Ancora euforici per l’impresa di martedì in Champions, abbiamo tentato di calarci nuovamente nella più cupa atmosfera della serie A, trovandoci di fronte, come avversario di turno, la scomoda Atalanta, scintillante realtà di questo inizio di stagione.
La squadra orobica, tornata in serie A dopo il purgatorio della cadetteria, ha iniziato ad handicap la sua rincorsa alla salvezza, partendo con una penalizzazione di 6 punti, frutto della scellerata ultima vicenda legata al calcioscommesse, con alcuni calciatori bergamaschi coinvolti nell’ennesima puntata della saga, stavolta legata a risultati “combinati” dello scorso campionato. Sul banco degli imputati il capitano Doni, squalificato per 3 anni e 6 mesi dalla Commissione Disciplinare, sanzione poi confermata dalla corte di Giustizia Federale, per una vicenda che ha generato non poche polemiche, condìta da dubbi e perplessità che hanno condizionato l’opinione pubblica, dapprima scatenando una nuova bolla mediatica circa l’ennesima bomba che stava per scoppiare sul calcio italiano, ridimensionata poi dai fatti, circoscritti a pochi personaggi e dai contorni “noir”.
Sapientemente costruita dall’ex “factotum” napoletano PierPaolo Marino ( in una recente intervista del Presidente De laurentiis, dopo le polemiche conseguenti il rinvio di Napoli-Juventus, abbiamo appreso che ha spalato anche acqua e fango dai sottopassaggi prossimi agli spogliatoi del San Paolo), uno dei principali artefici del Napoli attuale, colui che con la sua abilità a scovare giovani talenti, ha avuto l’occhio lungo, portando a Napoli per pochi spiccioli (si fa per dire), giocatori come Lavezzi, Hamsik, Gargano, oltre ai vari Campagnaro,Aronica, Cannavaro, Maggio, solo per citarne alcuni…senza dimenticare German Denis, una scommessa del d.g., che sta dando i suoi frutti proprio nell’Atalanta, società che ha investito nell’attaccante argentino proprio grazie alle indicazioni del dirigente avellinese, che ha sempre creduto nelle potenzialità e nell’innato fiuto del gol del “tanque” argentino.
Proprio Denis, attuale capocannoniere del campionato con 10 gol, ha portato in vantaggio l’Atalanta nel combattuto match contro gli azzurri, con un gol da opportunista e da bomber vero. L’attaccante ex partenopeo ha dato tutto se stesso durante la gara, non risparmiando una goccia di sudore, pur di dare un dispiacere alla sua vecchia squadra (2 partite e 2 gol da ex del Napoli) e regalare una vittoria importante e prestigiosa alla sua nuova “patria” calcistica, disputando una partita come al solito generosa e dispendiosa, condita non solo dal gol, ma da tante giocate che hanno esaltato ancora una volta le sue doti di “bomber di razza”. Non sarà un fenomeno il buon Denis, non avrà piedi sopraffini, ma la porta la vede e la sente, come ha sempre dimostrato anche in maglia azzurra, dove si è sentito troppe volte un rincalzo, preferendo cercare gloria e soddifazioni altrove, in una compagine che lo potesse sostenere e che lo facesse sentire un titolare inamovibile. La realtà di bergamo ne ha definitivamente consacrato le doti e gli ha permesso di esprimersi al meglio, e lui sta ripagando ampiamente la fiducia concessagli.
Per fortuna che la “zona Mazzarri” è tornata in voga e che Cavani, a tempo quasi scaduto, ha trovato la stoccata vincente, permettendo al Napoli di trovare un pareggio ormai insperato, ma in fin dei conti meritato. Una sconfitta avrebbe certamente posto un ulteriore divieto ai sogni scudetto degli azzurri, che martedì cercheranno di regalarci un’altra notte magica contro l’”odiata” Juventus, che comanda la classifica di serie A con ben 9 punti di vantaggio sul Napoli, da ridurre a 6 senza esitazioni, battendo la vecchia signora e anche sonoramente, senza possibiltà di replica.