, facendosi trovare al posto giusto per spingere la palla in rete con un comodo tocco di piatto.
2-1 per gli azzurri, che ristabiliscono subito le distanze !!!
La partita si apre e il Napoli non riesce a gestirla, perdendo la bussola dopo un immediato pericolo corso per un errore marchiano di Maggio, che nel tentativo di effettuare un maldestro passaggio all’indietro a Reina di testa, serve a Paloschi la palla del pareggio su un piatto d’argento…per fortuna degli azzurri Paloschi anticipa Reina, ma coglie un palo amico…
Quest’ulteriore pericolo manda in confusione gli azzurri, che concedono al Chievo almeno altre 2 palle gol clamorose :
Radovanovic si beve Berahmi fuori area e sferra un tiro che Reina para, sulla ribattuta Therau anticipa Maggio, ma da ottima posizione calcia alto sulla traversa.
Poco dopo è Sestu che ci prova dalla distanza impegnando Reina, che blocca.
Il Napoli non sta a guardare e ci prova con Higuain, il cui potente diagonale, dopo perfetta triangolazione con Hamsik finisce di pochi centimetri al palo…Higuain fa la barba anche a lui…
Gli azzurri non smettono di avere indecisioni in fase difensiva e consentono a 5 minuti dal termine al Chievo di pareggiare nuovamente : su calcio d’angolo la palla giunge a Paloschi in mischia, l’attaccante si libera di un ingenuo Maggio, che gli consente di girarsi e di battere Reina, nonostante il disperato intervento in scivolata di Berahmi, che non riesce a trovare il pallone che si insacca sotto le gambe di Reina, non molto colpevole nell’occasione.
L’attaccante del Chievo fa doppietta e il tempo si chiude sul 2-2.
Un vero peccato perché il Napoli ha dominato per metà frazione e dopo la disattenzione di Britos era riuscito a passare subito in vantaggio. Una serie preoccupante di disattenzioni difensive hanno condizionato l’ottima gara degli azzurri.
Britos, Maggio (e in minima parte Reina) hanno commesso errori gravi.
Non si è trattato dunque di errori di disposizione della difesa a 4 o collettivi, ma errori dei singoli (tra l’altro abbastanza positiva la prova di Albiol), come capitato anche nelle amichevoli con Arsenal e Porto, dunque nulla temere, ma un ritocco al reparto con un’aggiunta (un po’ di velocità) ai difensori finora in rosa potrebbe non guastare…anzi.
Il Chievo, in ogni caso, ha lottato e speso tanto, approfittando degli svarioni difensivi e bravo a limitare Zuniga e Insigne sulla fascia sinistra, bloccati ed inefficaci per tutto il primo tempo.
Bravissimi Hamsik, Higuain e Callejon…inguardabile Maggio…
La ripresa si apre all’insegna di un solo colore, l’azzurro, con i ritmi del Chievo che calano giocoforza dopo un primo tempo giocato a mille nel tentativo di raddoppiare e triplicare la marcatura e chiudere gli spazi.
Il maggior tasso tecnico degli azzurri comincia a prevalere sulla corsa più lenta e meno costante degli avversari.
Si mettono subito in evidenza Insigne ed Inler, con una serie di azioni pericolose dalla sinistra, favorite dai dribbling di Lorenzinho, che sembra essere più propositivo e concreto rispetto alla prima frazione e che impegna Puggioni con un tiro a giro dopo dribbling stretto e insistito ai danni di tre avversari in area clivense.
Inler ci prova dalla lunga distanza almeno 3 volte, sfiorando il palo alla destra di Puggioni in una prima occasione e impegnando severamente il portiere con un bolide forte, ma centrale.
E’ il preludio del gol che arriva al 19°, inserimento di Inler sulla sinistra, servito in area da Insigne, cross basso dello svizzero deviato da Cesar nella propria porta, Puggioni devia la palla e sulla ribattuta Hamsik al volo tira a botta sicura e gonfia la rete : Napoli in vantaggio…e stavolta poco propenso a concedere repliche agli avversari.
3-2 e seconda doppietta in 2 giornate da parte del capitano e leader indiscusso degli azzurri.
Subito dopo il gol 2 cambi : nel Napoli entra Dzemaili per Berahmi (non apparso nella migliore giornata, anche se sempre efficace) e nel Chievo dentro Acosty per Sestu.
Il Napoli è attento e non rischia e pronto a chiudere la gara : ci prova Zuniga dal limite sfiorando il palo alla destra di puggioni…questione di millimetri.
Al 25°, a venti dal termine gli azzurri pongono la parola fine al tabù Chievo e segnano il gol del definitivo 4-2 con la prima rete (di una lunga serie) di Higuain, che scambia con Insigne e vince il contrasto col portiere appoggiando sul rimpallo nella porta sguarnite.
Il resto è solo per la cronaca. Entrano Pandev per Hamsik (e per la standing ovation per Marek) e Armero per Higuain (standing anche per lui).
Insomma un Napoli insaziabile che continua a vincere all’inizio di una cavalcata con la Juventus, che rifila altri 4 palloni alla Lazio nell’anticipo serale, facendo intendere che il duello è già iniziato.