DE SANCTIS 6 Il Parma arriva dalle sue parti pericolosamente in parecchie circostanze, ma la mira degli avanti parmensi non è precisa e lui viene graziato in almeno 3 occasioni. Non deve compiere prodigi particolari e non è colpevole sul gol (anche se nell’occasione il miracolo lo poteva fare, respingendo lateralmente il colpo di testa di Paletta, lasciato colpevolmente solo in area dai compagni di reparto), purtroppo la sua istintiva respinta finisce sui piedi di Zaccardo, che anticipa Fernandez e lo batte.
GRAVA 5,5 Chiamato in causa per marcare Giovinco, lo abbatte dopo solo 3 minuti e viene ammonito. Viene sostituito a fine primo tempo per un infortunio muscolare che ne svilisce la prestazione. Aveva giocato senza infamia e senza lode sino a quel momento, andando un pò in affanno come tutti i compagni di reparto.
CANNAVARO 5 Se la deve vedere con Okaka, fisico possente, ma poco lucido sotto porta, non supportato da piedi sopraffini. Un duello tutto muscoli e spallate, dal quale non esce perdente. Troppi lanci a vuoto ed interventi tempestivi, altri poco rassicuranti. Non comanda la difesa con autorità come nelle ultime recenti prestazioni, mostrando qualche pecca tecnica di troppo. Non ci è piaciuto per niente oggi.
BRITOS s.v Si infortuna troppo presto per giudicarlo. 15 minuti e viene sostituito da Campagnaro, più adatto del lento e possente uruguagio nella marcatura dello sgusciante Biabiany.
CAMPAGNARO 5 Sostituisce Britos dopo 15 minuti, pur essendo destinato inizialmente alla panchina, dopo aver disputato quasi tutta la partita con la nazionale argentina (era al debutto) nella trasferta infrasettimanale di mercoledì in Svizzera (vinta per 3-1, con tripletta del solito Messi). Hugo limita le sortite offensive di Biabany, che controlla con perentorietà. Si smarrisce nel secondo tempo, compiendo una serie di errori, tra il quali un “peccato mortale”, l’angolo che regala al Parma, dopo aver perso banalmente la palla in fase di impostazione (errore che ripete con imbarazzante frequenza), dal quale scaturisce il gol del pareggio gialloblù.
FERNANDEZ 5 Entra al posto di Grava, giocando ancora una volta nel ruolo che gli risulta indigesto, quello di terzino destro nel tridente difensivo. Lui, abile nel gioco aereo, viene impiegato nel posto sbagliato al momento sbagliato (seppur forzatamente…era l’ultimo difensore rimasto in panchina a disposizione del mister), trovandosi di fronte il rapido e sgusciante Giovinco, del quale ovviamente non ha il passo. Cerca di difendere il vantaggio nell’assalto finale del Parma, ma si fa anticipare da Zaccardo nell’azione del gol.
MAGGIO 5,5 Stavolta anche lui, la freccia azzurra, sembra giù di corda dopo i 70 minuti disputati con la maglia azzurra della nazionale italiana in settimana. Deputato a battagliare contro Modesto sulla fascia e ad aiutare Grava nella marcatura di Giovinco, non si sposta in avanti con frequenza e quando lo fa non incide. Un pò appannato e confusionario, non è impeccabile nemmeno in fase difensiva.
GARGANO 5 Dopo mille fatiche (ci mancava pure quella con la maglia dell’Uruguay), anche il Mota si prende una pausa. Stanco nel fisico e nella mente, capisce subito di non essere in giornata, cercando addirittura di dosare le energie. Quando comincia a sbagliare palloni su palloni, addormentandosi sulla palla più di una volta in fase di impostazione e di rilancio, comprende come tutti (allenatore compreso) che è meglio uscire dalla contesa. La sua faccia stanca e stremata dimostra tutta la sua difficoltà odierna. Va bene lo stesso…lo giustifichiamo stavolta.
DZEMAILI 5 La sua recente forma induce Mazzarri a mandarlo in campo al posto del più affaticato Inler (le cui energie vanno dosate). Ormai il giocatore ha acquisito fiducia ed evidentemente anche quella del tecnico, che lo considera ogni giorno che passa sempre di più alla stregua dei “titolarissimi”. Generoso, non disputa una partita tatticamente sagace e corre spesso a vuoto. Ripiega a fatica, non consentendo un filtro adeguato alla difesa. Rimane tra color che son sospesi, vagando nel centro del campo, non eccellendo in alcuna delle due fasi. Ammonito e diffidato, sarà squalificato e assente nella prossima contro il Cagliari.
INLER 6,5 Sostituisce Gargano nella ripresa e si fa apprezzare subito per alcuni interventi. Mette un pò d’ordine, fa filtro ed alla fine risulta uno dei migliori nella pochezza odierna. Fornisce un bell’assist per il Pocho, meglio appostato di lui (poteva tirare, ma secondo me ha fatto lascelta giusta nel cercare il compagno in posizione migliore), che sbaglia un gol dei suoi a porta vuota, anzi vuotissima, tirando sul palo (…unica scusante…forse non credeva alla estrema generosità di Inler, pensando che lo svizzero avrebbe tirato).
DOSSENA 5 Cliente scomodissimo per lui Biabany (accompagnato da Zaccardo e da Musacci sul centro destra). Il Dossena del periodo continua a non esaltare, finendo spesso a difendere (mestiere non suo) e quasi mai ad offendere, anche per questioni tattiche. Mette due volte Cavani avanti alla porta con i suoi cross (sul primo il matador segna, ma è lui a trovarsi in fuorigioco prima dell’assist e il gol viene annullato; sul secondo Cavani non riesce a deviare la palla ormai destinata in rete…bastava un semplice tocco).
HAMSIK 5,5 Nella prima fase scompare quasi dal gioco e non svolge al meglio il suo compito in copertura. Mazzarri lo tiene in campo nella ripresa e lo slovacco, pur non esaltando, contribuisce al successo della squadra con qualche buona giocata. Non in una delle sue migliori giornate.
LAVEZZI 7,5 Mezzo voto in meno per il gol divorato, ma una grandissima partita disputata. Il Pocho era uno dei pochi ad essere rimasto a Napoli ad allenarsi ed ha confermato il suo stato di grazia e di forma splendida, impegnando da solo tutta la difesa parmense e risultando sempre pericoloso ad ogni palla toccata. Ingaggia un duello corretto, ma senza esclusione di colpi con Santacroce, suo ex compagno, ed è spesso incontenibile nelle sue sfuriate offensive, tant’è che gli avversari sono costretti ad abbatterlo più volte. Segna il suo 4° gol consecutivo (e non è poco), confermando una inaspettata vena realizzativa, salvo dimostrare che i gol facili proprio non riece a farli, sbagliando clamorosamente il colpo del k.o. a porta vuota, trovando il palo.
CAVANI 6 Segna anche stavolta, pur sbagliando il rigore, ma facendosi perdonare l’errore sulla respinta del portiere. Lotta e combatte, cercando un’altra gioia personale, senza riuscirvi. Non il miglior Cavani, ma imprescindibile per la squadra in ogni gara. S’avess riposà nu poco…