Una giornata importante e ricca di soddifazioni per gli azzurri, che battono per 2 reti a zero il Genoa al San Paolo con gol di Pandev e Dzemaili e allungano il vantaggio sui rossoneri a 4 lunghezze di distanza in vista della sfida della prossima giornata a San Siro, partita che potrebbe, in caso di vittoria degli azzurri, diventare determinante per la conquista del secondo posto e per l’accesso diretto alla Champions league.
All’ora di pranzo il Milan ci ha allietato il pasto domenicale, conferendo al ragù un sapore speciale : i rossoneri in vantaggio per 2-0 a Firenze e con un uomo in più (espulso il viola Savic sul finire del primo tempo), si fanno rimontare inaspettatamente dalla Fiorentina in inferiorità numerica , grazie a 2 generosi rigori concessi ai viola (e uno negato ai rossoneri a una manciata di minuti dal termine per evidente fallo di mano di Rocaglia) dall’arbitro Tagliavento, che nella seconda frazione ha fischiato a senso unico, evidentemente per compensare una direzione che sembrava pro i rossoneri nel primo tempo. La partita finisce 2-2 e con Balotelli ammonito che , in diffida, sarà squalificato nel big match contro gli azzurri.
Il Napoli si prepara così alla trasferta di Milano, con il vento in poppa e le vele spiegate, in un ottimo momento di forma e con la statistica dalla sua : infatti gli azzurri non hanno ancora battuto una grande (pareggio e sconfitta con la Juve, pareggio con il Milan al San Paolo e sconfitta a Milano con l’Inter), nè hanno ancora compiuto un’impresa esterna contro le big del campionato (oltre alle sconfitte di Torino e Milano, hanno pareggiato all’Olimpico con la Lazio e a Firenze).
Ma veniamo alla gara connro il Genoa :
Il Napoli, con il morale alle stelle per la esaltante trasferta di Torino aveva l’obbligo di vincere, soprattutto dopo il passo falso dei rossoneri a Firenze, ed allungare le distanze dal diavolo.
La ripresa deli azzurri doveva avere continuità dopo il periodo buio vissuto tra febbraio e marzo ( 4 pareggi e la sconfitta di Chievo, con due soli gol segnati da Campagnaro ed Inler e Cavani all’asciutto per 6 giornate), che ci aveva buttato fuori dalla lotta scudetto. Le vittorie, seppur sofferte contro l’Atalanta al San Paolo e contro i granata, avevano fatto registrare il ritorno al gol e la ritrovata forma dell’attacco azzurro, compensati però da pessime partite difensive, con errori marchiani di quasi tutti i difensori azzurri, da De Sanctis a Cannavaro, da Britos a Gamberini (con il solo Campagnaro, assente a Torino, che salvava la faccia), che erano costati la bellezza di 5 gol in due gare e veri e propri miracolosi ribaltoni finali per portare a casa le partite con i tre punti.
Il Genoa del figliol prodigo Ballardini, dopo un periodo di ripresa che lasciava ben sperare in una tranquilla salvezza, si era arenato nelle ultime 4 gare, rimediando ben 3 sconfitte e un misero pareggio contro la diretta concorrente Siena a Marassi, rientrando di forza nella bagarre per non retrocedere, affiancata al penultimo posto proprio da Palermo (vittorioso ieri sul campo dei cugini doriani) e dal senesi a quota 27 punti.
Mazzarri poteva contare sul rientro di Campagnaro in difesa e decide di riproporre Britos al fianco di Hugo e Cannavaro, dopo la pessima e deleteria prestazione dell’uruguaiano a Torino. Sulle fasce, fiducia a Maggio a destra e un turno di riposo per Zuniga, sostituito da un Armero in grande spolvero. In mezzo Inler si accomoda nuovamente in panchina in favore della ritrovata verve (anche realizzativa) del sorprendente Dzemaili, che affianca Berahmi (a rischio squalifica ed in diffida…non verrà ammonito….ed è una notiziona). In attacco Hamsik-Cavani e un rigenerato Pandev.
Ballardini propone la difesa a 3 con Granqvist-Portanova -Moretti, in mezzo al campo Matuzalem e Kucka per contrastare Berahmi e Dzemaili, e blocca le fasce con Antonelli a sinistra e Jankovic a destra, per tamponare le corsie azzurre (non ci riuscirà). Bertolacci e M.Rigoni ad agire tra le linee e a fare da spalla all’unica punta, Immobile (che, al contrario di quanto dica il suo cognome, svaria e si muove su tutto il fronte offensivo).
Pronti via e il Genoa si mostra subito vivo e aggressivo, andando per due volte pericolosamente al tiro dalla distanza con Bertolacci e Kucka, impegnando De Sanctis, che è bravo e reattivo nel sventare la minaccia, bloccando in due tempi le conclusioni.
Il Napoli reagisce alla grande e un super Pandev, prima impegna Frey con un tiro potente dopo azione personale e poi tira a giro (al lato non di pochissimo) facendo gridare al gol. Buona occasione anche per Hamsik, che non riesce ad indirizzare il pallone in porta dopo triangolo Cavani-Pandev.
L’attacco azzurro sembra ispirato, con Pandev su tutti, Hamsik volitivo (anche se poco concreto) e Cavani, l’unico a perdere qualche palla di troppo.
Al 18° si concretizza la supremazia azzurra, con Pandev che, servito al limite dell’area da Cavani, si accentra e tira un bolide sotto la traversa. Boato del San paolo e gran gol del macedone..Napoli in vantaggio !!!
Il napoli controlla bene la gara, con Berahmi che sradica palloni a destra e manca, coadiuvato da un ottimo Dzemaili. Armero blocca Jankovic e riparte sempre pericolosamente, mentre Maggio fatica un pò più del dovuto per controllare la fascia di competenza, dove il Genoa concentra la maggior parte dei suoin attacchi, con Antonelli, aiutato da Bertolacci e Rigoni, che si allargano sulla fascia nel tentativo di creare la superiorità numerica. La difesa tiene, nonostante qualche indecisione di Cannavaro e Britos, ma con un Campagnaro sempre attento e puntuale nelle chiusure difensive (ammonito per simulazione…ma niente diffida per lui..e niente squalifica).
Passano 10 minuti e il Napoli raddoppia con Dzemaili, in azione di classica ripartenza, lo svizzero viene servito alla perfezione in profondità verso la porta dall’ennesimo assist stagionale di Hamsik, controlla la palla in corsa e con precisione chirurgica sferra il diagonale raoterra che fulmina Frey : 2-0 Napoli !!!
Il Napoli sfiora il terzo gol con una serpentina di Hamsik, che si beve in dribbling 4 avversari, entra in area e tenta da distanza ravvicinata e con poco spazio di far passare la palla con la suola sotto le gambe di frey, che riesce per sua fortuna ad intercettarla, davvero splendido marek…gol che sarebbe stato da cineteca ed avrebbe fatto impazzire il San paolo…
Allo scadere, altra disattenzione di Cannavaro, che si perde Immobile, che per fortuna si defila e tira alto sulla traversa.
Il Napoli torna in campo nella ripresa deciso a chiudere definitivamente la gara e ci prova subito con un’azione personale di Cavani, che entra in area e a due passi dalla porta, in posizione defilata, tira sul portiere in disperata uscita (forse poteva optare per un passaggio al centro al più libero Hamsik).
Il Genoa risponde con un tiro dalla distanza ben bloccato da De Sanctis, ma è un fuoco di paglia, perchè gli azzurri affondano nella difesa genoana come il coltello nel burro e ad ogni ripartenza creano pericoli per Frey, che deve uscire su cross basso di Hamsik, destinato al matadòr solo sul secondo palo. Ci provano ancora Hamsik (tiro fuori) ed Armero con due buoni spunti in velocità, ma con conclusioni sballate.
La ripresa è un vero duello Frey-Cavani, con il matadòr che va prima vicino al gol in 2 circostanze, con i suoi tiri deviati dai difensori che sibilano vicino ai pali e beneficia al 60° minuto di un calcio di rigore, per atterramento di Hamsik : Cavani si fa parare il tiro dal dischetto da Frey, ormai sono 4 i rigori sbagliati dal Napoli (3 da Cavani, 1 da Hamsik), con la maledizione dal dischetto che continua..gli azzurri ne hanno segnati 9 sugli ultimi 18..una media da rabbrividire..
Ballardini cerca di cambiare le carte e mette in campo in 10 minuti Vargas per Bertolacci, Olivera per Jankovic e Jorquera per Kucka, ma il risultato non cambia ed è sempre il Napoli ad avere occasioni a ripetizione con Cavani che di testa e di piede (2 volte) impegna frey, autore di miracoli in serie.
Anche il Napoli fa i suoi cambi ed entrano Inler per il diffidato Berahmi, Insigne per Pandev e nel finale anche El Kaddouri per Hamsik.
Il Genoa si rende pericoloso solo nei minuti di recupero con Rigoni (tiro fuori di poco) e con Immobile, che per la terza vola sfugge a Cannavaro e impegna De Sanctis, che con un’ottima parata mantiene la porta inviolata.
Il Napoli vince e convince e si prepara alla trasferta di Milano con ardore agonistico, forma eccelsa e coltello tra i denti…ci vorrà una partita memorabile in quel di San Siro, per sconfiggere i diretti cioncorrenti per la Champions e chiudere l’anno con un meritato secondo posto, dopo essere stati gli unici a duellare per il Tricolore con la Juventus…il Milan avrà dalla sua il pubblico..ma non Balotelli (lo spauracchio numero uno)…speriamo non ci siano favori arbitrali…dopo le polemiche che seguiranno e faranno da padrone tutta la settimana per l’arbitraggio di Tagliavento in Fiorentina-Milan…Il Napoli dovrà essere più forte eventualmente anche dell’arbitro…
Ballardini