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DE SANCTIS 8 IL portierone azzurro sfodera una grande prestazione nella gara giusta ed al momento giusto, compiendo il miracolo sul rigore calciato da Gomez (il Dio del Pallone esiste sempre, vista l’inesistenza del penalty fischiato dall’arbitro) e sfoderando una serie di interventi all’altezza della sua bravura. Quando c’è da parare per salvare il risultato lui c’è sempre, garantendo al Napoli punti preziosi. Un plusvalore per gli azzurri. Immmenso Morgan, portiere vero!!!

CAMPAGNARO 6 Generoso come sempre, Mazzarri lo fa giocare sempre meno nell’area di rigore, conoscendo la sua proverbiale svagatezza in marcatura. Stavolta se ne sta largo sulla fascia chiudendo gli spazi a Ribery e accentrandosi, quando il francese si sposta e quando va a chiudere su Kroos. Si spinge in avanti quando può, non sempre con risultati apprezzabili, nel tentativo di creare la superiorità numerica sulla fascia destra per mettere in difficoltà Lham, visto che Ribery raramente ripiega su di lui. Si rende pericoloso con due traversoni in area nel primo tempo: Nel secondo pensa più a difendere con ottimi interventi e con qualche palla persa, che mette i brividi ai tifosi sugli spalti e a casa.

CANNAVARO 6 Il capitano si deve occupare del più pericoloso degli attaccanti, il bomber Mario Gomez, che controlla con autorità, disinnescando il suo fiuto del gol, buoni interventi difensivi, sbaglia qualche lancio lungo e perde un pallone nel finale che manda Ribery in fuga verso la porta di De Sanctis ( provvidenziale il salvataggio di Maggio sul francese), facendo “bestemmiare” tutti noi, che conoscendolo avevamo intuito subito che avrebbe perso palla ( un vizio che il Capitano non si vuole proprio levare e che Mazzarri sembrava essere riuscito a mitigare).

ARONICA 6,5  Da tempo il migliore del trio difensivo azzurro, anche stavolta appare il più sicuro ( tranne una palla persa in uscita dalla difesa nel primo tempo), utilizza tutto il suo mestiere per fermare ( con le buone o con le cattive) gli avanti del Bayern ed agisce talvolta da “libero” lasciando a cannavaro e Zuniga il controllo di Gomez e Muller. Sempre più autoritario, non ci sorprende più ormai. Grande Totò!!!

MAGGIO 7   Merita mezzo voto in più per la discesa da cui scaturisce il cross che provoca l’autogol di Badstuber e regala il pareggio al Napoli. Nel primo tempo chiude bene su Ribery e non sempre riesce a ripartire, commettendo qualche errore di troppo in disimpegno. Nel secondo, quando il Napoli stringe le fila e serra i ranghi dà una mano fondamentale al reparto arretrato ed è uno dei baluardi, insuperabile sulla fascia, fa bene molte diagonali e compie un miracolo su Rbery, lanciato verso la porta dopo uno svarione di Cannavaro. Un moto perpetuo, è in grande forma dall’inizio della stagione e quando sta così è di una caratura superiore, direi Internazionale….da Champions insomma!

INLER 6 Aveva un compito arduo, quello di fermare i centrocampisti del Bayern e di far ripartire la squadra con i suoi lanci e le sue “sventagliate”. E’ stanco ed alla lunga lo si nota, viene preso in mezzo dalla superiorità numerica dei bavaresi nella zona centrale, se la deve vedere spesso con Schweinsteiger, ma anche con Tymoschuk e Kroos, vedendosi piombare addosso anche Ribery e Muller all’occorrenza. Tutti questi uomini da marcare e limitare lo mandano a volte in tilt e non gli permettono di essere sempre lucido e preciso nelle giocate. Ha parecchie attenuanti e in ogni caso non demerita, sia in fase di interdizione che di rilancio. Suo l’assist per il cross vincente di Maggio.

GARGANO 6 E’ la sua partita, nel senso che si deve correre e rincorrere tanto, lui lo fa e recupera molti palloni, qualche buon lancio ed alcuni errori in fase di impostazione. Lo conosciamo bene e ne apprezziamo slanci e ardore agonistico, sperando che gli errori palla al piede siano sempre limitati e mai “gravi”, stavolta come sempre la misura non è quella giusta, ma il coraggio ed il suo apporto è determinante.

ZUNIGA 6,5 Lo si vede poco nel primo tempo, impegnato molto nella fase difensiva, si scioglie nella ripresa e scende più spesso con coraggio e costrutto, mettendo qualche buon cross al centro. Marca bene Muller e impegna Boateng. Ottime le sue giocate nel finale di gara, in cui appare il più fresco e lucido degli azzurri, anche perchè risparmiato nella partita contro il Parma.

HAMSIK 4,5 Mezzo voto in meno perchè Marek dovrebbe garantire un “quid pluris” alla squadra e invece di proporsi, rischiare la giocata, inserirsi e segnare ieri ha vinto la Palma d’Oro per il passaggio all’indietro. Banale e impreciso, non incide e sbaglia tanti palloni. Ci manca pure che sbagli i passaggi arretrati e saremo aposto. Unica attenuante per lui, la stanchezza che ne ha condizionato la prestazione ( vanno considerati anche i 180 minuti giocati con la Slovacchia, oltre alla delusione per l’eliminazione della sua nazionale dall’Europeo….forse ha inciso emotivamente anche la nuova grvidanza e l’emozione di dover diventare di nuovo papà? chissà), non è l’Hamsik che ci piace e che aveva dimostrato di essere cresciuto calcisticamente. Speriamo che sia solo un momento “no”. Cerca di fare qualcosa in più nel secondo tempo, ma è troppo poco.

LAVEZZI 6,5 Meriterebbe anche il 7 per il suo impegno e perchè è l’unico degli attaccanti che manifesta voglia di creare e di essere pericoloso, Molte le sue accelerazioni che mandano in subbuglio la lenta difesa Bavarese. Viene atterrato più volte e abbattuto da Muller, quando ormai sembrava lanciato verso la porta (grande occasione con sanzione da cartellino “arancione” per il tedesco). Emoziona il San Paolo e si fa ammonire stupidamente per non aver arretrato la palla su pu punizione, in maniera un pò irriverente). Il Napoli ha avuto l’ennesima conferma di essere Pocho-dipendente. Lavezzi è fondamentale per gli schemi e le giocate offensive della squadra, ma se Hamsik e Cavani non segnano, sappiamo che lui non potrà risolvere il problema.

CAVANI 4,5  Irriconoscibile, il fantasma del matador, sarà anche stanco per le molteplici apparizioni con la maglia dell’Uruguay e per i voli transoceanici a cui è costretto da qualche mese. Certo non è un uomo bionico e non è sempre in gradio di sopportare tutti gli impegni che gli si profilano davanti, nè si può pensare di non schierarlo in campo, visto che il napoli non ha uno “straccio” di attaccante in panchina. Fa tristezza vederlo così spaesato e frastornato, mai in partita. Purtroppo è anche e soprattutto colpa della società se nel dispendioso anno della Champions non ha acquistato una degna alternativa al Matador. Ne valutiamo la prestazione, che ahinoi…..è sconcertante.

DZEMAILI, Mascara e Santana s.v Entrati nel finale giocano troppo poco tempo per essere giudicati.