Home Notizie e Commenti PSV – NAPOLI 3-0 : cronaca di una sconfitta annunciata
formats

PSV – NAPOLI 3-0 : cronaca di una sconfitta annunciata

Tutti sapevamo che il Napoli avrebbe schierato la formazione “non titolare”in Europa League, per precisa ed espressa scelta, ponderata e presa ad inizio stagione, per far giocare i giovani e per non far “marcire” in panchina alcune seconde scelte, sapendo, tra l’altro, che Mazzarri poteva (e ha sempre voluto) gestire un gruppo di 13-14 elementi, i c.d “titolarissimi”, e che poco spazio ha (ed avrebbe) lasciato ai giovani e ad altri elementi della rosa che non gli avrebbero garantito lo stesso rendimento ripetto a quelli più fidati (ossia i migliori).

Dunque, non deve meravigliare e non deve essere considerato un dramma perdere sonoramente ad Heindoven, contro una squadra composta da buoni elementi e, soprattutto, da attaccanti agili e veloci, che la difesa azzurra ha sempre sofferto. Se si aggiunge che i difensori olandesi sono abili di testa e si spostano in massa in avanti sui calci da fermo (altro punto debole e tallone di Achille degli azzurri)..allora la frittata è fatta.

In ogni caso questa sonora sconfitta ridimensiona il Napoli 2 e fa comprendere la pochezza degli svedesi dell’Aik Stoccolma, surclassati al San Paolo nella prima partita del girone (e di nuovo sconfitti in casa dalla capolista del girone, il Dniepr, che si è imposto in Svezia per 3 reti a 2, pur andando sotto per ben 2 volte per 1-0 e 2-1)

Ma veniamo alla gara:

Mazzarri tiene fede a quanto deciso in precampionato e schiera anche nella difficile trasferta olandese il Napoli 2, ad eccezione di capitan Cannavaro (squalificato per la prossima in campionato contro l’Udinese), Aronica e Dzemaili che non hanno partecipato alla trasferta di Genova con la Sampdoria.

Ed allora Rosati, il portiere di Coppa, torna tra i pali, Fernandez nel suo ruolo naturale di centrale difensivo. Mesto e Dossena fanno tirare il fiato a Maggio e Zuniga. Donadel sostituisce Inler davanti alla difesa, per tentare di recuperare il ritmo gara. In avanti il tridente baby, El Kaddouri-Insigne e Vargas.

Il Psv, allenato dall’esperto e pluridecorato Advocaat, propone un 4-2-3-1 molto offensivo, Waterman in porta,  una difesa in linea formata da Hutchinson a destra, Marcelo e Derjck centrali, il vecchio Bouma (35 anni) a sinistra. A centrocampo l’esperto ex milanista Van Bommel ed il mancino Strootman. In attacco 2 ali larghe, piccole e sguscianti, come Martaens (giovane talento belga, già castiga-Napoli con l’Utrecht in Europa League, due anni fa) e Narsigh, mentre Toivone agisce dietro le spalle del mobile attaccante Lens (anche lui ex Utrecht).

La partita, dopo soli 10 minuti di studio e un tiro di Insigne centrale (bloccato da Waterman), comincia a mettersi male per gli azzurri, con Dzemaili e Donadel che non riescono a fare filtro davanti alla difesa, non supportati da El Kaddouri (sempre più un pesce fuor d’acqua, in posizione ibrida, nè centrocampista, nè attaccante) e lasciano l’uomo in più a centrocampo. Con Dossena in netta difficoltà sul suo lato contro il veloce e sgusciante Narsigh, che lo supera con facilità in ogni occasione. E i difensori che non riescono a fermare…mai..Lens e Maertens. Risultato : il Napoli sparisce dal campo e concede al Psv l’impossibile, con Insigne che gioca a 40 metri dalla porta avversaria, affannandosi a fare il terzino su Hutchinson che spinge sulla destra come un ossesso, mettendo ancora più in difficoltà Dossena, già ridicolizzato da Narsigh, El Kaddouri che non copre e non sa cosa fare e Vargas isolato al suo destino tra le maglie difensive avversarie, servito con lanci lunghi e spalle alla porta, diventando una facile preda per i centrali olandesi. Il solo Mesto tenta qualcosa, avendo compiti offensivi, quasi da ala destra (mentre serviva come il pane in difesa per raddoppiare gli esterni avversari).

Insomma, oltre alla superiorità degli avversari rispetto ai giovani e poco esperti azzurri ed alla ruggine di quelli che giocano poco, anche Mazzarri ci mette molto del suo, schierando tatticamente la squadra in maniera scellerata, facendo fare una pessima figura a tutti, soprattutto ai giovani, che non so se si riprenderanno dallo shock della gara.

Il Napoli subisce e non reagisce, rischia di capitolare tre volte nel giro di 5 minuti (tra il 12° e il 17°), salvato dalla scarsa mira degli attaccanti del Psv e da una gran parata di Rosati.

Purtroppo al 18°arriva la papera di Rosati, che sceglie male il tempo dell’uscita su innocuo lancio lungo dalla difesa olandese, trovandosi incerto al limite dell’area azzurra e scegliendo di colpire di testa la palla, finendo per travolgere Fernandez che si apprestava ad anticipare Lens di testa e favorendo con uno sfortunato rimpallo l’attaccante olandese, che si trova solo davanti alla porta sguarnita : un gioco da ragazzi appoggiare la palla in rete, nonostante l’estremo tentativo di recupero di Aronica, che manca pallone e attaccante avversario (sarebbe stato espulso nel caso in cui il suo tentativo di fallo fosse andato a buon fine).

Il Napoli non riesce a scuotersi e lascia altre occasioni al Psv che Strootman e Derjick non sfruttano. Solo alla mezz’ora il Napoli sembra venire fuori con un paio di conclusioni che si rivelano, per lo più, un fuoco di paglia. Difatti il Psv continua ad imperversare (soprattutto dalla fascia destra con Hutchinson, rincorso da Insigne..che tenerezza..e Narsigh, che umilia Dossena…che pena).

Rosati para ancora, ma deve capitolare sulla conclusione ravvicinata di Maertens, deviata da Cannavaro, con Donadel ed Aronica assenti in copertura. 2-0 e palla al centro !!! Per fortuna l’arbitro fischia la fine del tempo…

Ad inizio ripresa mazzarri tenta la carta Cavani, togliendo dal campo un impalpabile El Kaddouri, ma la partita inizia così come era cominciata, anzi peggio. Il Psv guadagna calci d’angolo a ripetizione e puntualmente si rende pericoloso di testa, dopo una deviazione di Marcelo, che Aronica non vede proprio (lo stava marcando e lo perde !!!), un altro miracolo di Rosati di piede su altro colpo di testa di Derjick (che salta ben più alto di Fernandez), arriva il terzo gol, sempre su angolo : stavolta è Marcelo a colpire industurbato, lasciato solo da Aronica e Fernandez. Colpo di testa che si insacca in rete. 3-0 e partita in cassaforte per il Psv.

Il resto è noia, con il Psv che imperversa e ci grazia da una goleada meritata e gli azzurri che vengono, in evidente frustrazione, ammoniti quasi tutti, finendo la gara umiliati e distrutti nel morale.

La sconfitta non sorprende e non ci deve interessare, ma il Napoli 2 continuerà ad esistere???…la coerenza dice di si…la figuraccia deve far riflettere…soprattutto Mazzarri..che di colpe nella preparazione della gara..stavolta ne ha tante.

 

 

 

 

 
 Share on Facebook Share on Twitter Share on Reddit Share on LinkedIn
No Comments  comments 

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>