E’ Il Presidente De Laurentiis il vero oro di Napoli, il vero plusvalore, senza ombra di dubbio alcuno, e lo è sempre stato, nonostante gli scettici e i detrattori e…scusatemi…chi non capisce un tubo (per usare un eufemismo) di calcio e di gestione delle cose che ruotano attorno al mondo dorato del pallone.
Spesso ho dovuto difenderlo contro chi precisava ed obiettava..o meglio blaterava di fronte a fatti concreti e non semplici illazioni, elencando i passi avanti del progetto Napoli, sia dal punto di vista economico che sportivo (in termini di risultati e soddisfazioni).
Ora è facile osannarlo e cercare di salire a piè pari sul carro dei vincitori, anzi per ora sul carro di chi sogna e vede vicini traguardi insperati (per lui), ma che sino a due giorni fa lo definiva “Pappone”, tirchio, avaro, approfittatore della passione dei napoletani al grido di “Presidè caccia e sord”.
Non a caso dicevo che Napoli si trova nello sfacelo più totale, frustrata da decenni di mala amministrazione e dalla totale mancanza di credo e di educazione civica, rispetto per sè stessi e per il prossimo, di una grande fetta del suo “popolo”, che ha sempre rovinato l’immagine della città e le sue grandi bellezze e la parte buona di Napoli, suddivisa tra chi ha perso le speranze e vuole fuggire e chi rimane imperterrito a rovinarsi il fegato nella sua terra.
Gli stessi che rovinano Napoli sono quelli che hanno contestato il Presidente della squadra, senza ritegno e motivo, considerati i fatti e la posizione invidiabile della società azzurra, soprattutto se valutata in rapporto alla situazione economica e sociale della città. : in una Napoli che cade a pezzi e che vive di stenti e di pallone, l’unica cosa che funzionava e che funziona è il Napoli e non mi spiegavo come una fetta di Napoletani, molto nutrita, potesse continuare a contestare…forse per non pensare ai propri problemi, che il calcio può alleviare, ma non certo risolvere.
Ebbene De Laurentiis ha dimostrato loro (e non certo a me e a chi a come me la vede e la pensa) che è impossibile non fidarsi di lui e che c’era da credergli quando alla cena di fine anno (e di addio a Mazzarri e Cavani, anche se in parte non lo si sapeva) aveva dichiarato “vi dovete preoccupare solo se me ne vado io” (e non altri).
D’altronde, ho sempre cercato di spiegare ai suoi detrattori, quando tutto manca gli interessi di De Laurentiis sono anche quelli dei tifosi, più la squadra e la società crescono meglio è per lui ed anche per noi, ma vaglielo a spiegare ai muri (o muli)….vagli a spiegare i bilanci, vagli a spiegare che i soldi di Cavani vanno spesi per non pagare le tasse, vaglielo a spiegare che troppe plusvalenze non giovano ai conti….
Ma io credo anche al De Laurentiis tifoso, oltre che allo scaltro ed abile imprenditore, ma questo me lo tengo per me….
Il Presidente ha inoltre dimostrato a molti come si cresce e ci si comporta e vi spiego perché il Napoli, anzi il progetto Napoli è risultato alla fine l’unico ad essere uscito vincitore da questo mercato, ma non in base a un colpo di testa (o di calore) che improvvisamente ha colto il patròn, ma in base a quanto seminato dall’acquisto del Napoli ad oggi.
De Laurentiis ha dato scacco matto al mondo del calcio, alle potenze economiche (che escono ridimensionate dal fair play finanziario, a parte qualche artificio e raggiro, come quello degli sponsor del Psg) e a molti dei personaggi a noi cari, ma che hanno preferito sbarcare in altri lidi, non credendo al progetto, e nell’ordine:
al Real Madrid, che non è riuscito ad arrivare a Cavani e ed al quale il presidente De Laurentiis ha versato ben 60 milioni di euro per i suoi calciatori (pagabili in comode rate), disponendo dei soldi cash degli sceicchi di Parigi e non accettando contropartite (poi acquistate) per Cavani, che non gli avrebbero consentito di rateizzare i pagamenti e di disporre subito della liquidità ottenuta.
Nel contempo ha mandato in frantumi i sogni del matador che al Madrid voleva andare, dimostrando che l’operazione si poteva fare, ma non certo per accontentare Cavani, poco rispettoso a non credere nel progetto e desideroso di abbandonarlo, mandandolo nel poco appetibile campionato francese a beccarsi con Ibrahimovic.
Il presidente è stato anche attento e astuto a non accettare contropartite dagli sceicchi, che con buona probabilità e con l’ausilio dell’astuto Raiola ci volevano appioppare Ibra in cambio, non accettando la contropartita e chiudendo ogni spiraglio a scambi, che non gli avrebbero consentito di avere il danaro cash, quello che il presidente ha sempre ribadito di volere (anche al City, che offriva Dzeko e conguaglio e a cui il Presidente ha chiaramente detto “datemi i soldi della clausola, poi valuto io Dzeko ed il suo costo e si vedrà se e come acquistarlo”)…quindi scacco anche al Psg.
Anche con il Chelsea il Presidente si è preso qualche soddisfazione, intonando la canzoncina di Marina, dedicata a chi gestisce i danari della squadra londinese e che evidentemente non aveva capito ancora che i soldi della clausola andavano pagati per intero, senza giochetti o rilanci di sorta (della serie “tiro a’ pretella e annnascondo a’manella).
Ma la soddisfazione più grande se l’è presa con Mazzarri, che non ha mai creduto nel progetto Napoli e non ha saputo attendere gli eventi (e il momento giusto per acquistare i calciatori..i top player che lui ha sempre preteso, pur parlando solo il toscano e non riuscendo a farsi comprendere da Vargas ed altri), prendendo Benitez e acquistando i calciatori giusti per il progetto tattico dell’allenatore, tutti stranieri al contrario di quelli richiesti dal mister toscano, che evidentemente riusciva a farsi capire solo da chi intendeva l’italiano.
Mazzarri ha dato tanto al Napoli, ma evidentemente non costituiva, né avrebbe potuto essere l’uomo della vittoria e della definitiva crescita, è stato prezioso sino a un certo punto, ma non per l’internazionalizzazione del progetto ed è andato via, lasciandoci un buon ricordo, ma anche per sprovincializzare squadra e società…e forse questo De laurentiis l’aveva già intuito da tempo.
Insomma grazie Presidente…grazie di tutto, grazie per aver restituito dignità e orgoglio a Napoli ed ai napoletani e scusa a nome di molti del nostro popolo che hanno dubitato e con un pizzico di invidia e di ignoranza criticato, perché non si è saputo vincere fino ad ora…non capendo che il Napoli ha già vinto per quello che è stato e si continua a fare…poi lo Scudetto è un mix di fattori, circostanze, fortuna…ed altro, che ora preferiamo lasciar perdere.
Prendere i soldi cash per Cavani e pagare Higuain in 5 comode rate annuali (per chi non lo sapesse e blatera sull’eccessivo costo del calciatore, nonostante il suo immenso spessore tecnico e non solo) ed avere la capacità economica di comprare ancora pezzi pregiati è stata l’ennesima mossa vincente…grazie ancora…
Quanto ti ha dato dela per questa ave Maria?
GianLù, che il tuo pezzo sia scritto di pancia non v’è alcun dubbio,
ma devo essere sincero m’è piaciuto , perché come al solito nella tua prolissità ai toccato tutti i punti compreso la socialità e il folclore.
salire sul carro adesso ad inizio delle belligeranze e da stupidi sul carro si sale alla fine , a vittoria ottenuta , ora siamo ancora in fase di costruzione della fanteria che seppur forte , cazzuta ed intelligente è abbisognevole della prova campo.
ciò non significa gufare , tu sai quanto amo la mia squadra .
Ma ce un però , il presidente è nu furbacchion , e nu figli e bona mamma , improvvisamente si scopre mecenate dell’arte pallonara ?
E perché proprio ora?
il tuo pezzo ti ripeto m’è piaciuto tanto e in un passaggio ancora di più ( ….vagli a spiegare i bilanci, vagli a spiegare che i soldi di Cavani vanno spesi per non pagare le tasse, vaglielo a spiegare che troppe plusvalenze non giovano ai conti….) dunque a questo improvviso cambio di rotta c’era una motivazione ? e perché ha aspettato tanto per i soldini di Lavezzi ?
o forse tutti quegli accertamenti da parte della GdF sui vari contratti sudamericani lo hanno indotto ad una strategia diversa ?
e queste sono osservazioni chi di bilanci ne mastica .
per quanto attiene il Mazzarri il Gavani il Campagnaro e forse anche lo Zuniga , perdoniamo loro , non sanno quel che fatto , Lavezzi docet , forse piangeranno per ritornare gratis e solo per il calore e l’amore che sappiamo dare, noi siamo dei maestri in merito.
per il futuro , e spero ricco di soddisfazioni , sarò cosi umile da non salire sul carro perché non lo merito ma chiederò umilmente venia ogni qualvolta il presidente alzerà una coppa .
Falco…tu sei tifoso…e tutti i tifosi saliranno sul carro…a prescindere..la maglia azzurra conta più di tutto..
risposta a admin :
su questo non c’è alcun dubbio il napoli non è una fede è un dogma .
gli uomini passano o Napul è semp iss.