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NAPOLI- FIORENTINA : PROBABILI FORMAZIONI e TATTICA della PARTITA

Stasera al San Paolo, ore 20,45, il Napoli affronta la Fiorentina per la 4^ giornata del massimo campionato di serie A.

Mazzarri ritorna a schierare i “titolarissimi”, in difesa Campagnaro e Cannnavaro riprenderanno il loro posto da titolari, mentre un turno di riposo spetterà ad Aronica, che Mazzarri sostiturà, con ogni probabilità con Fideleff, confermato dopo la buona prestazione di Verona, anche per sollecitare il calciatore sotto l’aspetto psicologico facendogli capire che un errore può capitare a tutti e che quel che conta sono le proprie capacità ( dote in cui credere) e la prestazione da valutare nel complesso, non la singola giocata riuscita male ( anche se fatale nell’economia del risultato). Sulle corsie esterne, un turno di riposo per Maggio e spazio a Dossena sulla sinistra e Zuniga a destra. Centrali obbligati Inler e Gargano, per le assenze di Donadel ( ormai recuperato) e Dzemaili ( infortunatosi contro il Chievo). In avanti ritorna il  Tridente titolare.

Mihailovic si affida ad una difesa a 4 con Cassani a destra, i lenti Gamberini e Natali centrali e Pasqual sulla sinistra, Centrocampo a tre, a trazione offensiva Behrami, Montolivo e Lazzari…e tridente “mascherato” con Cerci a destra, Vargas a sinistra  e Jovetic da prima punta di movimento.Con Gilardino e Kroldrup fuori per infortunio.

Ecco le probabili formazioni:

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Fideleff; Zuniga, Inler, Gargano, Dossena;  Hamsik, Lavezzi; Cavani. A disposizione: Rosati, Fernandez, Aronica, Maggio, Mascara, Santana, Pandev. All. Mazzarri

FIORENTINA (4-3-3): Boruc; Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Montolivo, Lazzari; Cerci, Jovetic, Vargas. A disposizione: Neto, De Silvestri, Nastasic, Kharja, Munari, Ljajic, Silva. All. Mihajlovic.

LA TATTICA

Partita estremamente difficile da interpretare e dai numerosi risvolti tattici, La Fiorentina ha i suoi punti deboli nella lentezza dei due centrali, lenti ma molto forti fisicamente e nelle proverbiali difficoltà del terzino Pasqual in fase difensiva. Dunque, il Napoli dovrà attaccare dalla sua parte ( specialmente con Lavezzi e Zuniga) ed al centro, facendo giocare alto l’attaccante centrale, in modo da creare spazio tra la linea difensiva e la porta di Boruc, spazio in cui dovranno fiondarsi gli attaccanti esterni del Napoli e in cui dovranno inserirsi i centrocampisti. La Fiorentina  dovrà essere subito aggredita…. deve essere il ritmo ed il pressing l’arma vicente del Napoli, in modo che i centrocampisti viola, molto dotati tecnicamente, non abbiano molto tempo nel riflettere e trovare la giocata vincente o, comunque, in grado di mettere in moto pericolosamente gil attaccanti.

Bisognerà arginare gli esterni, che sicuramente Mihailovic esorterà nell’intento di ostacolare l’incedere de “volanti” napoletani, Zuniga e Dossena. Il Napoli dovrà fare estrema attenzione agli esterni Cerci e Vargas, alle serpentine di Jovetic ed agli inserimenti di Lazzari, giocando alto, senza dare la possibilità a tutti questi giocatori ( abili e veloci) di puntare l’uomo e creare la superiorità numerica. Gli attaccanti del Napoli dovranno pressare alto, in modo da evitare comode impostazioni del gioco  da parte della Fiorentina, costringendola al lancio lungo, visto che sulle palle alte siamo superiori ai più piccoletti attaccanti viola.

Lavezzi, Cavani ed Hamsik, dovranno fare la differenza come sempre ed anche Gargano ed Inler avranno un ruolo fondamentale nell’incontro, dovendo arginare sul nascere le invenzioni di Lazzari e Montolivo ( e stare attenti alle percussioni di Bherami, che sicuramente agiraà su centro destra del centrocampo. coprendo su Dossena e dando una mano a Cerci, consentendogli di accenrtrarsi spesso e fare le seconda punta).

Proprio l’accentrarsi di Cerci ed il suo diventare attaccante accanto a Jovetic, partendo dall’ala destra, potrebbe creare ulteriori problemi agli azzurri, soprattutto se dalla parte sinistra della difesa a tre partenopea agirà, come sembra, (giustamente) Fideleff, che si troverà senza punto di riferimento e senza uomo da marcare,  aspettando gli inserimanti dalla destra di Cerci e compagni.

Insomma una partita tutta da vedere e da conquistare con grinta e determinazione, con piglio deciso e quella cattiveria che il troppo entusiasmo, a volte smorza, facendo riporre fiducia esclusivamente sulle proprie capacità e su uno stato di  euforia, che può ogni tanto far perdere il contatto con la realtà e provocare brutti risvegli…. come quello di Verona.

 

 
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