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LE PAGELLE di NAPOLI MANCHESTER CITY

Un 10 e lode alla squadra, all’allenatore e all’”urlo del San Paolo”.

DE SANCTIS 9 Oggi c’era bisogno anche di lui e Morgan non si è fatto trovare impreparato all’appuntamento con la storia, diventando uno dei protagonisti assoluti della gara, para tutto, il possibile e l’impossibile. Salva il risultato più volte su Balotelli, Aguero e chiunque provi a centrare la porta, perfetto nelle uscite, conferisce con la sua autorità sicurezza a tutto il reparto difensivo. Talento ed esperienza al servizio della causa azzurra. Immenso!!!

CAMPAGNARO 8,5 Questa era la partita in cui tirare fuori artigli e cuore, le armi preferite da Hugo, al quale non manca certo coraggio e generosità. Dà tutto se stesso, sfoderando una partita da campione, difende e attacca senza soluzione di continuità, fa sentire il fiato sul collo a Balotelli, che dalla sua parte non riesce proprio a passare, cercando fortuna al centro, costretto ad indietreggiare per trovare palloni giocabili. La marcatura fuori dall’area è asfissiante ed efficace. Un leone su tutti i palloni, una spina nel fianco costante e pungente per gli avversari. Tutti pazzi per Hugo!!!

CANNAVARO 9 Se si aveva qualche dubbio sulle sue qualità e sulla sua completa maturità, almeno a certi livelli, questa partita ne ha segnato in maniera definitiva la consacrazione. Guida da capitano e da napoletano convinto la difesa e accompagna il Napoli verso la “laurea internazionale”.Prandelli, qualora avesse ancora dubbi su di lui, non potrà dimenticare cosa sta facendo il Capitano e cosa ha fatto e dimostrato in questa partita. Cannavaro dovrà dire un grazie speciale a Mazzarri, che lo ha forgiato e fatto diventare un calciatore vero, esaltandone le qualità e smorzandone le pecche, che lo avevano sempre relegato a “controfigura” del fratello Fabio. Non avrà vinto un Mondiale, ma la sua carriera ha subìto una svolta decisiva. Marca il gigante bosniaco Dzeko (Mr. 40 milioni di euro), con tutta la attenzione, abnegazione e mestiere possibile e non gli fa letteralmente “vedere la palla”. Perfetto in tutto, non una sbavatura o un’indecisione. Da 10 e lode. Il 9 vuol dire che non può più mollare di un centimetro ormai, e che non c’è mai fine alla voglia di migliorarsi e dimostrare il proprio valore. Commovente!!!

ARONICA 7,5 Quando ha sbagliato il rinvio di destro, che ha consentito al Manchester di pareggiare, mi sono chiesto. Perchè proprio lui??? Il migliore degli azzurri dall’inizio della stagione, perchè proprio a lui doveva capitare questo infortunio, così grave e pesante ?!? I compagni e lui stesso avrebbero dovuto fare qualcosa di speciale per rimediare all’errore (che nel calcio ci può stare, ma non tanto in questa sfida), che avrebbe potuto segnare negativamente il cammino in Europa degli azzurri, e non solo, avrebbe potuto pesare come un macigno in questa stagione, determinandone, se non il fallimento, l’inizio di una discesa ripida e improvvisa. Ma il Dio del pallone è sempre presente, il gol del Matador a inizio ripresa l’ha sollevato da un peso gravoso e scomodo, ricaricandolo a mille, e rispedendolo di colpo in paradiso. San Totò l’Illuminato non ha sbagliato, come sempre accade di recente, più niente, sfoderando una partita da “gladiatore” vero e risultando uno dei migliori in campo. Le sue prestazioni recenti e la convinzione acquisita nei propri mezzi, forse hanno generato l’errore di cui si è macchiato, dimenticando che il suo piede destro non è poi tanto fine e che con questo piede avrebbe fatto meglio a spedire la palla nei Distinti, con la sua vecchia umiltà. Per fortuna l’errore non ha influito sul risultato finale e la macchia non è stata “indelebile”, cancellata dalla grande prestazione sua e dei compagni, svanita, come nel nulla al triplice fischio dell’arbitro.

MAGGIO 8 Lo stantuffo della  fascia destra, ma non solo, è diventato un gigante anche nella fase difensiva e nella marcatura, difende e riparte, il miglior terzino destro d’Italia. Quando è così in forma non si tiene, preziosissimo per la sua forza e per la sua acquisita maturità tattica. Da quando in Nazionale è costretto a fare anche il difensore nella linea a quattro, ha migliorato anche nelle marcature, nelle diagonali e la sua maturazione tattica è ora completa. la sua forza fisica e la sua incontenibile progressione gli consente di svolgere tutte e due le fasi al meglio. Arriva stremato sotto porta e sbaglia il gol del 3-1, ma per quantità e qualità espresse non può che essere lodato e santificato, come super-maggio, un calciatore di rango internazionale, in assoluto uno dei pezzi più pregiati a disposizione di Mazzarri. Corri ragazzo, corri!!! Devastante!!!

INLER 7,5 Mezzo voto in meno per non aver potuto disputare l’intera partita, alla fine della quale, se fosse rimasto in campo avrebbe potuto anche essere il migliore. Costretto ad abbandonare il terreno di gioco per una ginocchiata di Dzeko da tergo, ha dovuto lasciare la cabina di regia per la contusione al costato, ha stretto i denti, ha tentato di rimanere in campo con tutte le sue forze, ma si è dovuto arrendere e lasciare il posto al connazionale Dzemaili. Un vero peccato (l’infortunio non dovrebbe essere grave per fortuna, solo una forte botta), perderlo in una fase delicata e pericolosa della gara, che fortunatamente si è conclusa, comunque, con la vittoria, nonostante l’assenza del suo peso in mezzo al campo e la sua sua autorità, dimostrata sino a quel momento, si sia fatta sentire parecchio. Un calciatore di caratura mondiale, che qualcuno si è permesso addirittura di mettere in discussione per qualche prestazione poco brillante e sottotono. ma noi, che ne abbiamo sempre apprezzato le caratteristiche e le innate doti, non abbiamo retrocesso il nostro pensiero sul gladiatore svizzero nemmeno per un attimo, difendendolo a spada tratta, giustificandone le sue prestazioni, poco esaltanti, ma sempre positive, con la stanchezza accumulata e con il nuovo ruolo ritagliato per lui da mr. Mazzarri nel Napoli. Una nuova realtà, quella partenopea, in cui non è sempre facile calarsi nell’immediatezza, anche se il modulo e il ruolo occupato, ritengo, gli sia cucito addosso alla perfezione e gli calzi a pennello. Ieri ha dimostrato a tutti gli “scettici dell’ultim’ora” di che calciatore stiamo parlando, e del perchè siamo stati tutti felici e gioiosi del suo arrivo in maglia azzurra. Inler è stato il perno del mercato estivo del Napoli, anzi forse l’unico acquisto formidabile, come sempre sostenuto, in tempi non sospetti. ha giganteggiato tra i colossi del City a centrocampo, bloccando le iniziative dell’ivoriano Yaya Toure (che pur lo  sovrasta per stazza fisica), alzando un muro davanti alla difesa e rilanciando l’azione con puntualità e precisione millimetrica. Altro che colossi del City…il Gigante è lui!!!

GARGANO 8 Ci mancava eccome il mastino azzurro. la sua assenza per l’infortunio muscolare si è fatta sentire parecchio, anzi più del dovuto, considerata anche l’assenza di alternative del ruolo, e le non proprio brillanti prestazioni di Dzemaili. Gargano è imprescindibile per questo Napoli, la sua corsa, la sua generosità, la sua grinta si sono dimostrate in passato e soprattutto nella gara di ieri fondamentali per la squadra, che ne coglie ogni beneficio (compreso il suo compagno di reparto, Inler, che sembra rinascere accanto all’incedere del trottolino uruguaiano), Pressa, raddoppia su tutto e tutti, recupera palloni (ne perde solo 2, contati, ma subito recuperati); Milner, Silva, Toure, de Jong e compagnia, si saranno chiesti, come fosse possibile vedere quella piccola peste ovunque, pronta a mordere le loro caviglie, dal primo al novantesimo minuto. E’ lui a svolgere la parte di Davide, contro i Golia del City, e senza di lui questa gara avrebbe avuto un’altra storia, si sarebbe scritta una pagina importante nella storia del Napoli, ma non così esaltante e leggendaria. MITICO e INSOSTTUIBILE!!!

DOSSENA 7 Se la deve vedere con Milner, Silva e a volte con Zabaleta, che imperversano dalle sue parti. Con l’aiuto dei centrocampisti azzurri e di Aronica, li riesce a contenere e a limitare i danni. Gioca la terza partita consecutiva (anche se sostituito in tutte), circostanza che non sarebbe stata proponibile nella scorsa stagione. Si batte e combatte come tutti i compagni, sforna l’assist per il raddoppio di Cavani. Anche quando lo si vede in affanno sui recuperi difensivi, dopo aver attaccato la fascia mancina, si capisce che stava dando e ha dato per la causa ogni goccia del suo sudore, spendendo tutto il possibile. Non sarà stato il migliore in campo, ma il suo dovere lo fa e alla grande!

HAMSIK  7,5  Doveva essere la sua partita ed in gran parte lo è stata (la sua presenza fisica, oltre che mentale è stata in dubbio sino alla fine, per lo sgradevole episodio della rapina subita in mattinata dalla moglie, al settimo mese di gravidanza, da  alcune “bestie”, che non possono essere definite altrimenti e senza offendere il Regno animale). Marek ha giocato con sacrificio e acume tattico, ha effettuato alcune giocate eccezionali, che ne hanno sempre contraddistinto qualità indiscusse, ha sfiorato il gol e ha effettuato esemplari movimenti senza palla, con inserimenti continui negli spazi, non messi a frutto dai compagni di squadra, che spesso non lo hanno visto e non lo hanno servito, ma assicuriamo che il buon Marek si sarebbe potuto (se qualcuno si fosse accorto di lui) trovare solo davanti alla porta almeno una decina di volte. Esemplare in fase di ripiegamento, ha contrastato gli avversari a centrocampo, come forse non l’avevamo mai visto fare in precedenza. Così ci piace….e pure parecchio!!!

LAVEZZI 9 Incontenibile!!! Oggi il Pocho ha fatto vedere cose straordinarie, ha messo in mostra tutto il suo repertorio, fatto di giocate e dribbling ubriacanti, portandosi a spasso tutta la difesa del City a piacimento, ha sfornato assist a ripetizione, facendo salire la squadra e facendosi trovare sempre pronto allo scatto nelle ripartenze. Coclusioni poco precise, ma non agevoli, anzi create con abilità e maestrìa. Avrà sicuramente messo un dubbio atroce agli sceicchi e a Mancini, sulla scelta di non prenderlo per la esosa clausola rescissoria, evidentemente rispetto alle sue caratteristiche ed al suo rendimento. Per fortuna il Pocho è rimasto con noi e per noi ha fatto la differenza!!!

CAVANI 9  Era ora!!! Tutti lo aspettavamo al varco e nella partita più importante e decisiva il matador è tornato al gol, anzi ai gol, dimostrando a tutti che lui è un essere umano e che, come tale, non può giocare senza soste da tre anni (Mondiale Coppa America incluse e giocate sino all’ultima partita), senza accusare qualche battuta d’arresto e qualche flessione, più che pausa di riflessione, perchè tempo per riflettere non ne ha mai avuto. Se è vero che ha una salute di ferro, deve anche ammettersi che su di lui influisce più la stanchezza mentale, che quella fisica, tant’è che quando la soglia di attenzione è salita per l’importanza dell’evento, eccolo lì a regalare gioie e soddisfazioni immense ai tifosi con la sua doppietta d’autore che ha steso il più forte e ricco avversario. Lotta e si sacrifica come sempre, anzi meglio di sempre, con una differenza di non poco conto, partecipa alla manovra in maniera pericolosa e decisiva, va e si propone al tiro, dialoga con i compagni e risulta decisivo per la vittoria finale. I suoi gol ci mancavano e ci servono come il pane!!!

DZEMAILI5,5  Il voto lo diamo alla prestazione ed è fin troppo generoso. Si limita ad eseguire il compito tattico, chiudendo i varchi e riuscendovi solo in parte,ma grazie all’aiuto di Gargano. Quando sostituisce Inler le sensazioni non sono state positive, anzi si è temuto di perdere la gara, o quanto meno la qualificazione. Non dà certezze in mezzo al campo e non le ha mai date in questo scorcio di stagione. Perde qualche pallone di troppo, scuotendo le coronarie dei tifosi azzurri, scoprendo la retroguardia e permettendo al Manchester di presentarsi pericolosamente dalle oparti di De Sanctis. L’ultima volta abbiamo scritto che lo avremmo aspettato…ogni pazienza ha un limite.

PANDEV s.v Stavolta gioca solo 8 minuti, sostituendo lo stremato Cavani, non esalta, cerca di mettersi al servizio della squadra, ma non si mette particolarmente in luce, se non per una preziosa punizione conquistata a centrocampo, che fa rifiatare la squadra e le consente di guadagnare tempo prezioso. Forse a Bergamo giocherà titolare e si potrà fare qualche considerazione in più, speriamo positiva, perchè sino ad ora lo abbiamo visto poco e male.

 
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2 Comments  comments 

2 Responses

  1. Carlo

    Bello, bello..m’aggio arricreato!!

  2. Marco

    Il Pocho in questa fase dell’anno è letteralmente incontenibile!!
    Grandissima la difesa….
    Cià

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