Doveva essere la partita del rilancio, dopo i favorevoli risultati di ieri delle squadre che ci precedevano, sconfitte per Milan nel derby e per l’Udinese a Genova, con l’ex Marino pronto a dare un dispiacere alla squadra bianconera, pareggio inaspettato del Cagliari a Torino con la Juventus.
I punti dalle prime in classifica potevano ulteriormente ridursi conquistando i tre punti, meno 8 dalla capolista, meno 7 dal Milan e, soprattutto, a soli 5 punti dall’Udinese, piazzata al terzo posto, quello che vuol dire qualificazione in Champions, o almeno ai preliminari.
Invece il freddo ha bloccato gli azzurri ed il Bologna ha raggelato l’ entusiasmo dei non pochi tifosi giunti al San Paolo, nonostante la rigida temperatura e l’avversario non proprio di prima fascia.
Un pareggio, ottenuto grazie ad un rigore messo a segno da Cavani alla metà del secondo tempo (fallo di mano di Perez al limite dell’area di rigore, visto fuori dall’arbitro e dentro dal guardialinee), dopo l’iniziale vantaggio di Acquafresca, che si trova solo a pochi passi da De Sanctis e lo batte su palla filtrante in area partenopea, dopo eclatante liscio centrale di Campagnaro che inganna anche Maggio che sale verso il centro per mettere in fuorigioco l’avversario (senza riuscirvi), invece di chiudere la diagonale difensiva.
Un primo tempo regalato dagli azzurri agli avversari, come troppo spesso è accaduto al San Paolo quest’anno. Dopo un inizio promettente, con una grande occasione per Hamsik dopo 10 minuti, sprecata dallo slovacco che tutto solo contro Gillet si fa intercettare il tiro dall’estremo difensore bolognese.Il Napoli perde momentaneamente la bussola e si fa sorprendere prima con Di Vaio, lanciato a rete da Inler che perde palla a centrocampo, poi da Acquafresca in occasione del gol.
Il Napoli non riesce a reagire e a rendersi pericoloso, soprattutto perchè il vantaggio permette a Pioli di giocare la gara desiderata, con un Bologna attento in difesa, coperta da un centrocampo aggressivo e tenace con Perez e Mudingayi a mordere le caviglie degli avversari e con il giovane Taidèr a contrastare Inler in fase di impostazione (ottima la prestazione dell’under 21 francese, una vera forza della natura, instancabile e tatticamente prezioso), fasce bloccate con Morleo a sinistra e Pulzetti a destra a frenare le velleità offensive di Dossena e Maggio e costanti raddoppi dei centrocampisti. Mudingayi segue spesso Hamsik sulla sinistra, mentre Raggi e Cherubin marcano quasi a uomo Cavani e Pandev, con Antonsson alle loro spalle pronto a spazzare l’area di rigore. Si sacrificano anche Acquafresca e DiVaio, seguiti dal trio difensivo azzurro, sui quale operano un grande pressing.
Pandev ispirato è sfortunato in sede di conclusione, Cavani assente, Hamsik voglioso, ma impreciso. Inler in imbarazzante difficoltà, così come Maggio, inconcludente Dossena. Si danna l’anima Gargano con la solita foga e generosità, ma anche con le solite imprecisioni. Grave l’errore di Campagnaro sul gol. Cannavaro si spinge anche in avanti, senza costrutto e Aronica è il migliore dei suoi. De Sanctis inoperoso, nulla può sul gol subito.
Il Napoli parte determinato nella ripresa, sfiora il gol con Pandev, che si gira bene a pochi passi dal portiere, ma non trova il tocco vincente dopo incornata di Cavani, che lo pesca a pochi passi dal gol.
Mazzarri fa uscire dopo 10 minuti Campagnaro per Zuniga, passando alla difesa a 4 con Aronica e Cannavaro centrali, Maggio e Dossena che arretrano sulle fasce e con il colombiano deputato a spingere sulla fascia destra. Il Napoli preme, ma non passa. Il Bologna regge bene sino a 20 minuti dalla fine, quando l’arbitro concede il rigore, trasformato da Cavani, al gol n.50 in una stagione e mezza in maglia azzurra.
Forcing finale con ingresso di Vargas negli ultimi 10 minuti, che non entusiasma anche se in campo per pochi minuti (ha una buona palla, ma invece di tirare verso la porta dal limite dell’area, opta per un improbabile colpo di tacco per Cavani, intercettato con facilità dal un difensore del Bologna…era un’occasione favorevole). A cinque minuti dal termine dentro anche Lucarelli, ma senza esito alcuno. Anzi è il Bologna che in contropiede sfiora clamorosamente il gol del vantaggio, con due ghiotte occasioni sfumate per un soffio, per i recuperi miracolosi e fortunosi di Maggio e Zuniga, che anticipano rispettivamente Acquafrescae Di vaio.
Il Napoli non riesce a passare e il triplice fischio finale sembra anche quello di chiusura alla speranze azzurre di riaccendere la luce in campionato.
Ma quello che mi ha fatto, anzi mi sta facendo, incaxxare da morire e’ Inler…
Troppi errori!
Speriamo che migliori.
Ciao Luca.