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LE PAGELLE di NAPOLI – AIK SOLNA

ROSATI 7 Il portierone di Coppa dimostra ancora una volta (per chi lo avesse dimenticato) le sue indubbie doti. Sempre sicuro nell’ordinaria amministrazione, influisce, con le sue due grandi parate nel primo tempo, sull’andamento della gara e sul secco risultato finale. La lunga assenza dal campo di gioco (in gara) non ne ha arruginito i riflessi.

GAMBERINI 6+ Un paio di distrazioni difensive in marcatura, ma anche tanta sostanza. Senza dimenticare il lancio lungo per il primo gol di Vargas. Prova convincente dopo il debutto in campionato di domenica.

FERNANDEZ 6+Gli avversari non erano proprio un’iradiddio. Lui ha qualche esitazione nella prima frazione di gioco, facendosi trovare talvolta fuori posizione e non chiudendo tempestivamente, pur senza commettere errori gravi. Meglio nella ripresa quando gioca con maggiore tranquillità, effettuando qualche buon anticipo, addirittura con uscita palla al piede.

ARONICA 6+ Si riprende subito dal lieve infortunio alla caviglia di domenica contro il Parma. Prende la fascia di capitano e con mestiere ed esperienza dissinnesca gli avversari. Sempre presente, sempre una certezza. Una “chicca”: prende 2 volte la palla con la mano…con la solita naturalezza…ma non gli fischiano il fallo…in campo internazionale non lo conoscono ancora bene…pensano sia involontario..

MESTO 6 Tenta di spingere con insistenza nel primo tempo, va sul fondo e mette anche un paio di cross invitanti. Si dà da fare, ma commette anche qualche errore di misura (forse qualcuno di troppo) nei passaggi e negli appoggi. Si dedica maggiormente alla fase difensiva nella ripresa e non demerita.

BERHAMI 6,5 Lo svizzero svolge alla perfezione il ruolo di recupera palloni, sempre vincente nei contrasti (a volte ricorda un pò Bagni..con qualche differenza di tecnica individuale), raddoppia su tutto e tutti e tiene fisicamente da solo tutto il centrocampo azzurro. Gran lottatore, sarà una delle anime del Napoli di quest’anno.

DONADEL 6 Finchè le energie lo sorreggono è uno dei migliori in campo, bravo a disinnescare Borges ed a smistare palloni precisi e preziosi…il problema è che la benzina finisce dopo nemmeno mezz’ora..e allora comincia a perdere contrasti, palloni e avvrsari, il Napoli cede il centrocampo agli svedesi rischia di prendere il gol sul finire del primo tempo. Frustalupi se ne accorge (come tutti del resto) e lo sostituisce con Dzemaili ad inizio ripresa. Non ci sentiamo di dargli un’insufficienza dopo un anno di agonizzante riposo.

DOSSENA 5+ Non sembra al top della forma, soffre maledettamente in fase difensiva, dove se la deve vedere con lo scattante ed agile Lalawele, che raramente riesce a fermare, impreciso nei passaggi e negli appoggi, riesce a crossare bene in area avversaria per 4-5 volte, dimostrando che non ha dimenticato il suo pezzo forte. Non ci è piaciuto affatto, a dir la verità.

EL KADDOURI 5 Dispiace doverlo giudicare alla prima uscita, sembra Vargas al suo debutto in al San Paolo l’anno scorso contro il Cesena in Coppa Italia, non riesce a trovare ancora la posizione giusta in campo, sembra spaesato e dimostra di non conoscere ancora schemi e movimenti della squadra…lo dovremo attendere ancora un pò…il ragazzo si farà. Gioca un solo tempo..e va bene così.

VARGAS 7,5 Grande prova del ritrovato Vargas, che ha fugato gli ultimi dubbi degli scettici sulle sue potenzialità, finalmente mostrate in tutto il loro fulgore. Il cileno era atteso ad una prova convincente e soprattutto all’appuntamento con il gol, che conferisce morale e convinzione nei propri mezzi ad un attaccante, trovandone addirittura tre (e di ottima fattura…anche se con l’evidente complicità dei difensori e del portiere avversario).“Turboman”(questo il suo soprannome in Cile), vice Pallone d’Oro del Sudamerica (dietro al già osannato e sopravvalutato talento brasiliano Neymar…paragonato con troppa fretta a Messi, come spesso accade) ha iniziato a far comprendere il suo valore e a giustificare la non proprio esigua spesa da parte della Società azzurra (11 milioni di euro), dimostrando la bontà delle sue doti tecniche e di goleador e, quel che più conta, una raggiunta sintonìa con compagni e schemi di gioco. Sul punto diamo di nuovo ragione a Mazzarri ed alla sua “riluttanza” a gettare nella mischia i nuovi arrivati senza prima averne verificato caratteristiche e adattabilità ai dettàmi tecnico-tattici da lui impartiti.Vargas aveva avuto veramente poco spazio sinora, qualche scampolo di gara lo scorso campionato, in cui si è solo potuto intravedere quello che si raccontava di buono di lui in allenamento, delle sue grandi doti tecniche, inespresse sul terreno di gioco proprio in virtù dei pochi minuti a disposizione e delle difficoltà di ambientamento per un giovane come lui in una realtà difficile come quella di Napoli (città e squadra) e del calcio italiano. In ritiro a Dimaro e nelle amichevoli di questa estate ha evidentemente convinto tutti sulla bontà delle sue qualità e sul suo progressivo integrarsi agli schemi e ai movimenti richiesti dall’allenatore, meritandosi la conferma ed evitando la sua cessione in prestito, anche e soprattutto con la consapevolezza che ci sarebbe stato spazio per giocare almeno in Europa League, aumentando le possibilità di dimostrare in campo il suo valore. Ed eccolo pronto all’appuntamento : debutto e tripletta sotto gli occhi del suo pubblico, che da oggi penso abbia trovato un nuovo beniamino ed un plusvalore da aggiungere alla squadra per il raggiungimento degli obiettivi.

INSIGNE 6,5 Si infiamma a tratti, sembra estraniarsi per alcune fasi della gara (caratteristica di chi non ha ancora acquisito la piena maturità), ma mostra colpi di alta scuola quando vuole. Da ricordare un tiro a giro che sfiora il sette, l’assist per il secondo gol di vargas e altre giocate da fuoriclasse.

 
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