Il Napoli si sbarazza anche dell’ostacolo Bologna, l’ultimo passo per l’approdo in Champions League è stato fatto, conquistando con ben 2 giornate di anticipo il secondo posto e la qualificazione diretta alla fase a gironi della Coppa dalla grandi orecchie.
Un grazie a tutti, Presidente, allenatore, direttore sportivo, direttore generale, staff tecnico e medico e soprattutto ai calciatori azzurri, tutti protagonisti di un’annata fantastica, che ci permette di gioire, nonostante tutti noi tifosi credessimo, per grande fede e attaccamento ai colori, alla conquista del tricolore, spesso a un passo, ma impossibile da raggiungere a conti fatti.
La media punti dei partenopei è da squadra da scudetto senza dubbio, considerando che potrebbero arrivare altri 6 punti nelle prossime 2 gare e si potrebbe chiudere il campionato virtualmente a quota 81. E’ vero che sono stati persi punti e occasioni propizie durante l’arco del campionato, ma è altrettanto giusto considerare i punti guadagnati e presi per i capelli a pochi minuti dalla fine.
Il Napoli è certamente venuto meno nei primi mesi invernali (metà gennaio e febbraio), quando un periodo di appannamento generale, accompagnato da pareggi evitabili (su tutti lo 0-0 in casa contro la Sampdoria), proprio quando il distacco dalla capolista era ormai minimo (soli 2 punti) e si era in prossimità dello scontro diretto del San Paolo, al quale siamo arrivati in forma scadente e non proprio con il morale alle stelle (i punti di distacco erano diventati 6), non disputando una gara all’altezza contro la Juventus (1-1, come tutti purtroppo sappiamo).
L’importante era comunque riconquistare la Champions League ed il secondo posto (unico utile per l’accesso diretto ai gironi), e questo può essere considerato a tutti gli effetti un risultato eccezionale, il miglior risultato dell’era De Laurentiis, che consente alla Società di continuare il suo percorso di graduale crescita economica e sportiva, per gli introiti derivanti dalla Coppa ed il suo il prestigio internazionale.
In questo momento il Napoli non avrebbe alcuna necessità economica di cedere i suoi pezzi migliori, in primis Cavani, non ha bisogno di danaro liquido e ha a disposizione per il prossimo mercato oltre 50 milioni da spendere, derivanti dalla cessione di Lavezzi (che al contrario di quanti hanno detto e pensato possono essere utilizzati solo da questa sessione di mercato, entrando solo ora in bilancio…al 30 giugno 2013), oltre a una buona dose di liquidità derivante dagli ulteriori utili realizzati (circa 20 milioni).
Il Napoli, come si sa è attento al bilancio e, ribadisco, i danari incassati da una eventuale cessione del Matadòr entrerebbero in bilancio solo da giugno 2014, quindi non potrebbero essere utilizzati in questa sessione di mercato, a meno che non si applichi qualche alchimia contabile e si effettui qualche operazione spalmabile e rinviabile a futuri esborsi, come il prestito oneroso con diritto di riscatto nella stagione prossima (come fatto con Armero e Rolando a gennaio, prestito oneroso a 1 milione di euro e riscatto successivo per altri 7 ora giugno, cosa che avverà sicuramente per il colombiano…e molto probabilmente non per il difensore del Porto).
In conclusione il Napoli, trattenendo Mazzarri e Cavani, ricompensandoli adeguatamente con lauti ingaggi, avrebbe comunque la possibiltà di costruire con loro una grande squadra, avendo a disposizione una cinquantina di milioni da investire (senza contare gli introiti della Champions, che non potranno essere a disposizione se non dal 2014, per lo stesso discorso fatto per quelli derivanti da una eventuale cessione di Cavani).
De laurentiis potrebbe accontentare i due sia dal punto di vista economico che tecnico, rinforzando la squadra con elementi di certo valore : con oltre 50 milioni a disposizione potrebbero trovarsi, un degno sostituto di Campagnaro, un centrocampista di valore e un attaccante di prima fascia, un topo player da afficancare al matadòr (su tutti Jovetic, che De Laurentiis ha opzionato da almeno 2 anni) e qualche altro elemento per completare una rosa già di per sè forte e compatta.
Allora non ci resta che attendere le decisioni di Mazzarri e Cavani, per comprendere quali saranno le conseguenti strategie di mercato e come si evolverà la storia del Napoli, ricordando che ci sono tutti i presupposti perchè i due restino in azzurro : economici, tecnici e motivazionali…perchè disputare la Champions a Napoli, con la magli azzurra e con il San paolo stracolmo non è una esperienza da poco…non è un’emozione che capita tutti i giorni…ma un’occasione da non perdere…e questo Mazzarri e Cavani lo sanno
E ora godiamoci la Champions League e cominciamo a caricare la suoneria dell’ inno sui nostri cellulari !!!