DE SANCTIS 7 Il Pirata Morgan è tornato ad essere una sicurezza dopo un periodo altalenante e poco brillante di forma. Tre parate determinanti su Ilicic, Hernandez e Zahavi ed anche tante, ma proprio tante uscite alte in presa sicura (cosa che non vedevamo da un pò di tempo). Uniche pecche : una preoccupante uscita a vuoto nel primo tempo, non sfruttata dagli avversari e un rilancio di piede sballato senza conseguenze dannose (per fortuna).
FERNANDEZ 5,5 Impiegato nel suo non congeniale ruolo sul centro-destra nella difesa a tre, non gioca una pessima gara e non combina guai particolari. Si incrocia spesso con Hernandez, che si sposta dalle sue parti, proprio per sfruttare la differenza di passo e agilità rispetto all’argentino e talvolta riesce a metterlo in difficoltà. Importante sulle palle alte in area azzurra. Ammonito, sarà squalificato nella trasferta di Bologna.
CANNAVARO 6 Tanti gli interventi pregevoli del capitano, che si perde insieme ad Aronica l’avversario in area un paio di volte, circostanza che ci poteva anche stavolta costare cara. E’ accaduto spesso quest’anno vederlo fuori posizione sulle palle per gli attaccanti serviti in area azzurra e spesso abbiamo preso gol evitabili proprio a causa della sua scarsa attenzione. Come detto stavolta gioca benino, anticipando spesso gli attaccanti e mettendo più di una pezza su errori dei compagni di difesa e centrocampo.
ARONICA 5+ Per lui che quest’anno è stato più di una garanzia, stavolta qualche passo indietro.Stanco per le tantissime partite disputate durante la stagione, commette qualche errore di troppo in marcatura, non perfettamente coadiuvato da Zuniga. Si perde due o tre volte l’avversario diretto (Ilicic lo irride un paio di volte), che si libera di lui e va pericolosamente sul fondo. Ottimi interventi alternati ad altri poco tempestivi ed efficaci. Sono stato un pò severon con lui nella votazione, ma tant’è….
MAGGIO 6,5 E’ il suo momento (non solo per il cognome). Ritornato lui dopo una breve parentesi di stop per l’infortunio muscolare patito nella sfida contro il Chelsea, il Napoli ha ripreso il suo cammino vincente e non è un caso. Tornato lui sono ricomparse le fasce, unica alternativa di gioco proposta da Mazzarri alle invenzioni del tridente. Senza le fasce il Napoli era monocorde…o arrivava l’acuto del campione o difficilmente si era pericolosi. Ha riportato, inoltre, solidità alla fase difensiva, fase in cui negli ultimi due anni è cresciuto molto, anche grazie a Prandelli e alla Nazionale, dove svolge il terzino nella difesa a 4, in una posizione che lo costringe spesso alle diagonali difensive e alla marcatura. Mutti cerca di arginare le sue scorribande, piazzandogli Bertolo alle costole, che lo mette in difficoltà in più di un’occasione, ma lui non demorde ed alla fine vince il duello ai punti. Si propone spesso in avanti, ma non viene sempre servito con precisione dai compagni (alcuni lanci di Gargano, Inler, Cannavaro e Fernandez sono troppo lunghi e sballati e ne vanificano lo scatto ed il sacrificio).
GARGANO 6+ Uno come lui diventa fondamentale, soprattutto al termine della stagione, periodo in cui tutti hanno poche energie da spendere ed in cui lui è capace di sovrastare gli avversari per corsa e “animus pugnandi”. Gioca una partita tutta polmoni e generosità, con mille palloni recuperati, ma anche con tanti errori di misura, come sempre (i piedi sono il suo limite invalicabile). Il voto è la media tra quanto corre e recupera e quanto dilapida con i suoi ferri da stiro (i piedi). Determinante comunque, ingaggia un duello tutto muscoli con Barreto e con tutto il centrocampo rosanero.
INLER 6,5 Forse anche sette. Prende per mano il centrocampo azzurro, come è accaduto nelle ultime partite, ma raramente durante la stagione. Detta i ritmi del gioco, rallentandolo e intensificandolo a piacimento. Combatte con Migliaccio, si sposta su Zahavi nella ripresa. Sempre lucido e presente si propone in avanti ed anche al tiro, cogliendo l’incrocio dopo 5 minuti. In netto crescendo, le sue capacità, solo intraviste quest’anno, stanno emergendo nel finale.
ZUNIGA 6 Croce e delizia dei tifosi contro la Roma all’Olimpico, riconosce i suoi attuali limiti di forma e gestisce bene le energie a disposizione (ormai Mazzarri non lo alterna più con Dossena, che lascia puntualmente in panca). Si occupa più della fase difensiva, che svolge con ordine e diligenza , che di quella offensiva, che tralascia un pò…giustamente..anche perchè di qui al termine non penso che vedremo molto Dossena sulla fascia.
HAMSIK 7,5 Il migliore!!! Una partita degna del vero fuoriclasse che è. Questo è il Marek Hamsik che i tifosi vorrebbero sempre vedere, quello maturo, sempre più propositivo, battagliero e sempre meno assente dal gioco, sempre meno propenso al solo compitino tattico. Iniziative a go-go, passaggi illuminanti, mai banale, essenziale solo quando necessario. Cuce e ricuce il gioco, legàme imprescindibile tra centrocampo e attacco, luce per le ripartenze azzurre e colpi da vero fuoriclasse. Il tutto condito da uno splendido gol..il numero 9 in campionato, per lui che era in ritardo nello score realizzativo, avendoci abituato ormai alla doppia cifra.
PANDEV 7+ E bravo Pandev!!! Il macedone conferma lo stato di forma e la sua classe cristallina, inventando numeri e giocate da alta scuola. Faro dell’attacco partenopeo, tenta spesso la giocata vincente ed illumina con il suo talento la fase offensiva degli azzurri. Corre e lotta senza mai arrendersi, si propone e sforna assist pregevoli per i compagni. Su tutti quello fenomenale per il gol di Hamsik. Aveva gli occhi dietro le spalle? Geniale!!!
CAVANI 7 Mezzo voto in più perchè come Ercole quest’anno ha svolto più dellle proverbiali 12 fatiche. Imprescindibile per l’attacco azzuro, mette a segno il suo gol n.23 in Campionato, il 32°in stagione, Coppe incluse. E’ sempre presente nel tabellino dei marcatori ed oggi la sua fisicità si fa sentire in campo più del solito. Grande matadòr…non molli mai!!!
LAVEZZI s.v Entra nel finale al posto di Pandev. Ancora non al topo della forma, Mazzarri gli preferisce il macedone e fa bene, come dimostra il campo. Non credete alle voci di una sua partenza e di una conseguente esclsione. Un Lavezzi in forma Mazzarri lo farebbe giocare sempre, anche se avesse già firmato per un’altra squadra, cosa peraltro non vera…
BRITOS e DOSSENA Pochi minuti per entrambi. Ovviamente non giudicabili.